Telemark (sci): differenze tra le versioni
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Prima dell'invenzione del Telemark risultava molto difficile per uno sciatore curvare o frenare. Per affrontare le discese ci si aiutava con lunghi bastoni, che frenavano gli sci e fungevano da "timone", mentre le discese più ripide andavano necessariamente affrontate a piedi. Ciò era dovuto principalmente all'attrezzatura disponibile allora, soprattutto agli scarponi di cuoio, che erano flessibili e non fornivano alcun sostegno al piede. Fino a quel momento infatti lo [[sci (attrezzo)|sci]] era sempre rimasto uno strumento per gli spostamenti in piano su terreni innevati. Il telemark invece permetteva agevoli cambi di direzione, aprendo così le porte alla discesa e alla velocità. La tecnica a tallone libero fu l'unica tecnica che permettesse di affrontare discese ripide e di effettuare curve agevolmente fino all'avvento della tecnica ''Stem Christiania'' (Da Christiania, antico nome di [[Oslo]]), nel [[1910]], che consisteva nel far ruotare lo sci a monte per iniziare la curva. Solo dopo la metà del [[Novecento]] furono sviluppate tecniche a sci paralleli col tallone bloccato<ref>{{Cita web|url=http://www.ecstore.it/view_montagna/sci-volare-la-leggenda-telemark-freeride.html|titolo=The Progression of an Obsession: Ski History 4,000 B.C. - 1930|accesso=12 maggio 2012}}</ref>.
Il telemark subì un netto declino negli [[anni
==Descrizione==
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