Pre-dreadnought: differenze tra le versioni
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== Caratteristiche ==
Le pre-dreadnought costituivano l'evoluzione rispetto alle prime navi dotate di torretta e [[barbetta]]. L'esempio classico di pre-dreadnought è costituito dalla [[Classe Majestic (nave da battaglia)|classe Majestic]] della [[Royal Navy]]. Le caratteristiche generali delle pre-dreadnought si identificano nella batteria principale, tipicamente di 4 cannoni da 12 pollici (
Le alberature proprie della navigazione a vela vennero abbandonate negli anni [[1880]], grazie al considerevole aumento del rendimento delle caldaie, che rendeva possibile navigazioni oceaniche col solo vapore, e alla maggiore sicurezza di esercizio, anche in virtù dell'adozione generalizzata di due assi motori, ma anche perché essa, a causa dell'ingombro del sartiame riduceva, anche drasticamente, l'arco di tiro dei cannoni, tutto questo in aggiunta alla già nota da sempre estrema vulnerabilità alle offese nemiche, esacerbata dal potere distruttivo delle granate esplosive.
Con l'introduzione dei [[Siluro|siluri]] negli anni 1890 le battaglie ravvicinate divennero molto rischiose; di conseguenza vennero preferite le battaglie a lungo raggio condotte mediante un tiro lento a salve al fine di permettere le relative correzioni. Dato che era impossibile aggiustare il tiro in base a una gragnola di spruzzi provocata dai diversi calibri, i piccoli calibri tacevano (dato che non potevano penetrare le armature a quelle distanze) e i cannoni a tiro rapido dovevano aspettare l'impatto del proiettile (almeno 15-30 secondi) prima di sparare di nuovo (cosa che ne annullava il vantaggio). Tutto questo congiurò per un ripensamento dell'armamento verso i grandi cannoni monocalibro.
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La [[HMS Dreadnought (1906)|HMS ''Dreadnought'']] introdusse il concetto di corazzata con ''solo grandi cannoni'', montando fino a dodici (14, HMS Agincourt) cannoni di grosso calibro. Questo design rese improvvisamente obsolete tutte le corazzate precedenti - da cui il termine leggermente denigratorio "pre-dreadnought" per queste ultime, mentre tutti i nuovi modelli con "solo grandi cannoni" vennero denominati "''dreadnought''". La HMS ''Dreadnought'' introdusse anche la turbina a vapore nei progetti per le corazzate. A suo modo anche questa innovazione fu rivoluzionaria come la disposizione dei cannoni.
Poiché le dreadnought potevano ingaggiare efficacemente battaglia con un raggio due o tre volte superiore alle pre-dreadnought, queste navi più vecchie divennero presto obsolete. Anche le corazzate policalibro completate dopo la HMS ''Dreadnought'' vennero indicate come "pre-dreadnought", dato che questa definizione rifletteva accuratamente la loro capacità in battaglia. Questo avanzamento tecnologico portò all'effettiva negazione dell'ampia superiorità numerica della Royal Navy e permise alla marina tedesca di
[[File:MIKASA&TOGO.jpg|thumb|upright=1.4|L'unica pre-dreadnought sopravvissuta, la ''[[Mikasa (nave da battaglia)|Mikasa]]'' della [[Marina imperiale giapponese]], a [[Yokosuka]] nel [[2004]]. ]]
Le corazzate pre-dreadnought furono impiegate nella [[guerra russo-giapponese]] del [[1904]]-[[1905]], in particolare nella [[battaglia di Tsushima]]. Durante la [[I guerra mondiale]] le pre-dreadnought restanti vennero usate in genere per compiti di seconda linea, come la scorta ai convogli e i bombardamenti della costa (soprattutto durante la [[battaglia di Gallipoli|campagna di Gallipoli]], dove alcune andarono perse a causa di urti contro mine piazzate dai Turchi), anche se un piccolo squadrone tedesco di queste navi fu presente nella [[battaglia dello Jutland]] nel [[1916]]; i marinai tedeschi le chiamavano "navi da cinque minuti", che era il tempo che ci si aspettava che durassero) <ref>Sergio Valzania, La battaglia dello Jutland, Oscar Mondadori.</ref>
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