Tina Modotti: differenze tra le versioni
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== Fotografa ==
Tina Modotti è una delle poche donne dell'epoca apprezzata per una capacità in un'attività in cui fino ad allora si erano contraddistinti soprattutto uomini: fotografia e fotoreportage. La sua esperienza nel campo fotografico è galoppante, dopo la frequentazione del fotografo [[Edward Weston]] da cui apprende le basi della fotografia, è la Modotti stessa a sviluppare ben presto un suo proprio stile utilizzando la fotografia «come strumento di indagine e denuncia sociale», foto esteticamente equilibrate in cui era prevalente una ideologia ben definita: «esaltazione dei simboli del lavoro, del popolo e del suo riscatto (mani di operai, manifestazioni politiche e sindacali, falce e martello,...)»<ref>{{cita web|url=http://www.comitatotinamodotti.it/tina.htm|titolo=Tina Modotti, Arte Vita Libertà|accesso=5 novembre
D'altronde fu la Modotti stessa a più riprese a definire il proposito che si proponeva di raggiungere con la sua fotografia come fa notare il fotografo Pino Bertelli riportando due suoi giudizi: Nel [[1926]] asserì: «''[...] Desidero fotografare ciò che vedo, sinceramente, direttamente, senza trucchi, e penso che possa essere questo il mio contributo a un mondo migliore''»<ref name="pinobertelli.it">{{cita web|url=http://pinobertelli.it/tina-modotti-la-fotografia-al-tempo-dellamore-3/|titolo=Tina Modotti. La fotografia al tempo dell'amore|accesso=5 novembre
== Critica ==
La [[Biblioteca del Congresso]] (Library of Congress), la biblioteca nazionale degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a [[Washington]] in una scheda di Beverly W. Brannan della ''Prints & Photographs Division'' definisce Tina Modotti come una "''riconosciuta maestra della prima fotografia del XX secolo''"<ref name="https"/><ref name="telegraph.co.uk">{{cita web|url=http://www.telegraph.co.uk/culture/photography/10104447/Tina-Modotti-An-amazing-life-in-photography.html|titolo=Tina Modotti: An amazing life in photography|accesso=5 novembre 2016}}</ref>.
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