Luigi Mattioni: differenze tra le versioni

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'''Luigi Mattioni''' fu(1914-1961) è stato un [[architetto]] italiano.
 
Fra i maggiori architetti del dopoguerra, divenne famoso per alcune costruzioni [[Milano|milanesi]] molto famose.
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Il suo studio realizzò nell'arco di pochissimi anni un numero impressionate di progetti a Milano e [[Roma]].
 
==Il grattacielo i Milano==
I più noti al pubblico sono il "Centro Diaz" noto come il palazzo della [[Terrazza Martini]], eoltre ilal [[Grattacielo di Milano]], alto 117,0 m. OggiQuest'ultimo edificio, oggi considerato una pietramiliarepietra miliare dell'urbanizzazione milanese, si affaccia sulla Piazza delledella Repubblica e Vittor Pisani. Fu il primo edificio a superare in altezza la famosa Madonnina del [[Duomo di Milano]] (108,50 m).
 
Fu progettato da Mattioni e poi costruito da [[Ermenegildo Soncini|Ermenegildo]] ed [[Eugenio Soncini]] nel [[1954]].
 
La costruzione del Grattacielograttacielo fu un fatto insolito all'epoca, dato che la normativa ancora aveva di fatto impedito fino a quel momento che un edificio laico, razionalista e illuminista potesse simbolicamente sopravanzarne uno religioso.
 
L'edificio è ancora oggi il più alto di Milano ad uso abitativo realizzato in cemento armato. Il più noto [[Grattacielo Pirelli]], più alto, oltre a non essere destinato a uso abitativo venne realizzato con la più moderna e costosa tecnologia dell'acciaio.
 
==Opere successive==
Tra il 1954 e il 1957 fu impegnato nella costruzione di un edificio di prestigio in piazza San Babila, che collegava Corso Vittorio Emanuele e corso Europa, includendo la Galleria Passarella.
 
==Valutazione della sua opera==
Luigi Mattioni fu un innovatore in campo urbanistico, tecnico-progettuale e organizzativo.
 
L'efficienza organizzativa che caratterizzò l'operato e lo studio di Luigi Mattioni fu a posteriori un elemento che valse un'enorme produzione progettuale e realizzativa ma anche che, vedendolo scomparire prematuramente giovanissimo, lo rese protagonista per un periodo molto compresso e non sufficiente a procurargli fama sia presso il pubblico sia presso l'accademia che presto lo dimenticò.
 
Nel 1985 venne pubblicata una biografia di [[Vittorio Zucconi]], ''Luigi Mattioni, architetto della ricostruzione'', edita da Electa.