Mossa: differenze tra le versioni

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'''Mossa''' (''Mosse'' in [[Lingua friulana|friulano]] standard, ''Mossa'' in [[friulano goriziano]]<ref>[http://www.arlef.it/it/documenti/#/toponomastica Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana]</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1544}} abitanti della [[provincia di Gorizia]] in [[Friuli-Venezia Giulia]].
 
Il nome del paese sembrerebbe derivare dal toponimo [[Longobardi|longobardo]] ''Mossau'' o ''Moos-Au'' (pianura muschiosa). L'area risulterebbe essere stata abitata da epoche [[Preistoria|preistoriche]]. Viene citata per la prima volta nel basso medioevo in documenti del [[patriarcato di Aquileia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.mossa.go.it/portale/cms/IlPaese/cenni_storici/|titolo=Cenni storici|sito=www.comune.mossa.go.it|lingua=it|accesso=2017-09-04}}</ref>
 
== Geografia fisica ==
Il comune di Mossa ha un'estensione di poco superiore ai 6 km² e confina con i comuni di [[Capriva del Friuli]], [[San Lorenzo Isontino]], [[Farra d'Isonzo]], [[San Floriano del Collio]] e [[Gorizia]] (frazione [[Lucinico]]). Il comune si trova a poco più di 1 km dal confine con la [[Slovenia]]. Il territorio comunale è prevalentemente pianeggiante, fatta eccezione per alcune modeste alture che superano di poco i 100 m di altitudine, e si trova nella destra orografica del fiume [[Isonzo]] a contatto con le prime propaggini del [[Collio (territorio)|Collio]].
 
== Storia ==
Il nome del paese sembrerebbe derivare dal toponimo [[Longobardi|longobardo]] ''Mossau'' o ''Moos-Au'' (piana muschiosa), sebbene l’area era sicuramente abitata già nel [[Neolitico]], come attestato dal ritrovamento di alcune asce in pietra. Nel paese sono state rinvenute anche alcune monete [[Storia romana|romane]] e una necropoli [[Longobardi|longobarda]], con molti scheletri in buono stato di conservazione. La prima testimonianza scritta risale invece al 1064, in un documento relativo a una donazione fatta al [[duomo di Aquileia]] dalla [[contessa]] Hadwig (Edvige) “di Mossa”, personaggio importante per la nascita della futura [[Contea di Gorizia]], che scelse come residenza vedovile il castello di Mossa. 
 
Nel [[Medioevo]] Mossa gode di ampia autonomia amministrativa e possiede un seggio nel [[Parlamento del Friuli]]. Tra il ‘200 e il ‘500 subisce le alterne vicende delle guerre tra il [[Patriarcato di Aquileia]] e i [[conti di Gorizia]]. Nel 1480 un grave incendio distrugge il castello: ciò spiegherebbe la costruzione di un nuovo fabbricato, più modesto del primo e per questo chiamato ''Cjascjelût'' (castelletto). Nel 1523 Mossa passa definitivamente ai conti di Gorizia e l’amministrazione è affidata a varie famiglie nobili, tra cui i Cobenzl (dal 1587) e i Codelli (dal 1759). Durante il dominio [[Asburgo|asburgico]], che durerà fino al 1915, Mossa diventa un piccolo borgo rurale, con la popolazione dedita prevalentemente all'agricoltura e al piccolo artigianato. Nel 1877 una legge provinciale sancisce la prima autonomia del comune di Mossa, per distacco da quello di [[Lucinico]] a cui fino allora apparteneva. 
 
La [[prima guerra mondiale]] segna la fine del periodo asburgico. Il 24 maggio 1915, quando l'Italia entra in guerra, il paese è subito occupato dall’[[Esercito Italiano|esercito italiano]] e la popolazione mossese è costretta a trasferirsi in varie località austriache fino al termine della guerra. Con la [[disfatta di Caporetto]] il paese è riconquistato dall'[[esercito austro-ungarico]], che lo terrà sino al ritiro definitivo dopo la [[battaglia di Vittorio Veneto]]. Dopo l’annessione all’Italia del 1918, nel 1928 il comune di Mossa è accorpato, assieme a [[San Lorenzo Isontino]] e [[Moraro]], a quello di [[Capriva del Friuli|Capriva]]. Ma il paese deve ancora subire i tragici eventi della [[seconda guerra mondiale]] e del successivo governo militare [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleato]] fino al 1947. Dopo il conflitto Mossa viene a trovarsi vicino al nuovo confine fra [[Italia]] e [[Jugoslavia]] (dal 1991 [[Slovenia]]), che corre pochi chilometri a nord del paese. Il 26 agosto 1955 Mossa riottiene l'autonomia comunale e oggi è un centro agricolo, con piccole industrie, botteghe artigiane e trattorie tipiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.mossa.go.it/portale/cms/IlPaese/cenni_storici|titolo=Cenni storici|sito=www.comune.mossa.go.it|lingua=it|accesso=2017-09-11}}</ref>
 
== Luoghi di interesse ==
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==== Piana del Preval ====
La piana del Preval è situata nella zona nord del comune ed è suddivisa tra Mossa e [[San Floriano del Collio]]. Quest'area, fino ad inizio '900 paludosa, fu bonificata nel periodo fascista e trasformata in area agricola. Nonostante questa trasformazione il Preval mantiene ancora oggi la sua caratteristica di [[zona umida]] e offre rifugio ad una grande varietà di specie di [[uccelli]], [[anfibi]] e [[rettili]]. Per la sua importanza naturalistica, parte dell'area è stata inserita nella [[Sito di interesse comunitario|SIC]] IT3330001 "Palude del Preval", istituita nell'ambito del progetto europeo [[Natura 2000]]<ref>{{Cita web|url=http://natura2000.eea.europa.eu/Natura2000/SDF.aspx?site=IT3330001|titolo=N2K IT3330001 dataforms|sito=natura2000.eea.europa.eu|accesso=2017-09-05}}</ref>. L'area è facilmente raggiungibile in bicicletta dal centro del Paese utilizzando le piste ciclabili realizzate alcuni anni fa dalla [[Provincia di Gorizia]].
 
== Società ==