Robert Hansen (serial killer): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile |
||
Riga 36:
==Biografia==
Nato a Estherville ([[Iowa]]) da Christian e Edna Hansen, durante l'infanzia e l'adolescenza Robert Hansen è descritto come un ragazzo tranquillo e solitario, con un probabile problema relazionale con la figura paterna.
Spesso oggetto di atti di [[bullismo]] durante la scuola, a causa dell'[[acne]] e della [[balbuzie]], inizia ad appassionarsi alla [[caccia]]; nel [[1957]] presta servizio nella [[United States Army Reserve]]. In seguito lavora come apprendista a [[Pocahontas (Iowa)|Pocahontas]], dove si sposa nel [[1960]].
Il 7 dicembre dello stesso anno si segnalano i suoi primi problemi con la giustizia:
Negli anni seguenti viene arrestato altre volte per piccoli [[furto|furti]] e nel [[1967]] si trasferisce ad [[Anchorage]], in [[Alaska]], per iniziare una nuova vita con la seconda moglie, sposata nel [[1963]] e dalla quale
Nel [[1977]] viene arrestato nuovamente per il furto di una [[motosega]] e condannato a 5 anni: la valutazione psichiatrica lo giudica affetto da [[
Durante i primi mesi del [[1980]], Hansen segnala un furto nella sua casa, e per questo venne risarcito di 13.000 $ dalla sua compagnia di [[assicurazione]]. Con i soldi, apre una [[panetteria]]: l'attività redditizia e la famiglia lo rendono un membro rispettato della comunità locale.
===Scoperta delle vittime===
Il 12 settembre [[1982]], John Daily e Audi Holloway, due agenti fuori servizio della [[polizia]] locale decidono di trascorrere il pomeriggio a caccia nella grande area boschiva nella valle del Knik River<ref name="trutv" />, nei pressi di Anchorage, territorio per appassionati di caccia in cerca di trofei.
Casualmente scoprono un corpo decomposto e subito segnalano il fatto, lasciando incontaminata la scena del crimine. Il caso viene assegnato al sergente Rollie Port, decorato del [[Vietnam]], che ispeziona l'area meticolosamente, fino a rinvenire, dopo molte ore, il [[bossolo]] di una [[cartuccia]] [[calibro 223
.
L'[[autopsia]] rivela che la vittima era una donna, morta da almeno 6 mesi: i resti di alcune bende inducono a sospettare che fosse stata legata e immobilizzata. Nelle settimane successive, il corpo viene identificato come quello di Sherry Morrow, 24 anni, ballerina al ''Wild Cherry Bar'' di Anchorage. Secondo la ricostruzione, era stata vista l'ultima volta il 17 novembre 1981, mentre si recava all'appuntamento con un uomo che le aveva offerto 300
Data la complessità dell'operato dell'assassino, la polizia ritiene che il ritrovamento di Sherry non possa considerarsi come un caso isolato. Nei successivi due anni, è riportato un incremento dei casi di persone scomparse, quasi tutte ballerine di [[night club|night]] e [[prostituzione|prostitute]]<ref name="trutv" />. Alla luce delle molte segnalazioni (pur mancando le prove che si tratti di eventi collegati tra loro), vengono assegnati altri incarichi per approfondire le indagini: il sergente Lyle Haugsven e il detective Glenn Flothe dell'Alaska State Trooper iniziano a collaborare con il Dipartimento di Polizia di Anchorage, così le informazioni di molti casi vengono incrociate.
In particolare, due casi irrisolti del [[1980]] portano a pensare ad un possibile collegamento: la scoperta di resti parziali di un corpo bruciato di una donna, straziato dagli animali, nei pressi di Eklutna Road (la vittima non è stata mai identificata e viene chiamata "Eklutna Annie") e quello del cadavere di Joanne Messina, ballerina in un locale notturno della zona.
===La svolta delle indagini===
Le indagini subiscono una svolta improvvisa nel giugno del [[1983]], quando la giovane Cindy Paulson (17 anni) riesce a fuggire da Hansen (all'epoca aveva 44 anni) che tenta di farla salire sul suo aereo, un [[Piper PA-18]]. Nella deposizione alla polizia la ragazza confessa di aver accettato un compenso di 200 $ per una [[sesso orale|prestazione sessuale orale]], di essere salita in macchina con Hansen, il quale, dopo averle puntato una pistola contro, l'ha portata nella sua abitazione a Muldoon. Qui, la ragazza è incatenata, [[tortura|torturata]] e [[stupro|violentata]]. Dopo una notte di violenze, è costretta a seguire Hansen all'aeroporto di Merril Field, da dove poi riesce a fuggire, grazie ad un camionista che la vede sbucare urlando. Su richiesta della ragazza, l'uomo la conduce in un [[motel]], dove la polizia la ritrova, terrorizzata e ancora ammanettata. Hansen, interrogato sull'accaduto, nega ogni accusa e, grazie a un [[alibi]], la sua posizione viene archiviata.
Il detective Flothe, che aveva fatto parte della squadra che aveva ritrovato i corpi di "Eklutna Annie" e Joanne Messina l'anno precedente, collega le dinamiche dei due casi con quello di Sherry Morrow, e contatta l'agente dell'[[FBI]] [[Roy Hazelwood]] per un profilo psicologico sul killer delle tre donne. Dall'analisi dei casi e dal profilo esce un quadro complessivo che porta Flothe direttamente da Hansen, grazie alla testimonianza di Cindy Paulson, unica sopravvissuta dell'omicida.
Il 27 settembre 1983, nella [[perquisizione|perlustrazione]] della casa di Hansen, gli investigatori scoprono alcuni gioielli appartenenti ad alcune donne scomparse e molte [[arma da fuoco|armi da fuoco]], oltre alla prova madre, una [[mappa]] aerea della zona con dei segni "x", dietro la testiera del letto dell'uomo. Interrogato, Hansen tenta di difendersi, fino a quando, di fronte all'evidenza delle prove, inizia a confessare gli omicidi delle donne, a cui sparava dopo averle portate nei boschi.
Le sue prime vittime risalivano al [[1971]] ed erano giovani donne di età compresa tra i 16 e i 19 anni. Nella mappa trovata dagli inquirenti, i segni indicavano il corpo delle donne: Hansen mostrò alla polizia 17 luoghi dove vengono ritrovati altrettanti corpi, 12 dei quali sconosciuti agli investigatori e mai più identificati. Durante la confessione, Hansen fece
===Ultimi anni===
Il 18 febbraio 1984 viene riconosciuto colpevole di 4 omicidi di cui la polizia dimostrò le prove certe e Hansen viene condannato a 461 anni di carcere, che sconta allo [[Spring Creek Correctional Center]] di [[Seward]]. Trasferito dal carcere ad un centro medico per le sue condizioni di salute in peggioramento, muore nel [[2014]] all'età di 75 anni.
==Cultura di massa==
|