Virgin Interactive: differenze tra le versioni
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Inizialmente Virgin Games si dedicò al mercato degli [[home computer]] più diffusi nel Regno Unito, in particolare lo ZX Spectrum. Il metodo di lavoro era ispirato a quello della [[Virgin Records]] in ambito musicale: i [[game designer]] lavoravano come [[freelance]], proponendo i giochi all'azienda in cambio di una somma iniziale e percentuali sulle vendite. I primi titoli su [[musicassetta|cassetta]] contengono il gioco su un lato e della musica di [[Steve Hillage]] adatta al gioco sull'altro.<ref>{{RivistaVG/Cita|vg|12}}</ref>
Nel 1987 il [[Virgin Group]] acquistò il 45% della [[Mastertronic]] e l'anno successivo la acquisì completamente, per poi fonderla con la Virgin Games creando il marchio Virgin Mastertronic. La Mastertronic era stata un'azienda di punta nel mercato dei videogiochi a basso costo e dal 1987 era divenuta il distributore europeo della [[SEGA]]. Quest'ultima acquistò a sua volta la divisione dalla Virgin nel 1991; il settore di pubblicazione videogiochi che rimase alla Virgin venne presto rinominato Virgin Interactive Entertainment. Per le edizioni a basso costo venne fondata l'etichetta Tronix, che venne però dismessa intorno al 1992-1993.<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.aguter.plus.com/mastertronic/mastertronic_history.htm|A History of Mastertronic}}</ref>.
Nel 1994 la Virgin Interactive creò il “Processo Digicel”, originariamente per un gioco mai pubblicato dal titolo ''Dynoblaze''. Il primo videogioco a sfruttare questa nuova tecnologia fu ''[[Disney's Aladdin]]'', seguito da alcuni altri negli anni immediatamente successivi.
Nel [[1998]] la società cominciò ad avere dei seri problemi finanziari, che portarono alla vendita delle azioni statunitensi della compagnia al colosso [[Electronic Arts]]. Nel [[1999]] la Virgin Interactive fu acquistata dal produttore francese [[Titus Software]], e nel luglio del [[2003]] il suo nome fu cambiato in [[Avalon Interactive]].
==Videogiochi==
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