Bruce Springsteen: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ripristino |
Recupero di 36 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v1.5.1) |
||
Riga 37:
«''The Boss''», come è sempre stato soprannominato, è uno degli artisti più conosciuti nell'ambito della musica contemporanea ed è considerato uno dei più rappresentativi fra i musicisti [[rock]].<ref name=AllMusic>{{cita web|autore=William Ruhlmann|titolo=Bruce Springsteen – Artist Biography|sito=AllMusic|http://www.allmusic.com/artist/bruce-springsteen-mn0000530745/biography|accesso=11 novembre 2015|urlarchivio=http://www.webcitation.org/6TjkN2m8U|dataarchivio=31 novembre 2014|deadurl=no}}</ref> Accompagnato per gran parte della sua carriera dalla [[E Street Band]], è divenuto famoso soprattutto per le sue coinvolgenti e lunghissime esibizioni dal vivo, raggiungendo il culmine della popolarità fra la seconda metà degli anni settanta e il decennio successivo.
Fra i suoi [[album discografico|album]] di maggior successo si annoverano ''[[Born to Run]]'', ''[[Darkness on the Edge of Town]]'', ''[[The River (album Bruce Springsteen)|The River]]'' e ''[[Born in the U.S.A.]]'', lavori emblematici della sua poetica volta a raccontare – con l'immediatezza della musica rock – la quotidianità degli "ultimi" d'America, nel solco della tradizione dei cosiddetti «''storyteller''», offrendo uno spaccato della grandezza e delle contraddizioni della società statunitense;<ref name=Iorio>{{cita web|autore=Maurizio Iorio|titolo=Quarant'anni fa esce "Born to Run" e comincia l'epopea musicale di Bruce Springsteen|sito=Rainews|data=25 agosto 2015|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Quaranta-anni-fa-esce-Born-to-run-e-comincia-epopea-musicale-di-Bruce-Sprinsgteen-57c39a2f-aef4-4245-afe0-b8a3a81fd37a.html|accesso=19 febbraio 2016|urlarchivio=
In più di quarant'anni di carriera ha venduto 65 milioni di dischi nel suo paese e, secondo alcune stime, circa 120 milioni nel mondo.<ref name=RIAA>{{cita web|lingua=en|url=http://www.riaa.com/gold-platinum/?tab_active=top_tallies&ttt=TAA#search_section|titolo=Gold & Platinum – Top Selling Artists|sito=RIAA.com|editore=Recording Industry Association of America|accesso=13 gennaio 2016|urlarchivio=
== Biografia ==
=== L'infanzia e l'adolescenza ===
Bruce Springsteen nacque al Monmouth Memorial Hospital della località balneare di [[Long Branch (New Jersey)|Long Branch]], nel [[New Jersey]], ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza nella vicina [[Freehold (New Jersey)|Freehold]], cittadina operaia dell'entroterra.<ref name=Birthplace>{{cita libro|autore=Chris Epting|titolo=The Birthplace Book|editore=Stackpole Books|anno=2009|lingua=inglese|p=49|url=https://books.google.it/books?id=xn5IhA7OAZsC&lpg=PA49&dq=Bruce+Springsteen+Monmouth+Memorial+Hospital&hl=it&pg=PA49#v=onepage&q&f=false|isbn=978-0-8117-4018-0|accesso=11 novembre 2015}}</ref><ref name=Kir23>{{cita|Kirkpatrick|pp. 23-24}}.</ref> Il padre Douglas Frederick aveva ascendenze irlandesi e olandesi, da cui il cognome a volte erroneamente considerato di origine ebrea.<ref name=Marsh2004-21>{{cita|Marsh, 2004|pp. 21-22}}.</ref> La madre, Adele Ann Zirilli (o Zerilli), era invece di origine italiana, proveniente da una famiglia emigrata negli Stati Uniti alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] da [[Vico Equense]], nei pressi di [[Napoli]].<ref name=Womack97>{{cita libro|autore=Samuele F.S. Pardini|titolo=Bruce Zirilli: the italian sides of Bruce Springsteen}} in {{cita|Womack|p. 97}}.</ref><ref name=Zirilli>Il cognome della famiglia materna di Springsteen è indicato a volte come «Zirilli» e altre come «Zerilli». Il nome familiare era in effetti Zerilli, ma il cambio di vocale fu probabilmente frutto di una errata trascrizione dovuta alla deformazione di pronuncia tra la lingua italiana e quella inglese, come spesso è avvenuto per gli immigrati italiani registrati a [[Ellis Island]]. Lo stesso Springsteen ha confermato in più occasioni di possedere origini italiane (v. {{cita news|autore=Valerio Bruner|titolo=Come Bruce Springsteen è diventato "Paisà": intervista all'Associazione Culturale Pink Cadillac Music|pubblicazione=Il Levante|data=4 maggio 2013|url=http://www.levanteonline.net/index.php/cultura/musica/8564-come-bruce-springsteen-e-diventato-paisa-intervista-allassociazione-culturale-pink-cadillac-music.html|accesso=11 novembre 2015|urlarchivio=
[[File:CR 537 in Downtown Freehold.jpg|miniatura|Scorcio della South Street a [[Freehold (New Jersey)|Freehold]]]]
Riga 64:
Il batterista Bart Haynes, finita la scuola, si arruolò nei [[United States Marine Corps|Marines]] e nel 1967 rimase ucciso in combattimento in [[guerra del Vietnam|Vietnam]]: questo episodio segnò la vita del giovane Springsteen e di qui scaturì il suo interesse per la vita dei reduci, ai quali dedicò poi molto impegno anche sotto il profilo economico.<ref name=Car2/> Convocato per la visita di leva, Springsteen fu scartato evitando così l'arruolamento.<ref name=Col477>{{cita|Colombati|p. 477}}.</ref> Nell'estate del 1968 i Castiles si sciolsero malgrado fossero riusciti a conseguire nel frattempo una discreta notorietà: l'anno precedente il gruppo aveva tenuto alcuni spettacoli al [[Cafe Wha?]] di New York e aveva registrato due brani, ''That's What You Get'' e ''Baby I'' (entrambi a firma Springsteen-Theiss), per un 45 giri che tuttavia non fu mai pubblicato.<ref name=Car2/><ref name=Marsh2004-40>{{cita|Marsh, 2004|p. 40}}.</ref> Springsteen intanto intraprese gli studi universitari presso l'Ocean County Community College, rimanendovi iscritto per circa un anno e mezzo. Con due ragazzi conosciuti al ''campus'' formò gli Earth, un ''[[power trio]]'' sul modello dei [[Cream]] e degli [[The Jimi Hendrix Experience|Experience]] di [[Jimi Hendrix]].<ref name=Marsh2004-41>{{cita|Marsh, 2004|p. 41}}.</ref><ref name=Car4>{{cita|Carlin|cap. 4}}.</ref>
Agli inizi del 1969 Springsteen iniziò a frequentare [[Asbury Park]], località di villeggiatura del [[Jersey Shore]] nota per la sua vita notturna: uno dei locali più rinomati della città era l'Upstage Club che, dopo l'orario di chiusura, rimaneva a disposizione dei musicisti per improvvisazioni e ''[[jam session]]''. Springsteen, che aveva abbandonato la chitarra Kent per una [[Gibson Les Paul]], strinse presto amicizia con due frequentatori abituali del locale, il batterista [[Vini Lopez]] e l'organista [[Danny Federici]], fondando insieme a loro un gruppo che prese il nome di Child.<ref name=Marsh2004-4144>{{cita|Marsh, 2004|pp. 41-44}}.</ref> La band, che poco dopo cambiò denominazione in [[Steel Mill]] («acciaieria»), accrebbe rapidamente la propria popolarità grazie al contributo di Carl "Tinker" West, un costruttore di tavole da surf che divenne il loro manager. Nel 1970 gli Steel Mill, di cui Springsteen era il ''[[frontman]]'' e il principale compositore, suonarono in [[California]] al Matrix di [[Berkeley]], un locale ''hippie'' di proprietà di [[Marty Balin]], il cantante dei [[Jefferson Airplane]];<ref name=Car5>{{cita|Carlin|cap. 5}}.</ref><ref name=Elwood>{{cita news|autore=Joel Selvin|titolo=PHIL ELWOOD: 1926-2006 / Beloved Bay Area jazz and blues critic|pubblicazione=San Francisco Chronicle|editore=Hearst Communications Inc.|data=11 gennaio 2006|url=http://www.sfgate.com/news/article/PHIL-ELWOOD-1926-2006-Beloved-Bay-Area-jazz-2506736.php|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Il musicista era intenzionato a formare una nuova band, una formazione allargata che superasse il rock chitarristico degli Steel Mill in favore di un repertorio incentrato sulle sue composizioni e su di un genere più vicino a [[Van Morrison]], cantautore irlandese del quale apprezzava lo stile connotato da una sintesi di rock, [[blues]], [[jazz]] e [[gospel]].<ref name=Car6>{{cita|Carlin|cap. 6}}.</ref> Frattanto Springsteen e soci continuarono a suonare nei locali del Jersey Shore e nel marzo del 1971 aprirono un concerto per la [[The Allman Brothers Band|Allman Brothers Band]].<ref name=Col615>{{cita|Colombati|p. 615}}.</ref> In quei mesi prese forma un collettivo numeroso noto come Dr. Zoom and the Sonic Boom, che segnò il passaggio dall'[[heavy metal]] degli Steel Mill alle sonorità che resero celebre Springsteen in seguito;<ref name=Wien62>{{cita|Wien|pp. 62-64}}.</ref> nello stesso periodo il giovane si esibì anche in altri gruppi di Asbury Park che ebbero vita breve: tra queste si annovera la Sundance Blues Band, guidata da Van Zandt con [[Southside Johnny]] all'armonica, [[Garry Tallent]] al basso, Vini Lopez alla batteria e Joe Hagstrom alla chitarra, presto sostituito dal medesimo Springsteen.<ref name=Marsh48>{{cita|Marsh, 2004|pp. 48-49}}.</ref><ref name=Col616>{{cita|Colombati|p. 616}}.</ref>
Riga 87:
L'album fu pubblicato nel gennaio 1973 con il titolo di ''[[Greetings from Asbury Park, N.J.]]'', un omaggio alla città dove il cantante sentiva di avere le sue radici.<ref name=Car8/><ref name=Col478>{{cita|Colombati|p. 478}}.</ref> Malgrado parte della critica avesse accolto l'opera con favore, i riscontri di vendita furono nettamente inferiori alle aspettative, con circa {{formatnum:25000}} copie vendute nei primi mesi.<ref name=Car10>{{cita|Carlin|cap. 10}}.</ref> Gli scarsi risultati del disco dipesero dall'equivoco iniziale secondo cui Springsteen era stato presentato come un nuovo artista folk: l'album invece appariva troppo grezzo e movimentato rispetto ai canoni del [[soft rock]] di matrice cantautorale e al contempo non riusciva a esprimere compiutamente la vena rock del musicista.<ref name=Marsh2004-74>{{cita|Marsh, 2004|pp. 74-78}}.</ref><ref name=Kir52>{{cita|Kirkpatrick|pp. 52-56}}.</ref> A dispetto dell'insuccesso discografico, Springsteen stava iniziando a farsi conoscere grazie alle sue esibizioni dal vivo, vera fonte di sostentamento per la band.<ref name=Car9>{{cita|Carlin|cap. 9}}.</ref>
[[File:Madame Marie.jpg|thumb|Il chiosco della veggente Madame Marie sul lungomare di Asbury Park, citata nella canzone ''[[4th of July, Asbury Park (Sandy)]]''<ref name=MadamMarie>{{cita web|lingua=en|url=http://www.cbsnews.com/news/madame-marie-is-back/|titolo=Madame Marie Is Back|autore=William Vitka|editore=CBSNews|data=17 giugno 2004|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Il secondo lavoro del cantante, ''[[The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle]]'', fu distribuito nel novembre dello stesso anno.<ref name=Car10/> Pur ricevendo recensioni molto positive, il disco conseguì una popolarità modesta anche perché la casa discografica, che frattanto aveva allontanato Davis, non investì molte risorse nella sua promozione.<ref name=Marsh2004-82>{{cita|Marsh, 2004|p. 82}}.</ref> Le canzoni dell'album contribuirono tuttavia ad ampliare il repertorio della band che seguitava a veder crescere il proprio pubblico: i pezzi più energici, come ''E Street Shuffe'' e ''Rosalita'', divennero presto molto acclamati nei concerti.<ref name=Car10/><ref name=Marsh2004-97>{{cita|Marsh, 2004|p. 97}}.</ref> Per il suo secondo disco Springsteen compose e registrò un gran numero di canzoni che poi rimasero escluse dalla scaletta finale, una pratica che divenne piuttosto comune in seguito: tra queste si annovera ''The Fever'', brano incluso in un raro 45 giri promozionale e che fu poi inciso da Southside Johnny nel 1976, primo dei tanti pezzi di successo "donati" da Springsteen ad altri artisti.<ref name=Car10/>
Riga 104:
[[File:Springsteen with Telecaster.jpg|miniatura|sinistra|Springsteen con la chitarra che compare sulla copertina di ''[[Born to Run]]'' e di altri suoi dischi<ref name=Tele>La chitarra, divenuta uno dei simboli più riconoscibili del cantautore, è un ibrido tra una [[Fender Telecaster]] e una meno nota Fender Esquire, modello sostanzialmente identico, ma dotato di un solo pick-up. Springsteen l'acquistò nel 1973 in un negozio di strumenti del New Jersey per 185 dollari. Si trattava di una Telecaster del 1953 restaurata con l'aggiunta del manico di una Esquire dello stesso periodo. Secondo Springsteen «è una Telecaster, ma non è del tutto corretto. È una mezzosangue, se vogliamo» (v. {{cita|Carlin|cap. 8}}).</ref>]]
La pubblicazione fu preceduta da un'imponente campagna promozionale, basata sullo slogan «il futuro del rock and roll». Springsteen tenne a New York dieci spettacoli da «tutto esaurito» che suscitarono l'interesse dei mezzi di comunicazione di massa, a tal punto che ''Born to Run'' – ancor prima della sua uscita – divenne uno degli album più attesi dell'anno e la canzone omonima fu una delle più trasmesse dalle radio.<ref name=Labianca45/><ref name=Marsh2004-117/><ref name=Billboard9-8-75-2>{{cita news|titolo=Inside Track|pubblicazione=Billboard|data=9 agosto 1975|editore=Billboard Publications, Inc.|p=78|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=WBEEAAAAMBAJ&lpg=PA78&dq=bottom%20line%20springsteen&hl=it&pg=PA78#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref><ref name=RS50Concerts>Nel 2004 la rivista musicale ''[[Rolling Stone]]'' ha incluso i concerti tra i «50 momenti che hanno cambiato il rock and roll» (v. {{cita news|titolo=The Moments|pubblicazione=Rolling Stone|lingua=en|data=24 luglio 2004|url=http://www.rollingstone.com/news/story/6085455/the_moments/|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
L'attenzione concentrata su Springsteen fu enorme: il 27 ottobre ''[[Time]]'' e ''[[Newsweek]]'', i due settimanali statunitensi più diffusi, dedicarono in contemporanea le rispettive copertine al nuovo protagonista del panorama musicale, ma i due articoli presentavano un approccio diametralmente opposto.<ref name=Car13>{{cita|Carlin|cap. 13}}.</ref><ref name=Marsh2004-153>{{cita|Marsh, 2004|pp. 153-154}}.</ref> Sulla copertina di ''Time'' campeggiava la frase «''Rock's New Sensation''» («la rivelazione del rock») e l'articolo era piuttosto favorevole a Springsteen sebbene l'autore Jay Crocks stigmatizzasse l'enfasi eccessiva che gli era stata dedicata.<ref name=Time>{{cita news|autore=Jay Cocks|titolo=The Backstreet Phantom of Rock|pubblicazione=[[Time]]|data=27 ottobre 1975|p=62|editore=Time Inc.|lingua=en|url=http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,913583,00.html|accesso=12 febbraio 2016}}</ref> La copertina del rivale ''Newsweek'' recava invece un titolo più critico, «''Making of a Rock Star''» («la costruzione di una stella del rock»): il pezzo scritto da Maureen Orth si concentrava sulle tecniche con cui l'industria discografica plasmava i propri eroi;<ref name=Newsweek>{{cita news|autore=Maureen Orth, Janet Huck, Peter S. Greenberg|titolo=Making of a Rock Star|pubblicazione=[[Newsweek]]|data=27 ottobre 1975|lingua=en}}</ref> a suo dire il musicista era la creazione di un gruppo di manipolatori intenzionati a imporre un prodotto privo di contenuti.<ref name=Marsh2004-153/> Molto si discusse all'epoca sulla figura di Springsteen e, a fronte di molti osservatori entusiasti, vi fu chi parlò apertamente di montatura.<ref name=NYMagazine>{{cita news|autore=Nik Cohn|titolo=Ventilating the Hype|pubblicazione=[[New York (rivista)|New York Magazine]]|data=20 ottobre 1975|p=75|editore=New York Magazine Co. Inc.|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=FukCAAAAMBAJ&lpg=PA75&dq=springsteen%20new%20york%20voice&hl=it&pg=PA75#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref>
Riga 147:
Nel novembre del 1986 fu distribuito ''[[Live/1975-85]]'', il primo album dal vivo del cantante, un [[Cofanetto (imballaggio)|cofanetto]] costituito da cinque dischi in vinile – disponibile anche in tre [[Compact disc|CD]] – che documenta dieci anni di concerti con la E Street Band, per la prima volta menzionata espressamente sulla copertina di una pubblicazione discografica dell'artista statunitense.<ref name=Car20/> L'opera esordì in prima posizione nella classifica ''Billboard 200'', contribuendo a incrementare ulteriormente la reputazione di Springsteen come «''performer''» e la sua visibilità nei mezzi di comunicazione di massa.<ref name=Car20/>
Nel febbraio seguente il musicista iniziò a preparare un album da solo, senza la sua band di supporto. Le nuove canzoni erano molto più intime e vertevano prevalentemente sul rapporto di coppia, esplorando in tutti i suoi aspetti la vita matrimoniale e le sue difficoltà.<ref name=Pet103>{{cita|Petrillo|p. 103}}.</ref> L'attrezzatura dello studio personale di Springsteen era nel frattempo migliorata e ora il cantante disponeva di sintetizzatori e ''[[drum machine]]'', il che gli consentì di registrare tutti i brani in breve tempo. Soltanto in un secondo momento egli chiamò, ad uno ad uno, i musicisti della E Street Band per qualche sovraincisione: le parti suonate dai membri del gruppo sarebbero state inserite nel disco se si fossero rivelate migliori di quelle registrate in proprio, ma dei loro contributi si salvò poco e ''[[Tunnel of Love (album Bruce Springsteen)|Tunnel of Love]]'' uscì nell'ottobre del 1987 debuttando in vetta alle classifiche di vendita.<ref name=Car20/><ref name=AS130>{{cita|Labianca, 2002|p. 130}}.</ref> Quattro mesi più tardi, Springsteen e la band al completo partirono per un'altra tournée, più breve delle precedenti e caratterizzata da un approccio più formale;<ref name=Car21>{{cita|Carlin|cap. 21}}.</ref> l'evento più significativo fu il concerto tenuto a [[Berlino Est]] il 19 luglio 1988, quando il cantautore suonò davanti a una folla stimata in oltre {{formatnum:100000}} persone.<ref>Gli spettatori furono {{formatnum:160000}} secondo alcune fonti (v. {{cita news|titolo=More then 100,000 East German fans see Springsteen|pubblicazione=The Lewinstn Journal|data=22 luglio 1988|lingua=en|url=http://news.google.com/newspapers?id=PAlHAAAAIBAJ&sjid=vfMMAAAAIBAJ&pg=1654,2562432|accesso=13 febbraio 2016}}), {{formatnum:220000}} secondo altre (v. {{cita|Colombati|p. 634}}), {{formatnum:300000}} secondo altre ancora (v. {{cita news|autore=Kate Connely|titolo=The night Bruce Springsteen played East Berlin – and the wall cracked|pubblicazione=The Guardian|data=5 luglio 2013|lingua=en|url=http://www.theguardian.com/music/2013/jul/05/bruce-springsteen-east-germany-berlin-wall|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Nello stesso periodo il musicista, insieme ad altri artisti affermati come [[Sting]], [[Peter Gabriel]], [[Tracy Chapman]] e [[Youssou N'Dour]], partecipò alla manifestazione ''[[Human Rights Now!]]'' per [[Amnesty International]]: in venti tappe il tour di beneficenza coinvolse l'Europa e il Nord America, ma anche il Sud America, l'Africa e l'Asia.<ref name=AS146-147>{{cita|Labianca, 2002|pp. 146-147}}.</ref><ref name=Guaitamacchi1988>{{cita|Guaitamacchi|cap. ''Human Rights Now! Springsteen si schiera per i diritti umani''}}.</ref> Un anno dopo Springsteen sciolse inopinatamente la E Street Band, lasciando liberi i suoi componenti.<ref name=Sand348>Springsteen avrebbe liquidato ogni membro della E Street Band con 2 milioni di dollari a testa (v. {{cita|Sandford|p. 348}}).</ref><ref name=Col496>{{cita|Colombati|p. 496}}.</ref><ref>{{cita news|autore=Steve Hochman|titolo=E Streeters, Fans Unsure of the Boss' Moves|pubblicazione=Los Angeles Times|data=18 novembre 1989|lingua=en|url=http://articles.latimes.com/1989-11-18/entertainment/ca-1307_1_e-street-band|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
=== Gli anni novanta ===
Riga 156:
La fase che seguì ''Tunnel of Love'' fu contrassegnata da grandi cambiamenti nella vita di Springsteen, ma anche da un inaridimento creativo.<ref name=Col496/><ref name=Car22/> Tuttavia nel dicembre del 1989, subito dopo lo scioglimento della E Street Band, il cantautore si incontrò con Roy Bittan tornando all'opera al fine di incidere qualche canzone per un nuovo album.<ref name=AS131/> Ebbe così inizio un lungo periodo di prove e registrazioni che si protrasse fino al 1992: Springsteen e Bittan lavorarono su un numero cospicuo di brani, tra cui alcuni pezzi composti dal tastierista. Nel progetto furono coinvolti anche alcuni noti turnisti, fra i quali [[Randy Jackson]], [[Jeff Porcaro]] e David Sancious.<ref name=Car22/> L'album ''[[Human Touch (album)|Human Touch]]'' fu pubblicato nel marzo 1992 insieme a un secondo disco, intitolato ''[[Lucky Town]]'', che il musicista aveva realizzato quasi da solo, in poche settimane, nel suo studio personale di Los Angeles. I due lavori, che ricevettero entrambi un'accoglienza critica piuttosto tiepida, differiscono notevolmente per approccio espressivo: se il primo è un album contraddistinto da sonorità moderne e levigate, appetibile a un'ampia fascia di ascoltatori, l'altro disco presenta invece uno stile più grezzo e spontaneo.<ref name=Car22/>
Nel giugno del 1992 fu inaugurata una tournée mondiale che durò un anno. Per l'occasione Springsteen e Bittan aggregarono un nuovo complesso, spesso identificato informalmente come «The Other Band» («l'altro gruppo») per distinguerlo dalla E Street Band, costituito in gran parte da musicisti sconosciuti ai più: oltre a Bittan e a Patti Scialfa, ne facevano parte Shane Fontayne alla chitarra, Crystal Taliafero ai cori e poi al sassofono, il bassista Tommy Sims, il batterista Zachary Alford e un nutrito gruppo di coriste.<ref name=Car22/><ref name=Col659>{{cita|Colombati|p. 659}}.</ref> Malgrado un avvio molto favorevole in Europa e gli undici concerti da «tutto esaurito» organizzati nel New Jersey, il tour non fu altrettanto seguìto nel resto degli Stati Uniti.<ref name=Car22/> Nel dicembre del medesimo anno uscì l'album video ''[[In Concert MTV Plugged|In Concert]]'', contenente un'esibizione tenuta da Springsteen nell'ambito della serie ''[[MTV Unplugged]]''; lo stesso spettacolo fu successivamente edito anche in formato CD ottenendo risultati deludenti.<ref name=ChartHistory>{{cita web|titolo=Bruce Springsteen Chart Hystory|sito=Billboard|url=http://www.billboard.com/artist/298448/bruce%20springsteen/chart?page=1&f=305&sort=date|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Fra il 1993 e il 1994, il cantautore iniziò a sperimentare un nuovo metodo compositivo e incise alcune canzoni facendo ricorso prevalentemente a ''[[loop (musica)|loop]]'' e a [[campionatore|campionatori]]. Il progettò sfociò nella registrazione del brano ''[[Streets of Philadelphia]]'' per il film ''[[Philadelphia (film)|Philadelphia]]'' di [[Jonathan Demme]], che valse a Springsteen l'[[Oscar alla migliore canzone]] e fu il primo di molti pezzi scritti appositamente per il cinema. Il brano, pubblicato dapprima nella [[colonna sonora]] della pellicola e poi come singolo nel febbraio del 1994, riscosse un largo successo e contribuì a rilanciare la carriera dell'artista.<ref name=Car23>{{cita|Carlin|cap. 23}}.</ref> In questa fase, su insistenza dell'etichetta discografica, il cantante concentrò la propria attenzione sulla sua prima [[compilation|antologia]]: a tal scopo riunì dopo sei anni di inattività i musicisti della E Street Band, compreso Steven Van Zandt, per incidere alcuni pezzi inediti da includere nel disco, distribuito poi nel febbraio 1995 con il titolo di ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''.<ref name=AS197>{{cita|Labianca, 2002|p. 197}}.</ref><ref name=Marsh662>{{cita|Marsh, 2004|p. 662}}.</ref> A testimonianza di questa esperienza fu realizzato il documentario ''[[Blood Brothers (film 1996)|Blood Brothers]]'' diretto da Ernie Fritz, a cui fece seguito un [[Extended play|EP]] con altri nuovi brani.<ref name=Wier32>{{cita|Wiersema|p. 32}}.</ref><ref name=DolanCap10>{{cita|Dolan|cap. 10}}.</ref>
Riga 167:
=== Il ritorno della E Street Band ===
Nel marzo del 1999 l'artista fu iscritto nella [[Rock and Roll Hall of Fame]]; sebbene l'assegnazione del riconoscimento non comprendesse la E Street Band, il cantante si presentò alla cerimonia di premiazione con il gruppo al completo, interpretando ''[[Tenth Avenue Freeze-Out]]''.<ref name=RnRHoF1999>{{cita web|titolo=Induction: Bruce Springsteen 1999|data=15 marzo 1999|editore=The Rock and Roll Hall of Fame and Museum|lingua=en|url=http://rockhall.com/story-of-rock/video-series/video/2015/|accesso=21 gennaio 2016|urlarchivio=
[[File:National Park Service 9-11 Statue of Liberty and WTC fire.jpg|miniatura|Parte dell'album ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]'' è ispirata ai tragici eventi dell'[[Attentati dell'11 settembre 2001|11 settembre 2001]]. All'indomani dell'attacco Springsteen si recò in una spiaggia del New Jersey per vedere il nuovo deturpato ''skyline'' di Manhattan. Un uomo lo scorse e gli gridò dal finestrino della sua auto: «Ehi, abbiamo bisogno di te!»<ref name=Car25>{{cita|Carlin|cap. 25}}.</ref>]]
Il 21 settembre 2001, eseguendo la nuova canzone ''My City of Ruins'', Springsteen aprì il programma televisivo ''[[America: A Tribute to Heroes]]'', trasmesso dalle principali emittenti statunitensi a reti unificate e destinato a raccogliere fondi per le famiglie delle vittime degli [[Attentati dell'11 settembre 2001|attacchi dell'11 settembre]]; poco dopo il musicista prese parte a un concerto benefico con analoghe finalità.<ref name=Car25/><ref name=Marsh2006-256>{{cita|Marsh, 2006|p. 256}}.</ref> La principale reazione di Springsteen agli attentati fu l'album ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]'', il primo inciso con la E Street Band dai tempi di ''Born in the U.S.A.''; dopo molti anni il cantautore decise inoltre di affidarsi a un produttore esterno al fine di essere sgravato da alcune responsabilità e potersi così concentrare meglio sulla musica: l'incarico fu assegnato a [[Brendan O'Brien]], noto per il suo lavoro con i [[Pearl Jam]].<ref name=Car25/> Il disco, edito nel luglio del 2002, conseguì una popolarità ragguardevole come pure la successiva tournée mondiale, documentata da un [[Live in Barcelona (Bruce Springsteen & The E Street Band)|DVD]] con la registrazione dello spettacolo tenuto a [[Barcellona]].<ref name=Marsh2006-262>{{cita|Marsh, 2006|p. 262-266}}.</ref> Il cantante si spese molto per la promozione di ''The Rising'', ritenendo che l'opinione pubblica si attendesse da lui una risposta all'11 settembre.<ref name=Car25/><ref name=Rockol>{{cita news|autore=Giampiero Di Carlo|titolo=The Rising|sito=Rockol.it|data=24 luglio 2002|url=http://www.rockol.it/recensione-2229/bruce-springsteen-the-rising|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Durante la presidenza del repubblicano [[George W. Bush]], Springsteen si schierò pubblicamente contro l'amministrazione federale: pur ritenendo inevitabile la reazione militare che portò all'[[Guerra in Afghanistan (2001-in corso)|invasione dell'Afghanistan]], disapprovò invece con fermezza il [[Guerra in Iraq|conflitto contro l'Iraq]] iniziato nel 2003.<ref name=Wenner>{{cita news|autore=Jann Wenner|titolo=Bruce Springsteen talks about his conscience and the nature of an artist and his audience|pubblicazione=Rolling Stone|numero=959|data=14 ottobre 2004|lingua=en|url=http://www.jannswenner.com/archives/Been_Misled.aspx|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Dopo oltre quattro anni di grande esposizione mediatica, il cantante si prese un breve periodo di pausa per poi tornare nell'aprile del 2005 con ''[[Devils & Dust]]'', un album in gran parte acustico e affine allo stile di ''The Ghost of Tom Joad''. Il disco risulta fortemente influenzato dal coinvolgimento politico dell'autore, tant'è che la ''title track'' fu scritta dalla prospettiva di un soldato americano impegnato in uno scontro armato nel deserto, un chiaro riferimento alla guerra contro [[Saddam Hussein]]. Successivamente Springsteen intraprese un tour durante il quale si esibì da solo, come aveva fatto nove anni prima.<ref name=Car25/>
Riga 181:
Nell'aprile del 2006 fu distribuito ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions]]'', un album realizzato con un gruppo eterogeneo di musicisti e totalmente incentrato sul repertorio di canzoni popolari e tradizionali del cantautore e attivista [[Pete Seeger]]. Il progetto traeva le sue origini dagli anni novanta, quando Springsteen registrò un'interpretazione dell'inno ''[[We Shall Overcome]]'' per un disco tributo a Seeger: in quella circostanza l'artista del New Jersey conobbe i Gotham Playboys, un collettivo [[zydeco]]/[[cajun (musica)|cajun]] con cui incise alcuni brani di Seeger in presa diretta nel suo studio di Colts Neck; in seguito, fra il 2005 e il 2006, il cantante riunì gli stessi musicisti con l'aggiunta di una sezione di fiati per dare una veste definitiva a quelle vecchie registrazioni.<ref name=Car25/> Springsteen e la nuova formazione, ribattezzata «The Sessions Band», partirono per un breve tour da cui fu tratto un [[Bruce Springsteen with the Sessions Band: Live in Dublin|disco dal vivo]].<ref name=Guaitamacchi2006>{{cita|Guaitamacchi|cap. «Bruce Springsteen with the Session Band – Canzoni di festa e di protesta»}}.</ref>
L'ottobre del 2007 vide la pubblicazione di ''[[Magic (Bruce Springsteen)|Magic]]'', un nuovo lavoro con la E Street Band. L'album fu accompagnato da una tournée mondiale di successo, in occasione della quale Danny Federici – malato e poi scomparso nell'aprile del 2008 – fu sostituito da [[Charles Giordano]], tastierista della Sessions Band.<ref name=Car25/> Il cantautore continuò a occuparsi di politica dando il suo appoggio a [[Barack Obama]], candidato democratico alle elezioni del 2008 e futuro presidente: Springsteen prese parte ad alcuni incontri pubblici e al concerto tenuto dopo l'insediamento di Obama, esibendosi insieme a Pete Seeger in ''This Land Is Your Land''.<ref name=Car25/> Nel gennaio del 2009 fu presentato il disco successivo dell'artista, ''[[Working on a Dream]]'', preparato ancora con la collaborazione della E Street Band;<ref name=Car26>{{cita|Carlin|cap. 26}}.</ref> il tour mondiale che seguì portò alcune novità nel gruppo: oltre alla violinista Soozie Tyrell e a Charles Giordano, entrarono stabilmente nell'organico altri musicisti già in forza alla Sessions Band, tra cui un gruppo di coristi e il trombettista Curt Ramm.<ref name=CindyCurtis>{{cita news|titolo=Bruce Springsteen – La scaletta della data zero|sito=Virgin Radio|data=26 marzo 2009|url=http://www.virginradio.it/2918/springsteen_data_zero/|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
[[File:Bruce Springsteen 20080815.jpg|miniatura|Bruce Springsteen sul palco con [[Max Weinberg]]]]
Springsteen tornò col suo diciassettesimo album nel marzo del 2012: ''[[Wrecking Ball (Bruce Springsteen)|Wrecking Ball]]'' fu inciso con l'ausilio di musicisti esterni alla E Street Band, tra cui il nuovo produttore Ron Aniello, il batterista [[Matt Chamberlain]] e il chitarrista [[Tom Morello]] dei [[Rage Against the Machine]], il quale inaugurò una duratura collaborazione con il cantante. In due brani è presente il sassofono di Clemons, registrato precedentemente alla sua scomparsa. In occasione della lunga tournée mondiale iniziata dopo la pubblicazione dell'album, l'artista riunì nuovamente la E Street Band, affiancata da una sezione di fiati (denominata «E Street Horns») e da un gruppo di coristi («E Street Choir»);<ref name=BandOfficial>{{cita web|titolo=The Band|sito=The Official Bruce Springsteen Website|url=http://brucespringsteen.net/category/the-band|accesso=12 febbraio 2016|lingua=en|urlarchivio=
Nel gennaio del 2014 uscì ''[[High Hopes (album Bruce Springsteen)|High Hopes]]'', quarto disco di Springsteen consecutivo – e undicesimo in totale – a guadagnare il primo posto nella classifica degli album più venduti negli Stati Uniti.<ref name=Yahoo>{{cita web|autore=Keith Caulfiel|url=http://music.yahoo.com/news/bruce-springsteen-aiming-11th-no-1-album-billboard-003137560.html|titolo=Bruce Springsteen Aiming for 11th No. 1 Album on Billboard 200 Chart|sito=Yahoo Music|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
== The Boss ==
[[File:Kennedy Center honorees 2009 WhiteHouse Photo.jpg|miniatura|Il presidente statunitense [[Barack Obama]] e la moglie [[Michelle Obama|Michelle]] con gli artisti premiati con il Kennedy Center Honor nel 2009: [[Mel Brooks]], [[Dave Brubeck]], [[Grace Bumbry]], [[Robert De Niro]] e Bruce Springsteen]]
Bruce Springsteen è conosciuto con il soprannome «''The Boss''» («il capo»), la cui origine non è del tutto certa e si spiegherebbe solo parzialmente con il suo ruolo di leader nella E Street Band. Secondo alcuni il soprannome discenderebbe dal fatto che, nei primi tempi, il cantautore era colui che dopo ogni concerto distribuiva il compenso della serata fra i musicisti; secondo altri invece deriverebbe dalla sua abilità nel gioco del [[Monopoly|Monopoli]].<ref name=Marsh48 /><ref name=Wier14>{{cita|Wiersema|p. 14}}.</ref><ref name=Brett>{{cita news|autore=Oliver Brett|titolo=What's in a nickname?|pubblicazione=BBC News Magazine|data=15 gennaio 2009|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/magazine/7829013.stm|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Il 6 dicembre 2009 alla Casa Bianca, durante la cerimonia di assegnazione dei Kennedy Center Honors, premio attribuito dal governo statunitense agli artisti che si sono distinti nella diffusione della cultura americana, [[Barack Obama]] presentò scherzosamente Springsteen utilizzando il noto soprannome:<ref name=Obama>{{cita news|autore=AP|titolo=Kennedy Center Honors Springsteen, De Niro|pubblicazione=CBSNews|editore=CBS Interactive Inc|data=6 dicembre 2009|lingua=en|url=http://www.cbsnews.com/2100-207_162-5918928.html|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
{{Citazione|Io sono il presidente, ma lui è il capo.|[[Barack Obama]], 6 dicembre 2009|I'm the president, but he's the ''Boss''.|en}}
Riga 204:
[[File:E Street Band 2009.jpg|miniatura|sinistra|La [[E Street Band]] sul palco durante il ''Working on a Dream Tour'', a [[Valladolid]] in [[Spagna]] nel 2009]]
Il nucleo originario del [[band di supporto|gruppo di supporto]] di Bruce Springsteen si formò nel 1972, ai tempi della lavorazione del suo primo album, ma soltanto due anni più tardi si iniziò ad adottare la denominazione «E Street Band».<ref name=Fricke>{{cita news|autore=David Fricke|titolo=The Band on Bruce: Their Springsteen|pubblicazione=Rolling Stone|data=21 gennaio 2009|editore=Wenner Media|lingua=en|url=http://www.rollingstone.com/music/news/the-band-on-bruce-their-springsteen-20090121|urlarchivio=
Springsteen liquidò il complesso nel 1989 e per un decennio operò da solo o in collaborazione con altri musicisti, la cosiddetta «Other Band» («l'altro gruppo»).<ref name=Col496/> Solo nel 1999, dopo una breve parentesi nel 1995 per registrare alcuni pezzi aggiuntivi da inserire nella raccolta ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]'', l'artista riunì il gruppo per una nuova tournée.<ref name=Col95>{{cita|Colombati|pp. 95-97}}.</ref> Da quell'anno, fatte salve la parentesi solitaria del ''[[Devils & Dust Tour]]'' e la presenza di una formazione completamente diversa per l'attività legata all'album ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions|We Shall Overcome]]'' (la «Sessions Band»), il cantautore è sempre stato accompagnato dalla E Street Band.<ref name=Col110>{{cita|Colombati|p. 110}}.</ref>
Riga 219:
Gli anni novanta e duemila, oltre a far segnare un'evoluzione nell'approccio compositivo del cantautore, furono caratterizzati da un suo deciso riavvicinamento al folk e alle sonorità acustiche, esemplificato dagli album ''[[The Ghost of Tom Joad]]'', ''[[Devils & Dust]]'' e ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions|We Shall Overcome]]'', quest'ultimo interamente dedicato alla rivisitazione del repertorio di [[Pete Seeger]].<ref name=Car23/><ref name=Car25/><ref name=Guaitamacchi2006/>
In termini generali, Springsteen è ritenuto uno degli esponenti più autorevoli del cosiddetto «[[heartland rock]]», uno stile musicale contraddistinto da una spiccata immediatezza comunicativa e fortemente permeato dai diversi generi della [[musica degli Stati Uniti d'America|musica folclorica statunitense]] nonché dal [[garage rock]] degli anni sessanta.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Heartland rock|url=http://www.allmusic.com/explore/style/d7710|accesso=11 novembre 2015|sito=AllMusic|urlarchivio=
== Poetica ==
Riga 258:
In occasione della successiva campagna elettorale, Reagan stesso – fraintendendone il significato – tentò di utilizzare ''[[Born in the U.S.A. (singolo)|Born in the U.S.A.]]'' come inno politico; l'artista rifiutò categoricamente di essere associato al presidente repubblicano, ma respinse altresì qualsiasi impiego della sua musica da parte democratica.<ref name=Car24/><ref name=DolanCap7/> La posizione di Springsteen divenne più palese quando nel 1990 prese parte ad alcuni spettacoli finalizzati a raccogliere fondi a favore del Christic Institute, un'organizzazione di [[sinistra (politica)|sinistra]], e poi prestò la propria immagine per contrastare un [[disegno di legge|progetto di legge]] californiano volto a limitare i diritti degli immigrati clandestini in ambito sanitario.<ref name=Car25/><ref name=Wier27>{{cita|Wiersema|p. 27}}.</ref>
Il cantante tornò a impegnarsi in prima persona solo molti anni dopo, come reazione alla politica dell'amministrazione Bush e alla [[guerra in Iraq]]. In occasione delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|elezioni del 2004]], aderì al ''[[Vote for Change Tour]]'', organizzato a sostegno del candidato democratico [[John Kerry]] in opposizione al presidente in carica [[George W. Bush]].<ref name=Car25/> In previsione della successiva [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2008|tornata elettorale del 2008]], l'artista si schierò apertamente a favore di [[Barack Obama]], poi eletto presidente, con un messaggio di sostegno sul suo sito web e partecipando attivamente alla campagna;<ref name=Car25/> la canzone ''[[The Rising (singolo Bruce Springsteen)|The Rising]]'' fu utilizzata come colonna sonora per i comizi del candidato insieme a ''[[City of Blinding Lights]]'' degli [[U2]].<ref name=Bradley>{{cita news|lingua=en|autore=Tahman Bradley|titolo=Springsteen Songs Slip into Obama's Play List Post Endorsement|sito=ABC News|data=17 aprile 2008|url=http://abcnews.go.com/blogs/politics/2008/04/springsteen-son/|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
== Discografia ==
Riga 338:
Nel 2000 Springsteen esordì come attore in un ''cameo'' del film ''[[Alta fedeltà (film)|Alta fedeltà]]'' di [[Stephen Frears]] tratto dal romanzo omonimo di [[Nick Hornby]], apparendo in sogno al protagonista mentre imbraccia la sua Telecaster.<ref name=AS176/>
Nel luglio del 2013 è stato distribuito nelle sale cinematografiche il film-documentario ''[[Springsteen & I]]'', prodotto da [[Ridley Scott]], che documenta la vita e la carriera di Bruce Springsteen attraverso gli occhi e il racconto dei suoi fan in tutto il mondo.<ref name=S&I>{{cita web|titolo=Springsteen & I|editore=Sito ufficiale. Ridley Scott Associates|url=http://www.springsteenandi.com/|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
Springsteen ha pubblicato nel luglio del 2014 sul suo sito web un [[cortometraggio]] intitolato ''Hunter of Invisible Game'', basato sull'omonima canzone presente nell'album ''High Hopes''. Si è trattato del suo esordio come regista (coadiuvato dal suo documentarista storico Thom Zimny).<ref name=Hunter>{{cita web|url=http://brucespringsteen.net/news/2014/coming-soon-2|titolo=Coming soon: Hunter Of Invisible Game|sito=The Official Bruce Springsteen Website|lingua=en|data=30 giugno 2014|accesso=12 febbraio 2016}}</ref>
Riga 344:
== Premi e riconoscimenti ==
{{vedi anche|Premi e riconoscimenti di Bruce Springsteen}}
Springsteen ha ottenuto nella sua carriera svariati premi e riconoscimenti, tra i quali il [[Polar Music Prize]] nel 1997, un [[Oscar alla migliore canzone|premio Oscar]] per la canzone ''[[Streets of Philadelphia]]'' nel 1994, due [[Golden Globe per la migliore canzone originale|Golden Globe]] (nel 1994, sempre per ''Streets of Philadelphia'', e nel 2009, per ''[[The Wrestler (singolo)|The Wrestler]]''), due [[Premio Emmy|Emmy Award]] per lo speciale televisivo ''[[Live in New York City (Bruce Springsteen)|Live in New York City]]'' e venti [[Grammy Award]] in varie categorie.<ref name=AmericanSkin172/><ref name=Grammy>{{cita web|titolo=Twenty-time Grammy winner Bruce Springsteen to be honored as 213 musicares person of the year|sito=Grammy.org|lingua=en|data=28 giugno 2012|url=http://www.grammy.org/recording-academy/press-release/jun-28-2012-400-am|urlarchivio=
Otto dei suoi album sono stati inclusi nella [[lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone]] e tre dei suoi brani nella [[Lista dei 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone|lista delle 500 migliori canzoni]] redatta dalla medesima rivista.<ref name=RS500a>{{cita web|titolo=500 greatest album of all time|sito=Rolling Stone|url=http://www.rollingstone.com/music/lists/500-greatest-albums-of-all-time-20120531|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=
== Note ==
|