Northrop F-89 Scorpion: differenze tra le versioni
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Il risultato finale fu che, nella sostanza, gli Scorpion della versione F-89C erano divenuti obsoleti prima di raggiungere la piena operatività: anch'essi, come i velivoli delle serie precedenti, furono dismessi dall'USAF nel corso del 1954 e trasferiti nei reparti dell'ANG presso i quali sarebbero rimasti fino ai primi [[anni 1960|anni sessanta]]<ref name=MSK90/>.
Le difficoltà incontrate dallo Scorpion estesero i loro effetti anche sulla produzione successiva, tanto che la presa in carico degli esemplari della versione F-89D avvenne con oltre un anno di ritardo rispetto ai tempi programmati, tempo necessario per recepire le modifiche necessarie per la risoluzione dei problemi emersi nel recente passato<ref name=MSK91/>. Il primo reparto a ricevere gli F-89D fu l'
Con l'entrata in servizio degli F-89D si sintetizzava, nelle file dell'USAF, il processo evolutivo del concetto stesso di aereo da caccia, divenuto ora una piattaforma di tiro per armi missilistiche<ref name=MSK91/>, il cui primo successo su un bersaglio in volo (un [[Boeing B-17 Flying Fortress|B-17]] trasformato in [[Aeromobile a pilotaggio remoto|drone]]) fu registrato il 27 gennaio del 1955<ref name=MSK94/>. Tuttavia questo processo era lontano dal suo definitivo completamento tanto che, pur sperimentati anche sui [[North American F-86 Sabre|Sabre]] e sugli [[Lockheed F-94 Starfire|Starfire]], sia il sistema di controllo del tiro che quello di [[pilota automatico|pilotaggio automatico]] evidenziarono numerosi limiti operativi<ref name=MSK92>{{Cita|Size Knaack, 1978|p.92|MSK}}.</ref>.
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