Radio Bari: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Gio.B.R. (discussione | contributi)
Gio.B.R. (discussione | contributi)
Riga 552:
====Altre rubriche====
Programmi che provenivano dalla tradizione [[EIAR]] e che ripresero su Radio Bari furono le rubriche religiose, cominciate nel novembre [[1943]]<ref>{{Cita|Vito Antonio Leuzzi e Lucia Schinzano|pp. 252-253}}.</ref>, seguite il mese successivo dai programmi giornalieri per i militari<ref>{{Cita|Vito Antonio Leuzzi e Lucia Schinzano|p. 257}}.</ref>. Dal 13 dicembre [[1943]], con ''La radio dei piccoli'', ritornarono in onda i programmi per i bambini, curati da [[Carlo Bressan]] (che continuò a lavorare per l'infanzia anche sotto la [[rai|RAI]])<ref>{{Cita|Vito Antonio Leuzzi e Lucia Schinzano|pp. 248-249}}.</ref> e, sempre nella stessa data, i programmi per le signore<ref>{{Cita|Vito Antonio Leuzzi e Lucia Schinzano|p. 255}}.</ref>.
[[File:Rosa Di Napoli e Armando Scaturchio Radio Bari.jpg|thumb|Rosa Di Napoli e Armando Scaturchio in uno studio di Radio Bari nel 1943.|sinistra]]
 
 
===Gli annunciatori===
[[File:Rosa Di Napoli e Armando Scaturchio Radio Bari.jpg|thumb|Rosa Di Napoli e Armando Scaturchio in uno studio di Radio Bari nel 1943.|sinistra]]
Durante i tempi "eroici" della stazione, mancavano annunciatori professionisti, sicché i lettori dei commenti e dei notiziari erano scelti tra i redattori, che talvolta truccavano la loro voce per dare varietà<ref>{{Cita|Michele Cifarelli|p. 254}}.</ref>. Il miglioramento dell'organizzazione consentì di arruolare personale dedicato agli annunci e alla lettura, il che eliminò anche la preoccupazione che gli autori dei testi, leggendoli, potessero modificarli o aggiungervi intere parti, sfuggendo così alla censura<ref>{{Cita|Vito Antonio Leuzzi e Lucia Schinzano|pp. 202-203}}.</ref>. Nell'autunno [[1943]] giunsero a [[Bari]] come profughi gli annunciatori EIAR [[Pio Ambrogetti]] e [[Vito De Anna]], mentre ritornò, dopo un breve allontanamento per motivi di sicurezza, [[Rosa Di Napoli]], che aveva lavorato a Radio Bari dalla fondazione della stazione<ref>{{Cita|Vito Antonio Leuzzi e Lucia Schinzano|pp. 203-204}}.</ref>.