Wikipedia:Cestino/Milan/1: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Lochness (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 205:
 
====1988-89: Milan campione d'Europa====
Nella stagione successiva [[1988]]-[[1989]], ai due [[Olanda|olandesi]] se ne aggiunge un terzo, [[Frankie Rijkaard]] a spese dell'argentino [[Claudio Borghi]]; pallino del presidente Silvio Belusconi. A quasi quarant'anni di distanza dal leggendario [[Gre-No-Li]] si forma così un altro trio rossonero di grandi attaccanti.
 
Anche in questa stagione il Milan si rende protagonista in Coppa dei Campioni, anche se le difficoltà non mancano. Nel ritorno del secondo turno contro la [[FK Stella Rossa Belgrado|Stella Rossa Belgrado]] (l'andata a Milano era finita 1-1) sul campo scende una fitta nebbia, spingendo l'arbitro [[Germania Ovest|tedesco]] Pauly a sospendere a norma di regolamento la partita dopo che, a visibilità già quasi nulla, gli slavi erano passati in vantaggio e Virdis era stato espulso. Da quel momento il Milan inanella una serie di risultati positivi, eliminando nell'ordine la Stella Rossa ai rigori nel recupero (dopo un gol rossonero non visto dalla terna nonostante la palla fosse entrata di almeno mezzo metro), il [[Werder Brema]] (anche qui gol rossonero non visto, anche se molto meno evidente di quello con la Stella Rossa) e il [[Real Madrid]]. Contro gli spagnoli, dopo una partita dominata al [[Santiago Bernabeu]] e caratterizzata da episodi sfortunati fra i quali un altro gol regolare annullato, i rossoneri sbaragliano le ''merengues'' con uno storico 5-0 a San Siro grazie ai gol di Ancelotti, Rijkaard, Gullit, Van Basten e Donadoni, in quella che molti considerano la più bella partita mai giocata dal Milan. La finale del [[24 maggio]] 1989 mette di fronte il ''Diavolo'' e i temibili rumeni della [[Steaua Bucarest]], già campioni d'Europa nel [[Coppa dei Campioni 1986 (calcio)|1986]]. Di fronte ai quasi centomila sostenitori rossoneri accorsi al [[Camp Nou]] di [[Barcellona]] il Milan annichilisce gli avversari per 4-0. La partita della squadra è magistrale tatticamente e tecnicamente: già in vantaggio per 3-0 alla fine del primo tempo grazie alla [[doppietta]] di Gullit e ad una rete di Van Basten, i ragazzi di Sacchi arrotondano il risultato nella seconda frazione di gioco con un altro gol di Van Basten e conquistano così la terza Coppa dei Campioni della storia del Milan, a venti anni di distanza dall'ultimo successo europeo. In quell'anno la squadra rossonera si aggiudica anche la prima [[Supercoppa Italiana]], battendo per 3-1 la Sampdoria. In campionato giunge terzo alle spalle di Inter e Napoli.