Mina D'Albore: differenze tra le versioni
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{{Bio
[[File:Mina d'Albore nel 1931.jpg|miniatura|Mina d'Albore interpreta Anna Direhberg nella ''Lorelay'' di Carlo d’Ormeville, rappresentata nel Teatro dell’Opera di Roma il 26 dicembre del 1931]]▼
|Nome = Mina
|Cognome = d'Albore
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Filomena'''
|ForzaOrdinamento =
|Sesso = F
|LuogoNascita = Casapulla
|GiornoMeseNascita = 21 maggio
|AnnoNascita = 1908
|LuogoMorte = Frascati
|GiornoMeseMorte = 12 dicembre
|AnnoMorte = 1996
|Attività = cantante lirica
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = <ref>{{Cita web|url=http://www406.regione.toscana.it/bancadati/spoglimusicali/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=spogli&Chiave=30996&RicVM=periodico&RicFrmChiavePeriodico=194&RicFrmOrdinamento=2&RicPag=36|titolo=Testi di critica musicale italiana}}</ref>
|Immagine = Mina d'Albore nel 1931.jpg
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}}
Era figlia dell'avvocato Elpidio d'Albore, funzionario della Corte dei Conti, fratello del baritono [[Emilio d'Albore]] e del pittore [[Achille d'Albore]], e della signora Rosa Muto, ed era sorella della violinista [[Lilia d'Albore]].
Lo scultore Uno Gera, collega alla Corte dei Conti di Elpidio d'Albore, nel 1920 realizzò un busto di Mina d'Albore dodicenne, oggi conservato nella ''Gipsoteca Uno Gera'' a Ripatransone<ref>{{Cita web|url=http://www.beniculturali.marche.it/Ricerca.aspx?ids=14137|titolo=Marche Beni Culturali}}</ref>
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Mina d'Albore, soprano, ricoprì il ruolo di Anna Direhberg nella ''Lorelay'' di Carlo d’Ormeville, rappresentata nel Teatro dell’Opera di Roma il 26 dicembre del 1931<ref>{{Cita libro|titolo=Cinquant'anni del Teatro dell'Opera. 1928 Roma 1978 - Edizioni d'Arte di Carlo Bestetti, Roma, 1979 - pag. 231}}</ref>.
Nel 1932 interpretò ''la cantante'' nel film ''[[Pergolesi (film)|Pergolesi]]'' di Guido Brignone.
Nel 1935 nel volume ''Napoli d’oro'' Mina d’Albore fu citata ''tra le più quotate giovani artiste di grandi teatri per bellezza ed estensione di voce e per perfezione di scuola''<ref>{{Cita libro|titolo=Napoli d'Oro, La Voce di Napoli, Napoli, 1935 - pag. 300}}</ref>.
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Interruppe l’attività artistica sposando a Roma il 23 febbraio del 1941 l’impresario Fausto de Tura, figlio del tenore Gennaro de Tura<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gennaro-de-tura_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Dizionario Biografico Treccani}}</ref> e fratello del direttore d'orchestra Manrico de Tura<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/manrico-de-tura_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Dizionario Biografico Treccani}}</ref>.
== Note ==
<references/>
{{Portale|Biografie|Musica}}
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