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== Repertorio ==
 
Il Quartetto Arditti si è dedicato a lavori del XX secolo e contemporanei, una nicchia nella musica da camera dove dominano i maestri classici<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Richard Fairman|titolo="Arditti Quartet".|rivista=Financial Times|volume=Financial Times. London. p. 11.|numero=}}</ref>. Mentre svolgono solo una manciata di opere prima del ventesimo secolo, richiedono che il loro repertorio mantenga quella tradizione secolare che si è stata stabilita in Europa. Non lavorano con compositori provenienti da campi come jazz, pop o [[Crossover (musica)|crossover]]. Si concentrano su quelli degli ultimi cinquant'anni, insieme a musica molto nuova, soprattutto repertorio appositamente scritto per l'ensemble e prima esecuzioni.
 
Il quartetto è considerato l'interprete autentico per moltissimi compositori del tardo 20 ° secolo, con una reputazione nel padroneggiare le composizioni più difficili e complesse. Essi raramente improvvisano perché il loro obiettivo è lavorare con i compositori, che spaziano da quelli attivi nei primi anni del Novecento fino ad oggi e comprendono Hans Abrahamsen, Thomas Adès, [[Luciano Berio]], [[John Cage]], [[Elliott Carter]], [[Franco Donatoni]], [[Pascal Dusapin]], [[Henri Dutilleux]], [[Brian Ferneyhough]], [[Morton Feldman]], [[Georg Friedrich Haas]], [[György Kurtág|György Kurtag]], [[Helmut Lachenmann]], [[György Ligeti]], [[Witold Lutosławski|Witold Lutoslawski]], [[Wolfgang Rihm]], [[Giacinto Scelsi]] e [[Iannis Xenakis]].
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<Ref>Richard Fairman (May 13, 2011). "Arditti Quartet". Financial Times. London. p. 11.</Ref>
<Ref>Max Nyffeler (April 5, 1999). "The Arditti Quartet Interview with Irvine Arditti". Retrieved May 8, 2015.</Ref>
<Ref>Bruce Duffie. "Violinists Irvine Arditti and David Alberman". Retrieved May 8, 2015.</Ref>