Claudio Villa: differenze tra le versioni

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[[File:claudiovilla.gif|thumb|left|Claudio Villa ad inizio carriera]]
[[Trastevere|Trasteverino]] di via della Lungara (la strada dove si trova il [[carcere]] romano di [[Regina Coeli (carcere)|Regina Coeli]]), assai caro all'anima popolare della città (negli anni cinquanta abitò in via Angelo Tittoni, sempre a Trastevere), successivamente, non appena le finanze glielo permisero, acquistò un appartamento a Monteverde Nuovo, in via Folco Portinari. Di famiglia umile — il padre, Pietro Pica (questo il vero cognome del cantante), faceva il vetturino; la madre, Ulpia Urbani (la "sora Ulpia"), era casalinga —, vanta assieme a [[Domenico Modugno]] il primato di vittorie (quattro) al [[Festival di Sanremo]]: nel [[Festival di Sanremo 1955|1955]], con ''Buongiorno tristezza''; nel [[Festival di Sanremo 1957|1957]] con ''Corde della mia chitarra''; nel [[Festival di Sanremo 1962|1962]], con ''Addio... addio'', proprio in coppia con Modugno, e nel [[Festival di Sanremo 1967|1967]], con ''Non pensare a me''. Vinse inoltre la [[Festival_di_Sanremo_1957#Quarta_serata_.28Canzoni_degli_Autori_Indipendenti.29_10_febbraio_1957| serata degli autori indipendenti]], istituita fuori concorso in occasione del Festival del 1957, con ''Ondamarina''.
 
Claudio Villa era [[comunista]] e [[ateo]]. Nel testamento, in cui dispose di essere cremato, appuntò la seguente riflessione : “Aiutate l’uomo del domani a sbarazzarsi degli ultimi baluardi del Cristianesimo” , oltre all’estrema volontà che sulla sua tomba fosse incisa l’epigrafe : “Vita sei bella , morte fai schifo ” : testuale da Quotidianoitalia.it, pubblicato in data 02/11/2015 a cura di Federica Marengo.
 
Il primo concorso canoro a cui partecipa, lo vince con la canzone ''Chitarratella'', un grande successo di [[Carlo Buti]], che Claudio seguiva. È lo stesso Claudio che ha più volte affermato che Buti era il suo idolo. Il "reuccio" nella sua carriera ha inciso molti brani facenti parte del repertorio butiano.