Utente:Cstomaci/Sandbox/Helldiver: differenze tra le versioni

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[[File:Consegna 1 aereo 1.JPG|thumb|Cerimonia di consegna dei primi due Helldiver con le insegne provvisorie della Marina Militare]]
 
Dopo le dure condizioni del [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|Trattato di pace]]<ref>Articolo 59 del Trattato di Pace fra l'Italia e le Potenze Alleate del 10 febbraio 1947</ref>, con l'adesioneammissione dell'Italia alnel [[Patto Atlantico]] e l'avvio da parte statunitense degli aiuti militari alle Nazioni alleate (Mutual Defense Assistance Program), per la [[Marina Militare]] si prospetta, come accaduto per la Francia, la possibilità di ottenere una portaerei classe ''CVE'' tra quelle in surplus dell'U.S. Navy <ref>studi in tal senso erano già stati preparati dallo Stato Maggiore Marina nel1948nel 1948</ref> <ref>{{Cita |L'aviazione di Marina, 1995|pag 190|Risio}}</ref> e finalmente riuscire a soddisfare il desiderio per una componente aerea autonoma, sempre frustatonegato per ragioni politiche, di carenza di risorse e vincoli legislativi <ref>la Leggelegge del 22 febbraio 1937 che assegnava ogni velivolo militare alla gestione della Regia Aeronautica</ref>. Nel 1950 il ministro della Difesa [[Randolfo Pacciardi]] inviò a [[Washington]] il [[Capo di SMstato maggiore della Marina Militare]] Ammiraglio Emilio Ferreri, per trattare la cessione didelle unaunità da richiedere agli americani, tra cui figuravano due portaerei di scorta e mala cirelativa dotazione di velivoli imbarcati<ref>{{Cita |La Marina Militare e la Nato, 2016|pag 62|MdeLeonardis}}</ref>.

Ci si rese subito conto che i costi di gestione, tralasciando le difficoltà di ordine politico e giuridico, superavano le possibilità del bilancio della Marina Militare. ComunqueRimaneva rimanevacomunque aperta la possibilità di costituire una componente aerea basata a terra con compiti prevalentemente navali e antisom<ref>{{Cita |Dalla Furious al Garibaldi, 2002|pag 75|Sgarlato}}</ref>.
 
Nel novembre 1950 un gruppo di quindici ufficiali della Marina Militare, suddiviso in tre sezioni, fu inviato in addestramento negli Stati Uniti presso la Naval Air Station di Corpus Christi, in [[Texas]],per conseguire il brevetto di pilota e l'abilitazione su portaerei<ref>{{Cita |L'aviazione di Marina, 1995|pag 194|Risio}}</ref>. Il reparto addestrativo è il ''VA-5'' datato di velivoli Douglas Skyraiders.
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Gli Helldiver conservano il gancio di arresto, rimosso invece sugli esemplari forniti all'Aeronautica Militare e assumono le matricole '''I-01''' e '''I-02'''. Gli ufficiali della Marina abilitati sono i tenenti di vascello Cottini e Volpe, il sottotenente di vascello Paramithiotti, i guardiamarina Saccardo, Cali, Valente.
 
Il 10 novembre 1952 Volpe e Valente trasferiscono gli Helldiver sulla base di [[Norfolk]] e il 1° dicembre velivoli e piloti sono imbarcati sulla portaerei [[USS Midway (CV-41)]] diretta nenel Mediterraneo.
 
Durante la navigazione, s'intuisce dagli ordini contraddittori che provengono dallo Stato Maggiore Marina, che in Italia l'opposizione alla creazione di una [[Aviazione Navale]] è ancora forte.
 
Comunque, il 19 dicembre 1952, al largo di [[Marsiglia]] i due Helldiver decollano dalla Midway <ref> Valente partirà dopocon un'ora di ritardo per avaria</ref> con la scorta di otto [[Grumman F9F Panther|F9F-5 Panther]] del ''VF-61'' <ref>http://www.gonavy.jp/CVG-CVG6f.html</ref>.
 
In prossimità dell'[[Isola d'Elba|isola d'Elba]], al limite dello spazio aereo italiano, la scorta lascia i due Helldiver, che senza un piano di volo e ausili di navigazione, sono costretti a navigare a vista finché atterrano sull'aeroporto di Napoli-Capodichino.
 
Per evitare il sequestro dei velivoli, del tutto sconosciuti alle autorità aeronautiche italiane<ref>violazione dello spazio aereo, aerei da guerra privi di registrazione, brevetti di volo e abilitazioni non riconosciute</ref>i due piloti della Marina li parcheggiano nella zona aeroportuale riservata all'amministrazione statunitense, di fatto proprietaria degli aeromobili. I due Helldiver restano accantonati sull'aeroporto di Napoli-Capodichino finchè incorporati nell'AMI, ricevono le matricole MM4698 e MM4699, venendo ceduti nell'agosto del 1953 all'86° gruppo di Grottaglie<ref> secondo alcune fonti il 13 novembre la portaerei '''USS Tripoli (CVE 64)''' sbarcò segretamente quarantasei SB2C-4, 4E e -5 all'Arsenale di la Spezia. Tutto il materale, rimasto inutilizzato fu successivamente rottamato<ref>{{Cita |Dalla Furious alla Garibaldi,2002|pag 75|Sgarlato}}</ref></ref>.
 
;Portogallo