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{{avvisounicode}}
{{Citazione|– Signore, mi ha afflitto il tuo silenzio.<br>– Io non tacevo. Soffrivo accanto a te|Shūsaku Endō, ''Silenzio''<ref>Shūsaku Endō, ''Silenzio'', Rusconi, Milano, 1982, p. 222.</ref>}}
 
{{Bio
| Nome = HirabayashiShūsaku
| Cognome = TaikoEndō
|PreData={{Nihongo2|遠藤 周作|Endō Shūsaku}}
| PostCognome = {{Nihongo2|平林 たい子}}, [[pseudonimo]] di Hirabayashi Tai,
| Sesso = FM
| LuogoNascita = SuwaTokyo
| GiornoMeseNascita = 327 ottobremarzo
| AnnoNascita = 19051923
|LuogoMorte =
| GiornoMeseMorte = 17 febbraio
|GiornoMeseMorte = 29 settembre
| AnnoMorte = 1972
|AnnoMorte = 1996
| Attività = scrittrice
|Epoca = 1900
| Nazionalità = giapponese
|Attività = scrittore
| PostNazionalità = , attiva durante il [[periodo Shōwa]]
|Nazionalità = giapponese
| Immagine = Hirabayashi Taiko.jpg
|Immagine= Shūsaku Endō.jpg
}}
 
== Biografia ==
Nato nell'anno del disastroso [[Grande terremoto del Kantō del 1923|terremoto di Tokyo]], si convertì al [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] all'età di 11 anni. Data la giovane età la sua fu, più che una scelta, il desiderio di compiacere la madre che, reduce da un doloroso [[divorzio]], trovava sollievo nell'assidua pratica religiosa. Lasciati presto gli studi di medicina, intraprese quelli di [[letteratura francese]] e fu uno dei pochi studenti giapponesi ad essere inviato, a spese dello stato, in [[Francia]] per approfondire gli studi. I tre anni passati all'estero non furono facili e, al ritorno in Giappone, contrasse la [[tubercolosi]], il che aggravò notevolmente il suo stato emotivo. Dopo un lungo ricovero, si recò in [[Palestina|Terrasanta]] per ripercorrere i luoghi dove si era svolta la vita di [[Gesù Cristo|Cristo]]. In seguito iniziò la carriera di scrittore e le sue opere cominciarono ad avere un grande successo. Se si considera che esse erano profondamente influenzate dal suo credo religioso e che esso in Giappone era praticato da un numero trascurabile di persone, c'è da stupirsi che possa aver avuto in patria una tale notorietà. Endō è stato definito il [[Graham Greene (scrittore)|Graham Greene]] giapponese per numerose affinità stilistiche ed anche biografiche (Greene si era convertito al [[Cristianesimo]] a 23 anni) con lo scrittore inglese.
Hirabayashi nasce da una famiglia di piccoli imprenditori nella [[prefettura di Nagano]], dove riceve l'istruzione primaria e secondaria. Fin dalla tenera età dimostra una propensione per la scrittura e la letteratura e interesse per idee liberali e socialiste.
 
Il suo capolavoro è probabilmente ''[[Silenzio (Shūsaku Endō)|Silenzio]]'' (''Chinmoku'', 1966), sul tormentato rapporto tra cristianesimo e cultura nipponica, nei tentativi missionari clandestini in Giappone dopo la persecuzione anticristiana di Hideyoshi alla fine del Cinquecento. Da segnalare anche la sua ''Vita di Gesù'' (1973): è la prima opera del genere scritta da un giapponese, e non intende tramandare un'esperienza conclusa di Gesù, non intende costituire una ricostruzione storica, ma invita a riscoprire il suo volto sempre nuovo.
Dopo essersi diplomata alla Scuola Superiore femminile di Suwa nel 1922, si trasferisce a [[Tokyo|Tōkyō]], dove ricopre lavoretti saltuari e convive con l'anarchico {{Nihongo|Yamamoto Torazō|山本虎三}}<ref>{{Cita libro|nome=Rimer, J.|cognome=Thomas.|nome2=Gessel, Van|cognome2=C.|titolo=The Columbia anthology of modern Japanese literature|data=©2005-©2007|editore=Columbia University Press|p=514|OCLC=56334254}}</ref>. Al ritorno da un viaggio in Corea, vengono entrambi arrestati nel clima di confusione e provvedimenti restrittivi conseguente al [[Grande terremoto del Kantō del 1923|terremoto del Kantō del 1923]] e rilasciati a condizione di lasciare Tōkyō. Hirabayashi si trasferisce nella [[Manciuria]]. La figlia che da alla luce quell'anno muore dopo pochi giorni per malnutrizione.
 
== Opere ==
Al ritorno a Tōkyō, frequenta associazioni di artisti di estrema sinistra e inizia una relazione con uno dei membri, {{Nihongo|Iida Tokutarō|飯田徳太郎}}. In questo periodo conosce la scrittrice [[Fumiko Hayashi|Hayashi Fumiko]], con la quale instaura un'amicizia destinata a durare tutta la vita. Nel 1927 sposa il romanziere e critico {{Nihongo|Kobori Jinji|小堀甚二}} e pubblica il suo primo romanzo ''Azakeru'' ("Autoironia"). Nel 1937 viene arrestata per attività sovversive; in carcere si ammala gravemente di pleurite e peritonite, malattie che la portano a una stregua e lunga lotta alla sopravvivenza. Nel 1945 si iscrive allo ''Shin Nihon Bungakai'', un'associazione di scrittori di sinistra, ma presto si allontana per dissidenze politiche e ideologiche soprattutto riguardanti il ruolo dell'artista.
* ''Kazan'', 1960 (''[[Vulcano (Shūsaku Endō)|Vulcano]]'', trad. di Flora Dreher, Rusconi, Milano, 1985)
* ''Chinmoku'', 1966 (''[[Silenzio (Shūsaku Endō)|Silenzio]]'', trad. di E. Codronchi Torelli, Roma, Coines, 1973; trad. di Lydia Lax, Rusconi, Milano, 1982; Corbaccio, Milano, 2013)
* ''Iesu no shōgai'', 1973 (''[[Vita di Gesù (Shūsaku Endō)|Vita di Gesù]]'', trad. di Luigi Muratori, Fumiko Moriguchi, [[Queriniana (casa editrice)|Queriniana]], Brescia 1977, 2017<sup>4</sup>)
* ''Samurai'', 1980 (''[[Il samurai (Shūsaku Endō)|Il samurai]]'', trad. di Anna Solinas, Milano, Rusconi, 1983; poi Luni, Firenze, 2006)
* ''Sukandaru'', 1986 (''[[Scandalo (Shūsaku Endō)|Scandalo]]'', trad. di Hilia Brinis, Milano, Rusconi, 1989)
* ''[[Una donna chiamata Shizu]]'', a cura di Piera Rupani, Piemme, Casale Monferrato, 1995 (antologia di racconti)
 
== Onorificenze ==
Muore di cancro ai polmoni nel febbraio del 1972. Nel 1973 viene stabilito l'Hirabayashi Taiko Prize in suo onore.<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Schierbeck, Sachiko|cognome=Shibata.|titolo=Japanese women novelists in the 20th century : 104 biographies, 1900-1993|data=1994|editore=Museum Tusculanum Press|pp=46-50|OCLC=32348453}}</ref>
{{Onorificenze
 
|immagine=PRT Order of Prince Henry - Officer BAR.png
== Produzione ==
|nome_onorificenza=Ufficiale dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique
 
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Infante Dom Henrique
=== Prima produzione ===
|motivazione=
Dopo il matrimonio Hirabayashi ha finalmente l'occasione di dedicarsi attivamente alla scrittura. Nel 1927 pubblica ''Azakeru'' 嘲る ("Autoironia"), un racconto autobiografico su una coppia di giovani anarchici che viene imprigionata a Tōkyō e costretta a trasferirsi in Manciuria. L'anno dopo scrive la sua opera più famosa, ''Seryōshitsu nite'' 施療室にて ("Nel reparto volontario"). Il romanzo, anche questo autobiografico, parla della sua gravidanza e della tragica perdita della figlia ed è anche una feroce critica agli ospedali del tempo e alla mancanza di cure dedicate alle donne partorenti. Nel 1929, diventata membro della "Federazione dei Laburisti", pubblica un racconto dopo l'altro ma è costretta a interrompere l'attività per l'arresto del 1937 e per i problemi di salute che sviluppa in prigione.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Laura Katherine Ondrake|data=2009|titolo=Hirabayashi Taiko: issues of subjectivity in Japanese women's autobiography in fiction|rivista=|editore=Columbus, Ohio: Ohio State University|volume=|numero=|pp=1-13|accesso=|OCLC=743871764}}</ref>
|luogo=[[1968]]
 
}}
=== Produzione del dopoguerra ===
{{Onorificenze
Dopo la guerra Hirabayashi riprende la scrittura, ma con un nuovo approccio. La lunga guerra e la lotta contro la malattia spostano l'attenzione dell'autrice sul benessere individuale e sulla sfera emotiva. L'allontanamento dall'impegno sociale e dalla lotta di classe, per quanto progressivo, è già evidente nelle prime opere del dopoguerra. In ''Shūsen nisshi'' ("Il diario della fine della guerra", 1945) vengono espressi la gioia e il sollievo per il termine del conflitto mondiale. Sentimenti di protesta nei confronti della guerra si trovano anche in ''Mō Chūgoku-hei 猛中国兵 ("Soldati cinesi ciechi", 1946).'' In ''Hitori yuku'' 一人行く("Io cammino da sola") la protagonista, gravemente ammalata e in difficoltà economiche, si ritrova in un letto d'ospedale a riflettere sul tempo sprecato in attività sovversive. <ref>{{Cita libro|nome=Jean|cognome=Miseli|titolo=Violent emotions: Modern Japanese and Korean women's writing, 1920–1980|data=2004|editore=ProQuest Dissertations Publishing|pp=51-82|OCLC=60566655}}</ref>
|immagine=Japanish Order of Culture Ribbon.jpg
 
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Cultura
''Kishimojin'' 鬼子母神 ("La dea demone", 1946) è una riflessione sull'identità femminile, la sessualità e il senso materno acquisito da una donna costretta ad adottare un bambino. ''Kō iu onna'' かういふ女 ("Una donna così", 1946) racconta della lotta della scrittrice contro le malattie che l'hanno portata in fin di vita. ''Chitei no uta'' 地底の歌 ("Canzone dall'oltretomba") ritrae una banda di gangster della Yakuza e li paragona a un'organizzazione proletaria. Fra il 1984 e il 1957 pubblica due romanzi autobiografici, ''Jinsei jikken'' 人生実験 ("Un esperimento di vita") e ''Sabaku no hana'' 砂漠の花 ("Fiori nel deserto", 1957). Il primo parla di una scrittrice di successo che venti anni prima ha avuto un'avventura con un anarchico, ''Sabaku no hana'' riprende la vita dell'autrice dalle prime battaglie per la propria indipendenza al divorzio col marito Kobori. Nel romanzo inoltre Hirabayashi esprime il risentimento per il Partito Comunista e per l'idea che la letteratura debba essere subordinata alla politica.
|collegamento_onorificenza=Ordine della Cultura
 
|motivazione=
Nel 1969 pubblica ''Hayashi Fumiko'' 林芙 美子, una biografia sulla scritttrice rivale e amica di una vita. Nel 1972 viene pubblicato postumo ''Miyamoto Yuriko'' 宮本 百合子, uno studio sulla scrittrice a cui si era dedicata Hirabayashi poco prima di morire.<ref name=":1" />
|luogo=[[1995]]
 
}}
=== Racconti gialli ===
Verso la fine del secondo decennio del XX secolo Hirabayashi pubblica dei racconti gialli per le riviste ''Shinseinen'' e ''Ryōki''. Riconosciuto il suo talento, l'editore di ''Shinseinen'' cerca di invogliare l'autrice a continuare a cimentarsi nel genere poliziesco, ma Hirabayashi rifiuta, preferendo dedicarsi alla letteratura proletaria.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Sari|cognome=Kawana|anno=2004|titolo=The Price of Pulp: Women, Detective Fiction, and the Profession of Writing in Inter-War Japan|rivista=Japan Forum|volume=16|numero=2|pp=207-229}}</ref>
 
== Temi e stile ==
Le opere di Hirabayashi Taikori fanno parte della letteratura proletaria giapponese e l'autrice è ben consapevole di scrivere per questo determinato genere letterario, ma il suo interesse non è focalizzato solo sulle questioni politiche. I suoi romanzi intrecciano sia aspetti di pura critica sociale sia tematiche più personali e intimiste, in cui l'elemento ideologico passa in secondo piano.
 
La sua produzione è in linea con il genere dello ''shishōsetsu'', del romanzo autobiografico. Elementi fittizi ed elementi autobiografici sono strettamente collegati, spesso soprapposti; ciò permette all'autrice di denunciare la società parlando delle esperienze traumatiche del proprio passato. L'attenzione infatti non è tanto sulla sofferenza delle masse, ma quanto sul suo dolore personale, in quanto donna e in quanto cittadina giapponese.
 
Le protagoniste delle sue storie vanno incontro a eventi tragici ma non ne vengono schiacciate. La tragedia diventa mezzo di catarsi, il dolore ha dei risvolti positivi: serve a trasformare, rinvigorire e far maturare i personaggi.
 
Hirabayashi ha uno stile realistico e crudo, a tratti quasi grottesco. I romanzi sono spesso in prima persona e viene fatto ampio uso di monologhi interiori e lunghe descrizioni che permettono ai personaggi di analizzare le situazioni in cui si trovano.<ref name=":0" />
 
==Opere<ref>La traduzione dal giapponese dei titoli è amatoriale e non ufficiale.</ref>==
* ''Azakeru'' (嘲る, 1927) - "Autoironia"
* ''Seryōshitsu nite'' (施療室にて, 1928) - ''"''Nel reparto ospedaliero"
* ''Shūsen nisshi'' (1946) - "Diario di fine guerra"
* ''Hitori yuku'' (一人行く, 1946) - "Io cammino sola"
* ''Mō Chūgoku-hei'' (猛中国兵1946) - "Soldati cinesi ciechi"
* ''Kishimojin'' (鬼子母神, 1946) - "La dea demone"
* ''Kō iu onna'' (かういふ女, 1946) - "Una donna così"
* ''Watashi wa ikiru'' (私は生きる, 1947) - "Io vivrò"
* ''Kokusatsu'' (黒札) - "Note nere"
* ''Chitei no uta'' (地底の歌, 1948) - "Canzone dall'oltretomba"
* ''Jinsei jikken'' (人生実験, 1948) - "Un esperimento di vita"
* ''Hito no inochi'' (人の命, 1950) - "Vita di un uomo"
* ''Nagurareru aitsu'' (殴られるあいつ) - "L'uomo sconfitto"
* ''Sabaku no hana'' (砂漠の花, 1957) - "Fiori nel deserto"
* ''Sono hito to tsuma'' (その人と妻) - "L'uomo e sua moglie"
* ''Erudorado Akarushi'' (エルドラド明るし)
* ''Fumō'' (不毛, 1962) - "Sterilità"
* ''Kuroi Nenrei'' (1963) - "Gli anni neri"
* ''Haha to iu onna'' (母と言う女, 1966) - "Una donna da chiamare mamma"
* ''Himitsu'' (秘密, 1967) - "Segreto"
* Hayashi Fumiko (林芙 美子, 1969)
* ''Miyamoto Yuriko'' (宮本 百合子, 1972)
 
==Vedi anche==
* [[Letteratura giapponese]]
*
 
== Note ==
<references/>
{{reflist}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Letteratura}}
 
[[Categoria:Scrittori cattolici]]
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Madoka Kusakabe|titolo=Sata Ineko and Hirabayashi Taiko: The Café and Jokyū as a Stage for Social Criticism|anno=2011|editore=University of Oregon|città=Eugene|lingua=inglese}}
* {{Cita libro|titolo=Kindai joryū bungaku : Okamoto Kanoko, Hayashi Fumiko, Hirabayashi Taiko, Sata Ineko|anno=1983|editore=Yūseidō|città=Tōkyō|lingua=giapponese|OCLC=925122513}}
* {{Cita libro|autore=Sachiko Schierbeck|titolo=Japanese Women Novelists in the 10th Century: 104 Biographies 1900-1993|anno=1994|editore=Museum Tusculanum Press|città=Birketinget|lingua=inglese|OCLC=442163067}}
* {{Cita libro|autore=Rimer, J. Thomas. e Gessel, Van C.|titolo=The Columbia anthology of modern Japanese literature|/oclc/56334254|anno=2005-2007|editore=Columbia University Press|lingua=inglese|OCLC=56334254}}
* {{Cita libro|autore=Schierbeck, Sachiko Shibata|titolo=Japanese women novelists in the 20th century : 104 biographies, 1900-1993|/oclc/32348453|anno=1994|editore=Museum Tusculanum Press|lingua=inglese|OCLC=32348453}}
{{Authority control}}