Utente:Roberto Bertini/Sandbox/Osvaldo Pesce: differenze tra le versioni

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Il 13 agosto del 1968 venne un importante riconoscimento da parte del Partito comunista cinese che ricevette una delegazione del Partito formata dal Osvaldo Pesce, membro dell'Ufficio Politico e della segreteria del CC, e da Dino Dini, membro dell'Ufficio Politico e del CC. All'incontro erano presenti oltre a [[Mao tse tung]], [[Chou En-lai]], [[Chen Po-ta]], [[Kang Sheng]], [[Chiang Ching]] (moglie di Mao) e [[Yao Wen-yuan]].<ref>Il 13 agosto 1968, il [[Quotidiano del Popolo]], organo del [[Partito Comunista Cinese]], da notizia che "Il compagno Mao tse tung ha ricevuto la delecazione italiana </ref>
 
Il PCdI si oppone e denuncia l'invasione della Cecoslovacchia ad opera delle truppe del Patto di Varsvavia, 21/08/1968, e alla dottrina Breznev lella sovranità limitata; e questo porta nuove adesioni e nuove simpatie a quel partito.<ref>{{Cita libro|titolo=storia del movimento studentesco e dei marxisti-leninisti in Italia.}}</ref>
 
Anni dopo (1998), nell'intervista concessa a [[Roberto Niccolai]], per il suo lavoro "Parlando di Rivoluzioni" (interviste a 21 protagonisti dei gruppi, dei movimenti e delle riviste degli anni "60 e "70 che descrivono la loro idea del mutamento sociale), O. Pesce si è interrogato sul perché Mao tse tung ha voluto incontrare la delegazione che lui guidava e perché, sulla prima pagina del Quotidiano del Popolo, hanno voluto dare tutto quel risalto all'evento. La risposta che si è data è stata nel senso che il presidente Mao probabilmente ha capito che il PC(ml)d'I rappresentava una cosa nuova che però nasceva nella continuità della storia dei comunisti italiani e si contrapponeva alla deviazione revisionista del PCI; ed, inoltre, era un partito che già aveva saputo inserirsi nelle lotte in Italia e egli voleva incoraggiare la nascita di nuove forze comuniste.