Fronte Democratico di Salvezza Nazionale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Carloffio (discussione | contributi)
m maiuscola
Carloffio (discussione | contributi)
m Storia: aggiunte note
Riga 43:
In seguito alla [[rivoluzione romena del 1989]] che rovesciò la dittatura di [[Nicolae Ceaușescu]], nacque un governo provvisorio, il [[Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale|Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale (CFSN)]], guidato dal [[Fronte di Salvezza Nazionale]] (FSN), grande partito di ispirazione socialdemocratica composto essenzialmente da ex militanti del [[Partito Comunista Rumeno]] (PCR), tra i quali il presidente [[Ion Iliescu]] e il primo ministro [[Petre Roman]]. Grazie alla propria egemonia politica e mediatica, il FSN dominò le prime [[Elezioni parlamentari in Romania del 1990|libere elezioni]] tenutesi nel 1990 e gestì in totale autonomia la prima fase di transizione del paese alla democrazia<ref name="c1990">{{cita libro|lingua=en|titolo=The May 1990 Elections in Romania|anno=1991|editore=National Democratic Institute for International Affairs e National Republican Institute for International Affairs|url=http://www.iri.org/sites/default/files/fields/field_files_attached/resource/romanias_1990_presidential_and_parliamentary_elections.pdf}}</ref><ref name="roper">{{cita libro|lingua=en|autore=Steven D. Roper|titolo=Romania: The Unfinished Revolution|anno=2000|editore=[[Routledge]]|pagina=65-68}}</ref><ref name="hatto">{{cita pubblicazione|lingua=|autore=Odette Tomescu Hatto|titolo=PARTITI, ELEZIONI E MOBILITAZIONE POLITICA NELLA ROMANIA POST-COMUNISTA (1989-2000)|anno=2004|editore=|url=http://www.regione.toscana.it/documents/10180/452241/partiti%20elezioni%20-%20Q50/9bd72f76-8f3b-4cd5-9931-5deeb1fc3154}}</ref>.
 
Nel corso della conferenza nazionale del FSN del 27-29 marzo 1992, tuttavia, emersero due correnti contrapposte, che portarono alla scissione dell'ala conservatrice maggioritaria di Ion Iliescu, che sosteneva una politica di lenta transizione all'[[economia di mercato]] e di più ampie garanzie di protezione sociale, elementi che attraevano le fasce popolari dell'elettorato ancora legate all'ideologia comunista<ref name="hatto"/><ref name="roper"/>. Mentre l'ala riformista di Petre Roman mantenne la sigla originale di FSN, nell'il 7 aprile 1992 Iliescu creò il Fronte Democratico di Salvezza Nazionale (FDSN)<ref name="hatto"/><ref name="dexpsd"/>.
 
La nuova formazione fu ufficialmente iscritta al registro dei partiti politici del tribunale di Bucarest il 729 aprile 1992<ref name="dexpsd">{{Cita web|lingua=ro|autore=|titolo=Definiții pentru PSD|url=https://dexonline.ro/definitie/PSD|editore=Dexonline.ro|data=|accesso=26 agosto 2017}}</ref> e tra il 27 e il 28 giugno 1992 tenne la prima conferenza nazionale, che deliberò l'adozione dello statuto e il programma del partito. Contestualmente l'assemblea nominò [[Oliviu Gherman]] alla propria presidenza e confermò la ricandidatura di Ion Iliescu alle elezioni presidenziali previste per il settembre 1992<ref name="agp3">{{Cita news|lingua=ro|autore=Ionela Gavril|titolo=Congresele PSD (1990-2015) |url=https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2015/10/17/documentar-congresele-psd-1990-2015--11-02-16|editore=Agerpres|data=17 ottobre 2015|accesso=22 agosto 2017}}</ref>.
 
Il FDSN fu la prima forza politica alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1992|elezioni parlamentari]], vincendo la concorrenza della coalizione di centro-destra della neonata [[Convenzione Democratica Romena]] (CDR), che divenne il maggior partito di opposizione, mentre Il FSN di Roman giunse terzo. Autentica figura di riferimento del periodo storico, grazie alla sua popolarità Ion Iliescu conquistò un nuovo mandato presidenziale<ref name="hatto" />, sconfiggendo il candidato della CDR [[Emil Constantinescu]] al [[Elezioni presidenziali in Romania del 1992|ballottaggio]] dell'11 ottobre 1992<ref name="agp2">{{Cita news|lingua=ro|autore=Irina Andreea Cristea|titolo=ALEGERILE PREZIDENȚIALE DIN 1992|url=https://www.agerpres.ro/flux-documentare/2014/10/03/alegerile-prezidentiale-din-1992-11-29-27|editore=Agerpres|data=3 ottobre 2014|accesso=22 agosto 2017}}</ref>.