Josyp Slipyj: differenze tra le versioni

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Il 1° novembre [[1944]], con la morte di monsignor [[Andrej Szeptycki]], Slipyj gli succedette come [[Arcieparchia|arcieparca metropolita]] di [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Leopoli degli Ucraini]] e capo della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]].
 
Dopo che le truppe sovietiche riconquistarono [[Leopoli]], Slipyj venne arrestato la notte dell'11 aprile [[1945]] insieme ad altri vescovi dal [[Commissariato del popolo per gli affari interni]] con l'accusa di [[collaborazionismo]] con il [[regime nazista]]. Questo fu il primo passo nella progettata liquidazione della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] da parte delle autorità sovietiche. [2] [3] [4] Dopo essere stato incarcerato a [[Leopoli]], [[Kiev]] e [[Mosca]], un tribunale sovietico lo condannò a otto anni di lavori forzati in un [[gulag]] siberiano. Insieme a lui furono condannati per [[tradimento]] a lunghi periodi di carcere e lavori forzati [[Hryhoryj Chomyšyn]], [[Mykola (Nicola) Czarneckyj ]], [[Nikita Budka]] e [[Ivan Liatyshevsky]].
 
A questo punto le autorità sovietiche convocarono forzatamente un gruppo di 216 sacerdoti e il 9 marzo [[1946]] nella cattedrale di San Giorgio venne aperto quello che passerà alla storia come [[sinodo di Leopoli]]. L'[[Unione di Brest]], la dichiarazione in cui la [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] entrò formalmente in comunione ecclesiastica con la [[Santa Sede]] venne revocato. La Chiesa rientrò così forzatamente nella [[Chiesa ortodossa russa]].Slipyj ha rifiutato ogni offerta di conversione all'ortodossia e fusubì costantementenuove condannatocondanne. nelNel [[1953]] venne condannato a cinque anni di lavori forzati in [[Siberia]], nel [[19571958]] a quattro anni e nel [[1962]] alla deportazione a vita in [[Mordovia]]. Rimase quindi imprigionato per 18 anni nei campi in [[Siberia]] e [[Mordovia]].
 
Come afferma Mykola Posivnych, Josyf Slipyj vide i suoi anni di prigionia come anni perduti. I migliori anni della sua vita in termini di produttività, Slipyj li dovette spendere tra criminali, investigatori e carcerieri. Si ammalò numerose volte ha attraversato le malattie oltre ad avere le gambe e le mani rotte e scongelate.
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Il 23 gennaio [[1963]] l'amministrazione sovietica guidata da [[Nikita Sergeevič Chruščёv]] lo liberò a causa delle pressioni politiche esercitate da [[papa Giovanni XXIII]] e del presidente degli Stati Uniti [[John Fitzgerald Kennedy]]. Giunse a [[Roma]] il 9 febbraio [[1963]], in tempo per partecipare al [[Concilio Vaticano II]]. Prese residenza nella [[Città del Vaticano]].
 
A partire dal [[1963]] molti vescovi ucraini hannocominciarono promossoad cheattribuire a monsignor Slipyj siail chiamatotitolo patriarcadi ,[[Patriarca ma(cristianesimo)|patriarca]]. ilSia Papa[[papa Paolo VI]] hache rifiutatoi invecesuoi disuccessori crearerifiutarono ilperò nuovodi ufficioriconoscerglielo diper maggioremotivi arcivescovoecumenici. eIl nominare23 Slipyjdicembre come[[1963]] suo[[papa primoPaolo incaricatoVI]] illo 23nominò dicembre[[arcivescovo 1963maggiore]]. [5]
 
[[Papa Paolo VI]] lo elevò al rango di cardinale nel [[concistoro]] del 22 febbraio [[1965]]. Ricevette la beretta rossa e il titolo di [[Titolo cardinalizio|titolo]] di [[Sant'Atanasio (titolo cardinalizio)|Sant'Atanasio]] il 25 febbraio [[1965]]. [6] Divenne così il quarto cardinale nella storia della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]].
Il 25 gennaio 1965 Papa Paolo VI chiamò Slipyj un cardinale e lo nominò cardinale sacerdote di Sant'Atanasio . [6] All'epoca era il quarto cardinale nella storia greco-cattolica ucraina. Nel 1949 era stato segretamente ( in pectore ) nominato cardinale da Papa Pio XII , [ citazione necessaria ] , ma questo sarebbe scaduto nel 1958, quando quel papa è morto.
 
=== Riorganizzazione della vita UGCCdella Chiesa [greco-cattolica modificaucraina ]===
Non ha partecipato ai conclavi papali del 1978, in agosto e ottobre, passati all'età di 80 anni.
Fin dall'inizio deldal suo arrivo a [[Roma, l'Arcivescovo maggiore]] si sforzò di organizzare l'autogestione della [[Chiesa greco-cattolica ucraina,]] guidata dalda un patriarcaprelato con il rango patriarcale. Questa idea non èvenne stataperò sostenutaaccolta dalla Sede[[Santa ApostolicaSede]].
 
NelNegli anni [[1968]], [[1970]], [[1973]] e [[1976]] ilvisitò cardinale Slipyj ha visitatodiversi paesi europei, americani, asiatici e australianil'[[Australia]] per rafforzare i legami con lai fedeli ucraini della diaspora ucraina all'estero,e per rinvigorire la vita religiosa della Chiesa greco-cattolica greca all'estero. Durante questi anni ha partecipatoPartecipò aai tre[[Congresso eucaristico|congressi eucaristici internazionali]] (di [[Bombay]], Bogota,[[Bogotà]] e [[Melbourne)]].
Nella prima occasione di un pubblico con Papa Giovanni Paolo II, il Papa ha mostrato rispetto per il primo saluto del Cardinale Slipyj, che era contrario al protocollo.
 
Nel [[1977 Slipyj]] consacrò Ivanvescovi Choma[[Stepan Chmil]], Stefan[[Ivan CzmilChoma]] e Lubomyr[[Ljubomyr HusarHuzar]]. comeLe vescoviordinazioni avvennero senza l'approvazioneil delmandata papapapale ine fu un atto di esposizionedimostrativo delle aspirazionisue patriarcali. Queste consacrazioni hanno causatocausarono molta inquietudine alla [[Curia Romanaromana]], poiché le consecrazioniconsacrazioni episcopali senza permessomandato papale sono considerate illegali nella legge canonica romana, ma non nel diritto canonico orientale. [7]
Riorganizzazione della vita UGCC [ modifica ]
Fin dall'inizio del suo arrivo a Roma, l'Arcivescovo maggiore si sforzò di organizzare l'autogestione della Chiesa cattolica ucraina, guidata dal patriarca. Questa idea non è stata sostenuta dalla Sede Apostolica.
 
Come arcivescovo maggiore con diritti patriarcali, Slipyj ha raccoltoconvocò numerosi sinodi della sua Chiesa cattolica greca ucraina. Le piùI significativesignificativi si sono svoltesvolsero nel [[1969]], nel [[1971]] e nel [[1973]]. Durante l'ultimo sinodo, è statavenne adottataredatta la costituzione del patriarcale UGCCdella [[Chiesa greco-cattolica ucraina]]. Slipyj ha pubblicatopubblicò le sue ordinanze in "Evangelico dell'arcivescovo maggiore del rito bizantino-ucraino" a partire dal [[1964]].
Nel 1968, 1970, 1973 e 1976 il cardinale Slipyj ha visitato paesi europei, americani, asiatici e australiani per rafforzare i legami con la diaspora ucraina all'estero, per rinvigorire la vita religiosa della Chiesa cattolica greca all'estero. Durante questi anni ha partecipato a tre congressi eucaristici internazionali (Bombay, Bogota, Melbourne).
 
A Roma acquistò e ricostruì la [[Chiesa dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini|chiesa dei Santi Sergio e Bacco]]. Nelle pertinenze dell'edificio vennero fondati un museo e un ospizio. Nel settembre del [[1969]] venne portata a termine anche la [[basilica di Santa Sofia a Via Boccea]].
Nel 1977 Slipyj consacrò Ivan Choma , Stefan Czmil e Lubomyr Husar come vescovi senza l'approvazione del papa in un atto di esposizione delle aspirazioni patriarcali. Queste consacrazioni hanno causato molta inquietudine alla Curia Romana, poiché le consecrazioni episcopali senza permesso papale sono considerate illegali nella legge canonica romana, ma non nel diritto canonico orientale. [7]
 
NelRivitalizzò 1960 rivitalizzaanche la società scientifica teologica ucraina in esilio e ripristinaripristinò la pubblicazione didel periodico "Bohoslovia" (Teologia) nel [[1963]] e ladella rivista "Dzvony" (Bells) nel [[1976]].
Come arcivescovo maggiore con diritti patriarcali, Slipyj ha raccolto numerosi sinodi della Chiesa cattolica greca ucraina. Le più significative si sono svolte nel 1969, nel 1971 e nel 1973. Durante l'ultimo sinodo, è stata adottata la costituzione del patriarcale UGCC. Slipyj ha pubblicato le sue ordinanze in "Evangelico dell'arcivescovo maggiore del rito bizantino-ucraino" a partire dal 1964.
 
Nel [[1963]] organizzò la casa editrice accademica dell'[[Università cattolica ucraina a Roma]].
A Roma acquistò e ricostruì la chiesa di San Sergio e Bacchus per i cattolici ucraini. Nel territorio della chiesa sono stati fondati sia il museo che l'ospizio. Nel 1967-1968 la cattedrale di Santa Sofia in via Boccea fu costruita a Roma ai suoi ordini.
 
Parte della prima assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 29 settembre al 29 ottobre del [[1967]], alla prima assemblea straordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dall'11 al 28 ottobre del [[1969]] e alla seconda assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 30 settembre al 6 novembre del [[1971]]. Il 17 febbraio [[1972]] compì 80 anni ed uscì dal novero dei cardinali elettori. In seguito partecipò alla terza assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 27 settembre al 26 ottobre del [[1974]]. alla quarta assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 30 settembre al 29 ottobre del [[1977]] e alla quinta assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 26 settembre al 25 ottobre del [[1980]]. Il perdurante rifiuto di [[papa Paolo VI]] e di [[papa Giovanni Paolo II]] di riconoscergli il titolo patriarcale rese tese le relazioni.
Nel 1960 rivitalizza la società scientifica teologica ucraina in esilio e ripristina la pubblicazione di "Bohoslovia" (Teologia) nel 1963 e la rivista "Dzvony" (Bells) nel 1976.
 
=== Morte e funerale ===
Nel 1963 Slipyj ha organizzato l'università cattolica ucraina di St. Clement con una casa editrice accademica.
[[File:%D0%A3_%D0%BA%D1%80%D0%B8%D0%BF%D1%82%D1%96_%D1%81%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D1%80%D1%83_%D0%A1%D0%B2%D1%8F%D1%82%D0%BE%D1%97_%D0%A1%D0%BE%D1%84%D1%96%D1%97_%D0%B2_%D0%A0%D0%B8%D0%BC%D1%96._%D0%9F%D0%B0%D1%82%D1%80%D1%96%D0%B0%D1%80%D1%85_%D0%99%D0%BE%D1%81%D0%B8%D1%84_%D0%A1%D0%BB%D1%96%D0%BF%D0%B8%D0%B9.jpg|thumb|right|La vecchia tomba del cardinale nella cripta della [[basilica di Santa Sofia a Via Boccea]] a [[Roma]].]]
[[File:%D0%9A%D1%80%D0%B8%D0%BF%D1%82%D0%B0_%D0%90%D1%80%D1%85%D1%96%D0%BA%D0%B0%D1%82%D0%B5%D0%B4%D1%80%D0%B0%D0%BB%D1%8C%D0%BD%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%A1%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D1%80%D1%83_%D0%A1%D0%B2%D1%8F%D1%82%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%AE%D1%80%D0%B0._%D0%9F%D0%BE%D1%85%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%BD%D1%8F_%D0%99%D0%BE%D1%81%D0%B8%D1%84%D0%B0_%D0%A1%D0%BB%D1%96%D0%BF%D0%BE%D0%B3%D0%BE.jpg|thumb|right|La nuova tomba del cardinale nella cripta della cattedrale di San Giorgio a [[Leopoli]].]]
 
Morte.Morì nel suo appartamento all'[[Università cattolica ucraina a Roma|Università cattolica ucraina]] a [[Roma]] nella tarda mattinata di Venerdìvenerdì 7 settembre [[1984,]] allaper fineuna della[[polmonite]]. mattina,Prima di polmonitepartire bronchiale,per nelil suo appartamentoviaggio nellaapostolico S.in Sofia[[Canada]] University ucraina, Roma. Papa[[papa Giovanni Paolo II]] ha visitatovisitò la basilicasua di[[camera S.ardente]] Sofia,allestita dovepresso illa corpo[[basilica deldi cardinaleSanta eraSofia distesoa inVia stato,Boccea]]. primaLe dellaesequie suasi partenzatennero pernello ilstesso Canada.edificio Mercoledìmercoledì 12 settembre 1984e si è tenuto un funerale convidero la partecipazione di membri della gerarchia cattolica ucraina guidataguidati dal nuovo dall'arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan LubachivskyLjubačivs'kyj]]. di Lviv, successore del cardinale tardo; ilIl giorno successivo è statavenne celebrata una liturgia pontificiapontificale solenne di quattro ore con la partecipazione di più di settecento sacerdoti davantidell'arcivescovo allamaggiore basilica;[[Myroslav Ivan LLjubačivs'Arcivescovokyj]] Maggioreche Lubachivsky ha consegnatopronunciò l'elogio efunebre, ildi ministromonsignor [[Myroslav Stefan Marusyn, arcivescovo titolare di Cadi]], segretario della [[Congregazione per le Chiese Orientali,orientali]] hache parlatoparlò in italiano; Ile del cardinale [[Carlo Confalonieri]], decano del [[Collegio deicardinalizio]] cardinali,che rappresentavain ilrappresentanza del papa nel funerale, fecepronunciò un'[[eulogia]] e impartì l'assoluzione finale;. ancheErano presenti eranoanche [[Yanoslav Stetsko]], primo ministro di Libero Ucraina e leader dell'[[Organizzazione dei nazionalisti ucraini;]] e [[Mykola Livytsky]], presidente del Consiglio Nazionalenazionale Ucraino;ucraino, così come i rappresentanti di diversi partiti politici. Il corpo del cardinale fu sepolto inizialmente nella cripta della [[basilica di S.Santa Sofia, a Via Boccea]] a [[Roma]]. Quando il corpo èvenne statoestumulato rimosso dalla nicchia nella cripta della basilica,dal èloculo statovenne trovato incorruttibileincorrotto ed èe statovenne messo in una bara di vetro nella stessa cripta. Il cardinalegoverno fuucraino postumolo riabilitatoriabilitò dal governo ucrainoufficialmente il 17 aprile [[1991]]. Il suo corpo fu trasferito a Lviv[[Leopoli]] il 27 agosto [[1992]] e seppellitosepolto nella cripta della cattedrale di San Giorgio, accanto a monsignor [[Andrej Szeptycki]], il 7 settembre 1992successivo.
Morte e sepoltura [ modifica ]
Sebbene Slipyj fosse vietato l'ingresso in Ucraina dai leader dell'URSS, incluso Nikita Khrushchev, tuttavia si rifiutò di rinunciare al suo passaporto sovietico.
 
È in corso la causa per la sua [[beatificazione]].
Morì a Roma il 7 settembre 1984. Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica , le sue reliquie sono state ritornate nella Cattedrale di San Giorgio a Lviv, dove sono state ricostruite dal 27 al 29 agosto 1992.
 
== Interessi intellettuali ==
La sua causa per la canonizzazione è stata introdotta a Roma.
Nel suo lavoro di ricerca si concentrò sul ravvicinamento del pensiero di San [[Tommaso d'Aquino]] alle esigenze della teologia orientale.Scrisse una serie di opere dogmatiche sull'importanza della [[Trinità (cristianesimo)|Santissima Trinità]], sull'origine dello [[Spirito Santo]] e sui [[sacramenti]]. Scrisse anche opere di argomento storico ed ecumenico. Tra il [[1968]] e il [[1976]] tutte le sue opere vennero raccolte e pubblicate come opera dell'[[Università cattolica ucraina a Roma]].
 
Onori, commemorazioni e monumenti [ modifica ]
onori
 
Membro Onorevole della Società Scientifica Shevchenko (1964)
 
Membro dell'Accademia Tiberiana di Roma (1965)
 
Dottorato onorario dell'Università Libera Ucraina di Monaco (1969)
 
Moneta commemorativa con denominazione di 2 UAH della Banca Nazionale d'Ucraina, dedicata a Josyf Slipyj
 
Monumenti e tavolette commemorative
 
In onore del 100 ° compleanno di Josyf Slipyj, un monumento (1992) e un busto commemorativo (1994) furono installati nel suo villaggio di casa Zazdrist.
Nel 2004 è stato installato un monumento dedicato a Slipyj davanti alla Cattedrale UGCC di Ternopil. Il giorno di apertura la sua Beatitude Lubomyr Husar ha svelato e benedetto il monumento.
Il bassorilievo con la tavoletta commemorativa fu installato sulla parete laterale dell'Ufficio Centrale di Lviv sulla Copernicus Street di Lviv.
Una tavoletta commemorativa è stata installata nel 2005 a Kharkiv. Nel 2010 è stato smantellato sull'ordine del consiglio locale, solo per essere reinstallato nel 2011.
Musei
 
· Un museo dedicato a Josyf Slipyj è stato inaugurato nel 1997 presso l'Accademia teologica di Lviv (ora UCU).
 
· Il complesso del museo memoriale "Patriair Josyf Slipyj" è stato inaugurato nel 1998 al posto della sua nascita, il villaggio Zazdrist.
 
istituzioni
 
Sia il Seminario di Ternopil nella città di Velyka Berezovytsia e il collegio comunale di Ternopil sono stati nominati dal patriarca Josyf Slipyj.
 
strade
 
Alcune strade delle città ucraine hanno il nome del patriarca Josyf Slipyj (Lviv, Ternopil, Ivano-Frankivsk, Kolomyia).
 
Eventi commemorativi
 
L'anno 2002 è stato dedicato dalla UGCC alla commemorazione del 110 ° anniversario della nascita di Josyf Slipyj. In questa occasione in luglio si è svolto un pellegrinaggio a Zarvanytsia, con i pellegrini provenienti da varie parti dell'Ucraina, del Canada e degli Stati Uniti, complessivamente più di 200.000.
Josyp Ivanovyč nacque a Zazdrist'<!-- uk:Заздрість (село) --> il 17 febbraio [[1892]].
 
Il 22 marzo 2012 il parlamento ucraino ha emesso un ordine per commemorare il 120 ° anniversario della nascita di Josyf Slipyj. Il parlamento ha suggerito che il governo istituisca un comitato organizzativo che sviluppasse un programma di eventi per onorare l'anniversario a livello statale. Il parlamento ha anche proposto di ripubblicare le opere di Josyf Slipyj, organizzare una conferenza a Kyiv sul tema "Il ruolo del patriarca Josyf Slipyj nella creazione dello stato ucraino e la formazione dell'identità nazionale dei popoli ucraini" e avviare misure per preservare e ripristinare oggetti legati alle attività di Slipyj . La Banca Nazionale d'Ucraina è stata ordinata di emettere una moneta commemorativa della serie "Ucraini Prominenti" con la rappresentazione di Slipyj. Il servizio postale ucraino "Ukrposhta" è stato ordinato di stampare buste e francobolli con il ritratto di Slipyj.
Nel [[1944]], a 52 anni, successe ad [[Andrej Szeptycki]] come [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|arcivescovo di Leopoli]].
 
Per commemorare il 125 ° anniversario della nascita dell'arcivescovo maggiore della Chiesa greca cattolica ucraina e condannato a lungo termine dai prigionieri politici dei campi di concentramento sovietici, il consiglio regionale di Lviv dedicò l'anno 2017 a Josyf Slipyj.
[[Papa Paolo VI]] lo elevò al rango di cardinale nel [[concistoro]] del 22 febbraio [[1965]].
 
Le scarpe del pescatore [ modifica ]
Morì il 7 settembre [[1984]] all'età di 92 anni.
Sembra probabile che la storia di vita di Slipyj fosse nota al romanzo australiano Morris West del 1963, The Shoes of the Fisherman . Il protagonista di West è Kiril Pavlovich Lakota, arcivescovo metropolitano di Lviv, liberato dal premier sovietico dopo 17 anni in un campo di lavoro siberiano. Viene mandato a Roma, dove un papa anziano lo rende cardinale. Il Pontefice muore, e Lakota si ritrova eletta Papa, prendendo il nome Kiril I (un raro uso moderno di un nome battesimale come nome papale ).
 
Nonostante le somiglianze, non è chiaro in che misura l'Occidente abbia usato Slipyj o il vescovo Hryhorij Lakota (morto nel 1950 nel gulago) come un modello particolare per il suo carattere. Il libro inizia con una dichiarazione di responsabilità: "Questo è un libro in un periodo fittizio, popolato da personaggi fittizi e nessun riferimento è destinato a qualsiasi persona viva, sia nella Chiesa che fuori di esso". Secondo l'editore, The Shoes del Pescatore è stato scritto tra il marzo 1961 e l'agosto del 1962 [8], che è prima del rilascio di Slipyj.
 
La novità di un papa ucraino in una crisi missilistica post- cubana , il mondo della guerra fredda ha portato al libro che è stato presentato nell'elenco del New York Times Best Seller . Era il miglior bestseller di numero 1 dell'intero anno nell'elenco della fiction settimanali Publishers , ei paralleli hanno portato ad una maggiore fama per Slipyj.
la notte dell'11 aprile 1945 insieme all'intero episcopato cattolico ucraino; in primo luogo, condannato a otto anni di lavoro forzato nel 1946, insieme a lui, i Vescovi Hryhory Khomyshyn, Nicola Charnetsky, C.SS.R., Nikita Budka e Ivan Liatyshevsky furono condannati a lunghi periodi di carcere e di lavoro per "tradimento"(1) ; due volte era in pericolo di morte; portato a Mosca e condannato per una seconda volta: cinque anni in Siberia, 1953 (2) ; terza frase, quattro anni di lavoro forzato, 1958 (3) ; quarta frase, deportata per la vita a Mordovia, 1962. Attraverso l'intervento di papa Giovanni XXIII e del presidente John F. Kennedy degli Stati Uniti d'America, fu rilasciato il 26 gennaio 1963 e mandato a Roma il 9 febbraio 1963. Ha partecipato alle ultime tre sessioni del Concilio Vaticano II, 1963-1965. Promosso al rango di arcivescovo maggiore, 23 dicembre 1963.
 
La versione cinematografica di Hollywood apparve nel 1968, interpretata da Anthony Quinn come Lakota / Kiril I e Laurence Olivier come il premier militare Piotr Ilyich Kamenev (e la carica di Lakota). E 'stato nominato per due Academy Awards .
Cardinale . Sacerdote cardinale creato nel concistoro del 22 febbraio 1965 (4); ricevette la biretta rossa e il titolo di S. Atanasio, 25 febbraio 1965. Parte della Prima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, dal 29 settembre al 29 ottobre 1967; Prima assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, dal 11 al 28 ottobre 1969; la Seconda Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, dal 30 settembre al 6 novembre 1971. Ha perso il diritto di partecipare al conclave all'età di ottanta anni, il 17 febbraio 1972. Ha partecipato alla Terza Assemblea Ordinaria del Sinodo Vescovi, Città del Vaticano, dal 27 settembre al 26 ottobre 1974. Accettato il titolo del patriarca di Kyiv-Halyč dato dalla sua chiesa nel 1975; il rifiuto di papa Paolo VI e di Giovanni Paolo II di riconoscere il titolo patriarcale ha teso le relazioni; i suoi successori hanno usato solo il titolo di arcivescovo maggiore. Partecipa alla Quarta Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, dal 30 settembre al 29 ottobre 1977; la Quinta Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, dal 26 al 25 ottobre 1980.
 
Alcuni considerano oggi le scarpe del pescatore come precedenti da 15 anni l'elezione di Karol Józef Wojtyła come Papa Giovanni Paolo II , il primo papa slavo e uno di una nazione comunista , notando anche la similitudine dei nomi di Kiril / Karol .
Morte. Venerdì 7 settembre 1984, alla fine della mattina, di polmonite bronchiale, nel suo appartamento nella S. Sofia University ucraina, Roma. Papa Giovanni Paolo II ha visitato la basilica di S. Sofia, dove il corpo del cardinale era disteso in stato, prima della sua partenza per il Canada. Mercoledì 12 settembre 1984 si è tenuto un funerale con la partecipazione di membri della gerarchia cattolica ucraina guidata dall'arcivescovo maggiore Myroslav Ivan Lubachivsky di Lviv, successore del cardinale tardo; il giorno successivo è stata celebrata una liturgia pontificia solenne di quattro ore con la partecipazione di più di settecento sacerdoti davanti alla basilica; L'Arcivescovo Maggiore Lubachivsky ha consegnato l'elogio e il ministro Myroslav Stefan Marusyn, arcivescovo titolare di Cadi, segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, ha parlato in italiano; Il cardinale Carlo Confalonieri, decano del Collegio dei cardinali, rappresentava il papa nel funerale, fece un'eulogia e impartì l'assoluzione finale; anche presenti erano Yanoslav Stetsko, primo ministro di Libero Ucraina e leader dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini; e Mykola Livytsky, presidente del Consiglio Nazionale Ucraino; così come i rappresentanti di diversi partiti politici. Il corpo del cardinale fu sepolto nella basilica di S. Sofia, Roma. Quando il corpo è stato rimosso dalla nicchia nella cripta della basilica, è stato trovato incorruttibile ed è stato messo in una bara di vetro nella stessa cripta. Il cardinale fu postumo riabilitato dal governo ucraino il 17 aprile 1991. Il suo corpo fu trasferito a Lviv il 27 agosto 1992 e seppellito nella cripta della cattedrale di San Giorgio il 7 settembre 1992.
 
== [[Genealogia episcopale]] ==