Innocenzo Conti: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque a Roma, figlio di [[Conti|Stefano Conti]], duca di [[Poli]] e [[Guadagnolo]] e di Vittoria dei principi [[Ruspoli]] di [[Cerveteri]]; il padre apparteneva alla grande famiglia che aveva dato alla Chiesa i papi [[Innocenzo III]] e [[Innocenzo XIII]].
Fu noto auditore al [[Tribunale della Rota Romana]]. Nel [[1769]] fu eletto [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Tiro|Tiro]], prima di essere inviato come [[nunzio apostolico]] in [[Portogallo]] nel [[1770]].
 
Fu noto auditore al [[Tribunale della Rota Romana]].
 
Fu noto auditore al [[Tribunale della Rota Romana]]. Nel [[1769]] fu eletto [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Tiro|Tiro]], prima di essere inviato come [[nunzio apostolico]] in [[Portogallo]] nel [[1770]].
 
[[Papa Clemente XIV]] lo creò [[Cardinale in pectore|cardinale ''in pectore'']] nel [[concistoro]] del 23 settembre [[1771]]. Partecipò al [[conclave del 1774-1775]] che elesse [[Pio VI]]. Nel [[1775]] divenne segretario ai [[Breve apostolico|brevi apostolici]]. Fu [[camerlengo]] del [[collegio cardinalizio]] tra il [[1782]] e il [[1783]].
 
Morì a Roma il [[15 novembre]] [[1785]]; è sepolto nella [[Basilica di Santa Maria in Aracoeli]], al centro della navata.
 
Fu l'ultimo cardinale della famiglia Conti.
 
== [[Genealogia episcopale]] ==