Jakov Davydov: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nacque nella regione di [[Repubblica Autonoma di Naxçıvan|Naxçıvan]] nella famiglia di un piccolo commerciante [[Armeni|armeno]]. Durante gli studi presso il ginnasio di [[Tbilisi]] aderì al movimento [[bolscevismo|bolscevico]]. Nel 1907 si iscrisse all'[[Università di San Pietroburgo]] e fu eletto nel Comitato cittadino del [[Partito Operaio Socialdemocratico Russo]]. Nel 1908, dopo essere stato arrestato e rilasciato su cauzione, emigrò in [[Belgio]], dove conobbe [[Inessa Armand]]. Arrestato nel 1915 dalle truppe tedesche di occupazione, riuscì a rientrare in [[RSFS Russa|Russia]] nel 1918. Iniziò a lavorare come funzionario del governo sovietico e dal novembre 1920, su richiesta di [[Feliks Dzeržinskij]], passò nelle
Successivamente lavorò nuovamente come funzionario di partito e fu poi rettore del [[Politecnico di Leningrado]], mentre dal 1932 al 1934 fu ambasciatore in [[Grecia]]. Nel 1937, durante le [[Grandi purghe]], fu accusato di far parte del [[opposizione di sinistra|blocco trotskista-zinovievista]] e l'anno dopo venne giustiziato. Fu [[Riabilitazione post mortem|riabilitato]] nel 1956.<ref>{{cita web|lingua=ru|titolo=''Davydov Jakov Christoforovič''|url=http://www.svr.gov.ru/history/dav.htm|sito=svr.gov.ru}}</ref>
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