Manifestò fin dall'età giovanile attitudine per le lingue straniere e la [[letteratura]]. Nel [[1930]] fondò una propria [[casa editrice]] (ATEM, acronimo di Alberto Tedeschi Editore Milano), che chiuse tuttavia dopo un solo anno di attività. La qualità delle sue traduzioni delle opere di [[P. G. Wodehouse]] attirarono l'attenzione della casa editrice [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], la quale nel [[1933]] gli affidò la direzione deidella collana "''Gialli[[Il Giallo Mondadori'']]" di cui Tedeschi curavacurò, oltre che la selezione, la [[traduzione]] di quasi tutte le opere pubblicate. Diresse la collana ininterrottamente fino alla sua morte ininterrottamente, se si eccettua la sospensione delle pubblicazioni imposte dalle autorità fasciste nel [[1941]], durante la [[secondaSeconda guerra mondiale]].
Con lela promulgazione delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]] (1938), Tedeschi, di religione [[israelitaebraismo|ebraica]], aggiunse al [[cognome]] paterno (Tedeschi) quello materno (Borio). Nel [[1941]], chiusa la collana di Mondadori, Tedeschi assunse la direzione editoriale della casa editrice [[Garzanti]]. Nel 1949, con la ripresa della collana "Gialli Mondadori", ritornò alla Mondadori. Nel 1960 fu il primo direttore della collana di libri di spionaggio [[Segretissimo]].
Oltre all'opera di traduttore, nel [[1935]] Tedeschi pubblicò un romanzo storico (''Washington e l<nowiki>'</nowiki>indipendenza degli Stati Uniti'') con l'editore Barion di [[Sesto San Giovanni]].