All Things Must Pass: differenze tra le versioni

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'''All Things Must Pass''' è il terzo album solista di [[George Harrison]], uscito il [[30 novembre]] [[1970]] su etichetta [[Apple Records]].
 
'''All Things Must Pass''' è l'album più famoso, venduto e apprezzato della carriera solista di [[George Harrison]].
Durante gli anni passati nei [[The Beatles|Beatles]] [[George Harrison]] aveva accumulato una gran quantità di materiale inedito. Senza più i limiti imposti dalla coppia Lennon/McCartney fu così libero di pubblicare un album doppio, più un terzo lp strumentale contenente una jam session chiamata "Apple Jam".
L'album raggiunse il primo posto negli Stati Uniti e anche in Gran Bretagna (come recentemente dimostrato - l'articolo è disponibile sul sito ufficiale di [[George Harrison]] alla voce "News") ed è unanimemente considerato dai critici il miglior lavoro del [[George Harrison]] solista).
Il singolo ''My sweet lord'' ebbe un successo mondiale strepitoso, bissato negli Stati Uniti da ''What is life''.
Numerosi gli ospiti illustri, la maggior parte dei quali anonimi all'epoca per questioni contrattuali: [[Eric Clapton]], [[Ringo Starr]], [[Dave Mason]], [[Phil Collins]], [[Billy Preston]], [[Gary Brooker]], [[Peter Drake]], [[Ginger Baker]] e [[Bobby Keys]].
 
 
{{Album
|Tipo album = Studio
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|album successivo = [[The Concert For Bangla Desh]] ([[1971]])
}}
'''All Things Must Pass''' è il terzo album solista di [[George Harrison]], uscito il [[30 novembre]] [[1970]] su etichetta [[Apple Records]].
 
'''All Things Must Pass''' è l'album più famoso, venduto e apprezzato della carriera solista di [[George Harrison]].
Durante gli anni passati nei [[The Beatles|Beatles]] [[George Harrison]] aveva accumulato una gran quantità di materiale inedito. Senza più i limiti imposti dalla coppia Lennon/McCartney fu così libero di pubblicare un album doppio, più un terzo lp strumentale contenente una jam session chiamata "Apple Jam".
L'album raggiunse il primo posto negli Stati Uniti e anche in Gran Bretagna (come recentemente dimostrato - l'articolo è disponibile sul sito ufficiale di [[George Harrison]] alla voce "News") ed è unanimemente considerato dai critici il miglior lavoro del [[George Harrison]] solista).
Il singolo ''My sweet lord'' ebbe un successo mondiale strepitoso, bissato negli Stati Uniti da ''What is life''.
Numerosi gli ospiti illustri, la maggior parte dei quali anonimi all'epoca per questioni contrattuali: [[Eric Clapton]], [[Ringo Starr]], [[Dave Mason]], [[Phil Collins]], [[Billy Preston]], [[Gary Brooker]], [[Peter Drake]], [[Ginger Baker]] e [[Bobby Keys]].
 
 
==Tracce==