Leptodirus hochenwartii: differenze tra le versioni
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== Biologia ed ecologia ==
''L. hochenwartii'' è un cavernicolo obbligato, che si è adattato a vivere in ambiente ipogeo e non è più in grado di sopravvivere nell'ambiente esterno. Di conseguenza, possiede le caratteristiche [[Morfologia (biologia)|morfologiche]] tipiche degli animali [[troglobi]]: [[Zampa degli insetti|zampe]] e [[Antenna degli insetti|antenne]] allungate, scomparsa delle [[Ala degli insetti|ali]], totale [[depigmentazione]] e mancanza di occhi ([[anoftalmia]]). Le sue caratteristiche peculiari sono però rappresentate dal [[Torace degli insetti|torace]] particolarmente sottile, da cui deriva il nome del genere (''leptos''=sottile e ''deiros''=torace)<ref name=":2" /><ref name=":3">{{Cita pubblicazione|autore=Ferdinand J. Schmidt|data=21 gennaio 1832|titolo=Beitrag zu Krain’s Fauna. Leptodirus Hochenwartii, n. g., n. sp.|rivista=Illyrisches Blatt|città=Lubiana|volume=|numero=3}}</ref>, e dalle [[Elitra|elitre]] allungate e concave che ricoprono completamente l'[[Addome degli insetti|addome]], conferendo all'animale la forma tipicamente tondeggiante<ref name=":3" /><ref name=":4">{{Cita pubblicazione|autore=Deleurance-Glaucon S.|anno=1963|titolo=Resherches sur les Coleopteres trolobites de la sousfamille des Bathysciinae|rivista=Ann. Sci. Natur. Zool.|volume=12|numero=5|pp=1-172}}</ref>. Questo adattamento (noto anche come "falsa fisogastria") permette all'animale di immagazzinare aria umida sotto le elitre e utilizzarla per la respirazione nelle aree più secche. Un'altra caratteristica è la presenza sulle antenne di un organo specifico (''organo di Hamann''), che consente all'animale di percepire il grado di umidità presente nell'aria<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Lucarelli M., Sbordoni V.|anno=1977|titolo=Humidity responses and the role of Hamann's organ of cavernicolous Bathysciinae (Coleoptera Catopidae)|rivista=International Journal of Speleology|volume=9|numero=|pp=167-177|lingua=inglese}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Accordi F., Sbordoni V.|data=1977|titolo=The fine structure of Hamann's organ in Leptodirus hohenwarti, a highly specialized cave Bathysciinae (Coleoptera, Catopidae)|rivista=International Journal of Speleology|volume=9|numero=|pp=153-165|lingua=inglese}}</ref>.
Vive principalmente in cavità di grandi dimensioni e per lo più fredde, in cui la temperatura non supera i 12°C<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Vrezec A. et al.|anno=2007|titolo=Monitoring populacij izbranih ciljnih vrst hroščev (končno poročilo)|rivista=Natura 2000 report|volume=|numero=|lingua=sloveno|url=http://www.natura2000.gov.si/uploads/tx_library/koncno_porocilo_MonitoringHrosci3_2.pdf}}</ref>. È noto che si nutre di [[sostanze organiche]], sia animali sia vegetali, provenienti dall’esterno attraverso le acque di percolazione o tramite il [[guano]] di [[Chiroptera|chirotteri]] e [[uccelli]] troglofili oppure di resti di animali morti in grotta<ref name=":5" />. Molto poco si conosce sull'[[ecologia]] e sullo sviluppo della specie. Il solo studio approfondito effettuato su ''L. hochenwathii'' ha dimostrato che in essa, come in altri Leptodirini ipogei molto specializzati, la femmina depone un piccolo numero di [[Uovo (biologia)|uova]] relativamente grandi che hanno bisogno di molto tempo per svilupparsi. Il numero di [[Larva|stadi larvali]] è ridotto ad uno e la larve non si nutrono finché non mutano allo stadio adulto<ref name=":4" />. Non si conosce il periodo di massima attività degli adulti. Come molte altre specie troglobie, la costanza delle condizioni atmosferiche e l’assenza di luce in grotta hanno prodotto la perdita del [[ritmo circadiano]], mentre quello stagionale rimane condizionato dal regime delle piogge<ref name=":5" />.
== Tassonomia e distribuzione ==▼
[[File:Leptodirus_hohenwarti_distribution.svg|thumb|Areale approssimativo di ''L. hochenwartii'' nelle Alpi Dinariche]]▼
''L. hochenwartii'' è l'unica specie appartenente al [[genere]] ''Leptodirus''. È una specie [[Endemismo|endemica]] delle [[Alpi Dinariche]] occidentale. Attualmente sono riconosciute sei [[sottospecie]]:<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita web|url=https://fauna-eu.org/cdm_dataportal/taxon/ddac23e7-f6dc-45c5-9ba0-bda1b4a055fc|titolo=Leptodirus Schmidt, 1832 {{!}} Fauna Europaea|sito=fauna-eu.org|lingua=en|accesso=2017-10-05}}</ref><ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Slavko Polak|anno=2005|titolo=Importance of discovery of the first cave beetle Leptodirus hochenwartii Schmidt, 1832|rivista=Endins|città=Mallorca|volume=28|numero=|pp=71-80|lingua=inglese|url=http://www.raco.cat/index.php/Endins/article/view/122550/169676}}</ref>▼
* ''L. hochenwartii hochenwartii'' Schmidt, 1832▼
* ''L. hochenwartii reticulatus'' J. Müller, 1906▼
* ''L. hochenwartii schmidti'' (Motschoulsky, 1856)▼
* ''L. hochenwartii croaticus'' Pretner, 1955▼
== Storia delle ricerche ==
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[[File:Ho(c)henwart-Schmidt.jpg|thumb|Ritratti di Franz von Hohenwart e Ferdinand J. Schmidt, dagli archivi del Museo Nazionale della Slovenia, [[Lubiana]]]]
Il primo esemplare di ''L. hochenwartii'' fu rinvenuto per la prima volta nel 1831 dall'addetto alle illuminazioni Luka Čeč, durante l'esplorazione di una porzione appena scoperta delle [[Grotte di Postumia]], nella [[Slovenia]] sudoccidentale<ref name=":0" />. Egli consegnò l'esemplare a Earl Franz von Ho(c) herwart, il quale però non fu in grado di determinarne la specie e lo consegnò a sua volta a Ferdinand
Le successive ricerche portate avanti da Schmidt permisero di scoprire nuove specie di [[Fauna cavernicola|animali cavernicoli]] fino ad allora sconosciute, che stimolarono l'interesse verso questo habitat. Per questo motivo la scoperta di ''L. hochenwarthii'', assieme a quella del [[Proteus anguinus|proteo]], è considerata il punto di partenza della biospeleologia come [[disciplina scientifica]].<ref name=":2" />
▲== Tassonomia e distribuzione ==
▲[[File:Leptodirus_hohenwarti_distribution.svg|thumb|Areale approssimativo di ''L. hochenwartii'' nelle Alpi Dinariche]]
▲''L. hochenwartii'' è l'unica specie appartenente al [[genere]] ''Leptodirus''. È una specie [[Endemismo|endemica]] delle [[Alpi Dinariche]] occidentale. Attualmente sono riconosciute valide sei [[sottospecie]]
* ''L. hochenwartii hochenwartii'' Schmidt, 1832: sottospecie nominale, descritta da Schmidt con [[Locus typicus (biologia)|località tipica]] nelle [[Grotte di Postumia]], endemica della [[Carniola interna]]
* ''L. hochenwartii schmidti'' (Motschoulsky, 1856): descritto inizialmente come ''L. schmidti'' e poi riconosciuto sottospecie, è presente nella [[Slovenia]] sudorientale
▲* ''L. hochenwartii reticulatus'' J. Müller, 1906
In [[Italia]] è presente solo la sottospecie ''L. h. reticulatus'', attualmente conosciuta soltanto per la Grotta Noè vicino a [[Trieste]]<ref name=":2" />.
== Stato di conservazione ==
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