Roberto Calvi: differenze tra le versioni
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→Tentativo di salvataggio: correzione del termine Gran Maestro riferito a Gelli. Gelli non fu mai Gran Maestro ma semplicemente maestro venerabile della Loggia P2. Cfr. anche l'elenco dei Gran Maestrihttp://www.grandeoriente.it/chi-siamo/la-storia/gra |
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In poco tempo divenne uno dei finanzieri più aggressivi, intrecciando una fitta rete di società fantasma create in [[paradiso fiscale|paradisi fiscali]] con lo IOR, la banca vaticana: acquistò la [[Banca del Gottardo]], una banca svizzera; fondò una finanziaria in [[Lussemburgo]], la Banco Ambrosiano Holding; con l'arcivescovo [[Paul Marcinkus]] fondò la Cisalpine Overseas, nelle [[Bahamas]]; insieme al tecnico informatico [[Gerard Soisson]] (che morì a 40 anni in un [[Club Méditerranée]] in [[Corsica]]), Calvi ideò un meccanismo di compensazione dei conti fra istituzioni bancarie.
Gli obblighi internazionali di [[riserva frazionaria]] vennero in questo modo applicati solo al saldo dei crediti tra due banche, a quella delle due che ha il saldo positivo (saldo creditore). Su richiesta del [[Vaticano]], finanziò «Paesi e associazioni politico-religiose» soprattutto nell'[[Europa orientale|Europa orie]]<!--
In seguito il Banco si trovò ad affrontare una prima crisi di liquidità, che risolse ricevendo finanziamenti dalla [[Banca Nazionale del Lavoro|BNL]] e dall'[[ENI]] per circa 150 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]], mentre una seconda crisi di liquidità nel [[1980]] fu risolta grazie a un nuovo finanziamento dell'ENI di 50 milioni di dollari, per ottenere i quali Calvi, come risulta dagli atti processuali, pagò tangenti a [[Claudio Martelli]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/11/Martelli_sotto_inchiesta_dimette_co_0_9302114862.shtml Martelli sotto inchiesta si dimette], ''[[Corriere della Sera]]'', 11 febbraio 1993</ref> e [[Bettino Craxi]]<ref>[http://temi.repubblica.it/micromega-online/travaglio-craxi-al-netto-delle-tangenti-passaparola-18-gennaio-2010/ Craxi al netto delle Tangenti], [[Marco Travaglio]], 18 gennaio [[2010]]</ref>. Il "castello di carte" dell'Ambrosiano crollò nel [[1981]] con la scoperta della loggia [[P2]] che lo proteggeva: Calvi, rimasto senza protezioni ad affrontare lo scandalo, cercò l'intervento del Vaticano e dello [[Istituto per le Opere di Religione|IOR]], ma poco meno di due mesi dopo, il 21 maggio, venne arrestato per reati valutari, processato e condannato.
===Tentativo di salvataggio===
In attesa del processo di appello, Calvi fu messo in libertà provvisoria, tornando a presiedere il Banco. Nel tentativo di trovare fondi per il salvataggio dei conti, Calvi strinse rapporti con [[Flavio Carboni]], un finanziere sardo legato al ''
<references responsive="0" />[[Licio Gelli]], al ''boss'' mafioso [[Pippo Calò]] e alla [[banda della Magliana]], con il quale entrò in rischiose operazioni di [[riciclaggio di denaro sporco]]<ref name="carboni">{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/11/Calvi_indagate_sorelle_legate_Flavio_co_0_9704113863.shtml|titolo=Calvi: indagate sorelle legate a Flavio Carboni|editore=Corriere della Sera|data=11 aprile 1997|accesso=17 giugno 2009}}</ref>; i legami con Carboni molto probabilmente portarono al tentato omicidio di [[Roberto Rosone]], vicepresidente del [[Banco Ambrosiano]] al quale era passata la gestione della banca dopo l'arresto di Calvi<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/15/condannati_Carboni_boss_della_Magliana_co_0_940115795.shtml|titolo=Condannati Carboni e un boss della Magliana. Sono i mandanti del tentato omicidio di Rosone|editore=Corriere della Sera|data=15 gennaio 1994|accesso=17 giugno 2009|autore=Paolo Biondani }}</ref>. Rosone fu vittima di un attentato da parte di [[Danilo Abbruciati]], un boss della [[banda della Magliana]], perché aveva cominciato a tenere ordine nei conti della banca, anche vietando ulteriori crediti senza garanzia concessi a [[Flavio Carboni]]<ref>[http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=CronologiaCalvi Il caso Calvi, un mistero italiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Lo stesso Carboni, durante il processo, ha dichiarato{{Citazione| Non capisco che interesse potevo avere a fare del male a Calvi. Al contrario, potevo avere l'interesse opposto, visto che mi aspettavo da lui un premio piuttosto consistente|Corriere della Sera<ref name=carboni />}} La situazione comunque precipitò e Calvi e Carboni cercarono ancora l'intervento dello [[Istituto per le Opere di Religione|IOR]], che rifiutò di fornire aiuto di fronte ai numerosi fatti criminosi che via via emergevano.
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