Codice Rustici: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Santa Maria degli Angeli, codice rustici.JPG|thumb|200px|''Santa Maria de' Servi e del Bigallo'' ([[basilica della Santissima Annunziata]]), illustrazione del Codice Rustici]]
''Somi pensato alchuna voltta di stare in solitudine ed alchuna vota conversare cho' persone vertudiosse co' le quali i' possa ripetere e inparare da loro cosse vertudiosse e utoli ...'' (Ho pensato alcune volte di stare in solitudine e alcune volte di conversare con persone virtuose con le quali io possa ripetere e imparare da loro cose virtuose e utili).
Il '''Codice Rustici''' prende il suo nome dal suo scrittore [[Marco di Bartolomeo Rustici]]. Il titolo esatto del manoscritto è ''Dimostrazione dell'andata del Santo Sepolcro''. Il volume ha una rilegatura in pergamena e il piatto anteriore e posteriore misura cm. 41,8 x 28,6. È conservato nel Seminario Maggiore di Cestello a [[Firenze]], dove fu portato dal rettore mons. [[Antonio dell'Ogna]] nel [[1813]].
Diverse sono le ipotesi di datazione del Codice e del viaggio in [[Terrasanta]] dell'autore. Gli anni proposti da diversi studiosi sono stati il [[1425]], il [[1433]], il [[1441]]-[[1442]], dopo il [[1444]], [[1448]]-[[1550]].
La ''Dimostrazione'' si divide in tre parti.
Il primo libro è formato da 169 capitoli e 80 carte (1r-80r). Tratta di Firenze e del suo territorio. La descrizione delle chiese, monasteri, ospedali dentro la cerchia delle mura si trova dalle carte 6v e 79r; quelli fuori di Firenze da 79r a 80r.
Il secondo libro consta di 63 capitoli di 82 carte (80v-161v). Parla del viaggio da Firenze a [[Porto Pisano]] e [[Genova]], lungo la penisola italiana, le coste della [[Grecia]], nel mar [[Egeo]] e a [[Cipro]]. Marco Rustici è in compagnia di Maestro Leale dei [[Servi di Maria]] della [[SS. Annunziata di Firenze]] e di Antonio di Bartolomeo dei [[Ridolfi]] sempre di Firenze.
Il terzo libro comprende 73 capitoli e 120 carte (161v-281v). Il viaggio in nave del Rustici e dei compagni riprende da [[Famagosta]], costeggia l'[[Africa]] fino all'[[Egitto]] e al porto di ''Tenesi'' sul Delta del [[Nilo]]. Dal [[Cairo]] il Rustici e i compagni proseguono in carovana coi cammelli fino al [[Monte Sinai]] e al monastero di [[Santa Caterina del Sinai]]. Dopo una sosta riprendono il viaggio verso [[Gerusalemme]], [[Beiruth]] e Damasco, passando per la [[Samaria]] e la [[Galilea]]. Il ritorno in patria non viene descritto. Il codice si conclude con l'elogio di Firenze ''scudo d'Italia'' e l'indice.
« Lo scopo del Rustici – scrive L. Gai – è quello di comporre un'opera devozionale, soprattutto, ma anche un testo dove, sopra il supporto della trama reale del viaggio, s'innestino gli elementi fondamentali della ''scientia''occidentale ... in una dimensione tutta umanistica e fiorentina ».
===Bibliografia===
* L. Gai. ''«La Dimostrazione dell'andata o viaggio del Santo Sepolcro» di Bartolommeo Rustichi fiorentino (1441-42)'', in ''Toscana e Terrasanta nel Medioevo'', Firenze 1982.
* Altra bibliografia in [[Marco di Bartolomeo Rustici]].
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