Adam Mickiewicz: differenze tra le versioni

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=== Viaggi in Europa ===
[[File:Viale Adamo Mickievicz.jpg|left|Viale Adamo Mickievicz a [[Roma]], ai piedi del [[Pincio]]. Il «poeta e patriota polacco» (come riferisce la targa) visitò l'Urbe nel novembre del 1829 e nell'aprile del 1848 soggiornando in via del Pozzetto (dove esiste una targa che lo ricorda)|thumb]]
Una volta salutati gli amici slavi, Mickiewicz si recò a [[Weimar]], in [[Germania]], il 1º giugno 1829; già una settimana dopo era a [[Berlino]], dove partecipò ad un corso di conferenze tenuto da [[Hegel]]. Nel febbraio 1830 fece affrettatamente sosta a [[Praga]], per poi fare nuovamente ritorno a Weimar, invitato da un [[Goethe]] ormai ottantenne.<ref name="psb696"/>
 
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Le circostanze si fecero migliori quando il poeta ottenne la cattedra di [[letteratura latina]] all'[[università di Losanna]], in [[Svizzera]].<ref name="psb700">{{cita|Wyka|p. 700|Wyka}}.</ref> Le conferenze ivi tenute ebbero un successo furioso, tanto che nel 1840 gli fu offerta dal ministro [[Victor Cousin|Cousin]] la neo-costituita cattedra di letterature e lingue slave al [[Collège de France]].<ref name="cze230">{{cita|Miłosz|p. 230|Miłosz}}.</ref> Proprio qui il poeta conobbe nel 1841 [[Andrzej Towiański]],<ref name="psb701">{{cita|Wyka|p. 701|Wyka}}.</ref> e stimolato ciascuno dal patriottismo dell'altro, ambedue i conterranei svilupparono una dottrina che professava la fine della [[Grande Emigrazione]] e l'inizio di una nuova era. Insospettito da questo misticismo anti-cattolico, nel 1844 il governo (focalizzato sulla glorificazione di [[Napoleone]]) lo allontanò dal mondo accademico.
===La Legione polacca ===
La passività di Towiański, che preferiva non affrettarsi nella diffusione del verbo, fu causa di una rottura fra i due amici: ne sorse infatti un'aspra disputa, terminata la quale Mickiewicz abbracciò nuovamente la religione cattolica. Prova di questo riconciliamento fu la fiducia che il poeta pose in [[Papa Pio IX]], cui chiese di supportare la [[Rivoluzione francese del 1848|terza rivoluzione francese]] in nome di tutti gli oppressi. NonNell'aprile avendo1848 peròfu ottenutoa dalRoma, ponteficedove untra adeguatol'altro sostegnoincontrò allala sua iniziativa,amica nell'aprileamericana [[1848]]Margaret Fuller, costituìper una formazione militarecostituire con alcunialtri compatrioti: esuli una formazione militare la «[[Legione polacca]]», altrimenti detta «di Mickiewicz»., Conma non avendo ottenuto dal pontefice un adeguato sostegno a tale iniziativa, con questo nucleo Mickiewicz marciò fino in [[Lombardia]], per aiutare il Lombardo-Veneto a liberarsi dal dominio [[Impero austriaco|austriaco]] (facendo significative soste lungo il percorso: memorabile il suo discorso di Firenze molto acclamato dalla folla, nonostante fosse tenuto in polacco).<ref name="psb702">{{cita|Wyka|p. 702|Wyka}}.</ref> La legione si unì - non senza difficoltà - nellall'esercito lombardo una volta giunta a [[Milano]]. In realtà, non divenne mai abbastanza grande per essere più di un [[simbolismo|simbolo]]; malgrado ciò, quest'iniziativa comunque servì al Mickiewicz, che ritornò a Parigi nell'autunno del 1848, deciso più che mai ad essere attivo sulla scena politica.<ref name="psb703">{{cita|Wyka|p. 703|Wyka}}.</ref> La legione polacca, tuttavia fu ricostituita a Roma l'anno successivo, pur senza la presenza di Mickiewicz, e si batté con onore a difesa della Repubblica romana di Mazzini e Garibaldi attaccata dal corpo di spedizione francese su richiesta di Pio IX.
[[File:Adam mickiewicz 550.jpg|left|Adam Mickiewicz nella sua senilità|thumb]]