Teoria delle code: differenze tra le versioni

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Usualmente, la teoria delle code è considerata una branca della [[ricerca operativa]]. Le sue origini risalgono al [[1909]] quando l'ingegnere [[Danimarca|danese]] [[Agner Krarup Erlang]] pubblicò un articolo intitolato ''The theory of probability and telephone conversations'' relativo alle attese nelle chiamate telefoniche.
 
==Descrizione==
=== Notazione di Kendall ===
Nel [[1953]], [[David George Kendall]] introdusse la notazione '''A/B/C''', successivamente estesa come '''1/2/3/4/5/6''' al fine di fornire una descrizione immediata del modello del sistema a code:
 
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I modelli più studiati sono i sistemi M/M/s/K, con s e k che possono assumere diversi valori (il modello più semplice è l'[[Coda M/M/1|M/M/1]], con un servente e a capacità illimitata): questo perché la distribuzione esponenziale degli intertempi di arrivo e di servizio permette di studiare i sistemi a coda come dei [[processo di nascita e morte|processi di nascita e morte]].
 
=== Sistemi a coda e Teoria del traffico ===
{{vedi anche|Traffico (telecomunicazioni)}}
I Sistemi a Coda sono modellizzabili tramite [[processo markoviano|catene di Markov]] tempo continue ovvero con [[sistema dinamico|sistemi dinamici]] caratterizzati da N Stati, Probabilità di Stato pari a P(Ni) e Probabilità di Transizione da uno stato ad un altro pari al prodotto tra la Frequenza di Transizione f e l'intervallo di tempo dt, dipendente solo dallo stato presente del sistema e non da quelli precedenti (sistema senza memoria).