Augusto Frassineti: differenze tra le versioni
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Negli [[anni 1930|anni trenta]] studia [[filosofia]] a [[Bologna]], frequentando in particolare le lezioni di [[Roberto Longhi]]. A questo periodo risalgono le sue prime amicizie intellettuali: [[Attilio Bertolucci]], [[Giorgio Bassani]], "Momi" [[Francesco Arcangeli]] e [[Cesare Gnudi]]. Si lega agli ambienti della lotta [[antifascismo|antifascista]] clandestina del movimento «[[Giustizia e Libertà]]».
[[Laurea]]tosi, ottiene i primi incarichi di insegnante.
La [[seconda guerra mondiale]] rappresenta il tragico spartiacque della vita di Frassineti, come fu del resto per l'intera sua generazione. L'esperienza bellica segnerà in modo decisivo le sue scelte future: fatto prigioniero nel [[1943]] in [[Sicilia]], viene portato nei [[campo di concentramento|campi di concentramento]] degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] prima in [[Algeria]], poi in [[Tunisia]] e infine in [[Marocco]]. È costretto a patire umilianti privazioni fisiche e morali, e a [[Casablanca]] si ammala di una grave infiltrazione polmonare, i cui postumi lo segneranno per il resto della vita.
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