Ernst Haeckel: differenze tra le versioni
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L'opera artistica di Haeckel, pubblicata inizialmente in fascicoli separati di 10 litografie, comprende oltre 100 illustrazioni dettagliate e policromatiche di molte creature marine (raccolte nel 1904 nel libro ''"[[Kunstformen der Natur]]"'', "Forme d'arte della natura"). L'opera, che è stilisticamente facilmente ascrivibile all'autore per i tratti grafici caratteristici, ebbe grande diffusione e influenzò gli sviluppi artistici dell<nowiki>'</nowiki>''Art Nouveau'' all'inizio del XX secolo.
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La prima importante opera scientifica di Haeckel è la ''Generelle Morphologie der Organismen'' ("Morfologia generale degli organismi") del 1866. Due anni dopo ne scrisse una versione divulgativa, la ''Naturliche Schopfungsgeschichte'' (''Storia della creazione naturale''), che ebbe uno straordinario successo in tutta Europa. Haeckel identificò l'importanza del carbonio per spiegare la struttura chimica dei composti organici (allora quasi totalmente ignota), affermando cioè che la chimica organica è totalmente analoga a quella inorganica ed eliminando la necessità di un creatore che infondesse nella materia bruta una ''vis vitalis''. Affrontò, inoltre, il problema della [[biogenesi]], il processo con cui le prime forme di vita potrebbero essersi formate a partire dal mondo inorganico, ipotizzando due fasi. Nella prima si sarebbero formati i composti inorganici più importanti, con cui nella fase successiva si sarebbe sviluppato il primo organismo vivente. ▼
▲organismi") del 1866. Due anni dopo ne scrisse una versione divulgativa, la ''Naturliche Schopfungsgeschichte'' (''Storia della creazione naturale''), che ebbe uno straordinario successo in tutta Europa. Haeckel identificò l'importanza del carbonio per spiegare la struttura chimica dei composti organici (allora quasi totalmente ignota), affermando cioè che la chimica organica è totalmente analoga a quella inorganica ed eliminando la necessità di un creatore che infondesse nella materia bruta una ''vis vitalis''. Affrontò, inoltre, il problema della [[biogenesi]], il processo con cui le prime forme di vita potrebbero essersi formate a partire dal mondo inorganico, ipotizzando due fasi. Nella prima si sarebbero formati i composti inorganici più importanti, con cui nella fase successiva si sarebbe sviluppato il primo organismo vivente.
Nella ''Generelle Morphologie'' Haeckel sviluppa anche la [[teoria della ricapitolazione]], da cui poi prese spunto per ipotizzare che tutti gli organismi superiori, i [[metazoi]], siano evoluti da un ipotetico animale diblastico simile a una [[gastrula]] ("teoria della gastrea" pubblicata come ''Studien zur Gastraea-Theorie'', Jena 1877).<ref>Si veda sulla Treccani [http://www.treccani.it/enciclopedia/gastrea_%28Enciclopedia-Italiana%29/ la voce Gastrea]</ref>
== L'antropogenesi e il monismo ==
L'impostazione filosofica monista da lui prescelta indusse Haeckel a enunciare la "legge della sostanza", che prevedeva la conservazione della "sostanza", unione di materia ed energia, anticipando un risultato della relatività di Einstein.<ref>Scoprendo la possibilità che la massa si trasformi in energia e viceversa, Einstein diede un contenuto profondo a quella conservazione, che altrimenti sarebbe stata una banale conseguenza dei principi di conservazione della sola massa e della sola energia, sino ad allora ritenuti sempre validi.</ref> Nella sua ultima opera ''Die Welträtsel'' egli fonda su di essa un suo sistema filosofico, il [[monismo]]. Nel monismo sostanza e spirito sono un tutt'uno, compongono un'unità che rende manifesto il mondo, attraverso una ciclica ed eterna evoluzione.<ref>Haeckel ignora il [[Secondo principio della termodinamica]], allora già ben noto sia nella formulazione di Kelvin, sia in quella di Clausius. Esso rende impossibile un un universo eterno e ciclico.</ref> Il suo sistema filosofico non è pertanto né materialistico né spiritualistico, è stato definito come un "[[ilozoismo]] scientifico" o un "[[panteismo]] ateistico". ▼
Nel 1874 Haeckel scrisse la Antropogenia, opera in cui applica all'uomo tutti i metodi e le idee sviluppate nella ''Generelle Motphologie''. Dopo una introduzione storica sulle teorie dell'evoluzione, Haeckel esamina la storia dell'embrione umano (ontogenesi). Nella terza sezione studia la filogenesi dell'uomo: dalla monera alla gastrea, dai pesci primitivi agli amnioti dai mammiferi primitivi alla scimmia. Nella quarta sezione tratta l'evoluzione dei sistemi di organi (gruppi di organi collaboranti): la pelle, il sistema nervoso, il sistema sensoriale, il sistema motore, il sistema intestinale, il sistema cardiovascolare e il sistema urogenitale. Nel capitolo conclusivo, infine, Haeckel critica ogni concezione dualista di origine religiosa (creazione, esistenza dell'anima, ecc.) e propone brevemente le sue tesi moniste.
L'impostazione filosofica monista da lui prescelta indusse Haeckel a enunciare la "legge della sostanza", che prevedeva la conservazione della "sostanza", unione di materia ed energia, anticipando un risultato della relatività di Einstein.<ref>Scoprendo la possibilità che la massa si trasformi in energia e viceversa, Einstein diede un contenuto profondo a quella conservazione, che altrimenti sarebbe stata una banale conseguenza dei principi di conservazione della sola massa e della sola energia, sino ad allora ritenuti sempre validi.</ref>
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Il monismo di Haeckel risultò in una fusione di scienza, filosofia e religione, per la quale egli immaginò l'adozione di riti e templi di adorazione della natura, ottenuti riconvertendo musei o chiese cristiane.
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