Talmud: differenze tra le versioni
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{{Avvisounicode}}
{{Citazione|Il [[Talmud babilonese]], con il suo nucleo della [[Mishnah]], è il testo classico dell'[[ebraismo]], secondo solo alla [[Tanakh|Bibbia]]. Se la [[Torah|Sacra Scrittura]] è il sole, il Talmud è la sua luna che ne riflette la luce.|Rabbi [[Norman Solomon]], ''The Talmud'', 2009, p. xv}}
[[File:Talmud yerushalmi-brakhot.GIF|thumb|Una pagina del ''[[Talmud babilonese]]'', edizione di [[Vilna]], Trattato [[Berakhot]], foglio 2a.]]
Il '''Talmud''' ({{ebraico|'''תַּלְמוּד'''}}, ''talmūd'', che significa ''insegnamento'', ''studio'', ''discussione'' dalla [[radice (linguistica)|radice]] ebraica '''ל-מ-ד)''' è uno dei [[testi sacri dell'ebraismo]]. Tradizionalmente viene citato col termine '''''Shas''''' ({{ebraico|'''ש״ס'''}}), un'abbreviazione [[lingua ebraica|ebraica]] di ''shisha sedarim'', i "sei ordini", riferimento ai sei ordini della [[Mishnah]]. Il termine
Il ''Talmud'' ha due componenti: la ''[[Mishnah]]'' ({{ebraico|'''משנה'''}}<nowiki>,</nowiki> [[200]] circa), compendio scritto della ''[[Torah Orale]]'' dell'[[ebraismo rabbinico]] (''Talmud'' infatti significa "istruzione" in [[ebraico]]); e la ''[[Ghemara]]'' ([[500]] circa), un'elucidazione della ''Mishnah'' e relativi scritti [[Tannaim|tannaitici]] che spesso tratta di altri argomenti e commenta la Bibbia ebraica (''[[Tanakh]]''). Il termine ''Talmud'' può riferirsi solo alla ''Ghemara'', oppure alla ''Mishnah e Ghemara'' insieme.<ref name="JewishEnc1"/>
L'intero ''Talmud'' consiste di 63 trattati e la rispettiva stampa
{{Ere Rabbiniche}}
{{Ere Rabbiniche crono|era=Tannaim}}
== Storia ==
{{Approfondimento|allineamento=destra|larghezza=35%|titolo=La trasmissione della Torah orale|dim-testo = 90%
|contenuto=Nel [[586 a.C.]] vi fu la distruzione del [[Tempio di Gerusalemme]] di [[Re Salomone|Salomone]] (secondo il ''Talmud'' nel 416 a.
}}
=== Il retroterra culturale ebraico ===
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La situazione cambiò drasticamente a causa della [[Assedio di Gerusalemme (70)|distruzione]] della [[popolo ebraico|comunità ebraica]] e del [[Secondo Tempio]] nell'anno [[70 d.C.]] e il conseguente sconvolgimento delle relative norme sociali e giuridiche. Mentre i rabbini si trovarono ad affrontare una nuova realtà - soprattutto l'ebraismo senza il Tempio (che serviva come centro di insegnamento e di studio) e senza una [[Giudea romana|Giudea]] almeno parzialmente autonoma - si generò una pletora di problematiche giuridiche e il vecchio sistema di studio orale non poté esser mantenuto.
Fu durante questo periodo che il discorso rabbinico iniziò a essere messo per iscritto.<ref>{{en}} Hermann Strack, ''Introduction to the Talmud and Midrash'', Jewish Publication Society (1945), pp. 11-12. "[La Legge Orale] fu trasmessa per passaparola nel corso di un lungo periodo... I primi tentativi di metter per iscritto la materia tradizionale si crede siano stati fatti nella prima metà del secondo secolo cristiano." Strack teorizza che la crescita del canone cristiano (il ''[[Nuovo Testamento]]'') fu un fattore che influenzò i rabbini a registrare la legge orale per iscritto.</ref><ref>La teoria che la distruzione del Tempio e il caos che ne conseguì portò alla scrittura della Legge Orale venne spiegata per la prima volta nell'Epistola di [[Gaon|Sherira Gaon]] e spesso ripetuta. Vedi per es., Grayzel, ''A History of the Jews'', Penguin Books, 1984, p. 193.</ref>
La prima legge orale registrata potrebbe essere stata fatta in forma [[midrash]]ica, dove la discussione [[halakhah|halakhica]] è strutturata come commentario [[esegesi|esegetico]] del ''[[Pentateuco]]'' (''[[Torah]]''). Ma una forma alternativa, organizzata per argomento anziché per versetto biblico, si affermò verso l'anno [[200]] quando [[Rabbino|Rabbi]] [[Judah haNasi]] redasse la ''[[Mishnah]]'' ({{ebraico|'''משנה'''}}). Essa non era certo monolitica; piuttosto, variava tra le diverse scuole rabbiniche. Le due più famose erano la Scuola di [[Shammai]] e la Scuola di [[Hillel il Vecchio|Hillel]]. In generale, tutti i pareri validi, anche quelli non normativi, furono registrati nel ''Talmud''.<ref name="JVL1"/><ref>Il più antico manoscritto completo del ''Talmud'', noto come il ''Talmud di Monaco'' (Cod.hebr. 95), risale al [[1342]] ed è disponibile [http://daten.digitale-sammlungen.de/~db/bsb00003409/images/index.html online].</ref>
=== La formazione del ''Talmud'' ===
{{vedi anche|Cattività babilonese|Diaspora ebraica|Yeshivah}}
Presto, di fronte a situazioni nuove e a divergenze di scuola, fu necessario ricavare dalla ''Torah'', scritta e orale, le decisioni pratiche. Questa fu opera dei [[rabbino|rabbini]] e specialmente dei [[settantuno|71]] membri del [[Sinedrio]].
Più tardi le persecuzioni e la necessità di tener conto della distruzione del [[Secondo Tempio]] ([[70 d.C.]]) e della [[diaspora ebraica]], indussero Rabbi [[Akiva]] e poi [[Rabbi Meir]] a raccogliere e a classificare gli appunti dei loro allievi. All'inizio del [[III secolo]], Rabbi [[Judah haNasi]], soprannominato il Santo, li ordinò in 60 trattati, raggruppati in sei ordini, il cui insieme costituisce la ''[[Mishnah]]'' (
Col passare degli anni e con l'aggravarsi della situazione del [[popolo ebraico]], divenne evidente che il testo della ''Mishnah'' era troppo conciso per poter essere usato correntemente come guida di ''[[Halakhah]]'', giungendo quindi alla redazione del ''Talmud''.
=== I maestri del Talmud ed il loro insegnamento ===
I [[maestri ebrei]] della ''Mishnah'' sono chiamati ''[[tannaim]]'' (insegnanti). Quelli della ''Ghemara'' accettarono soltanto il titolo di ''[[amoraim]]'' (interpreti). Quanto a coloro che redassero il testo definitivo, essi si considerarono modestamente come ''[[savoraim]]'' (opinanti). Molti di questi illustri rabbini esercitavano il mestiere di artigiano.
Il messaggio del ''Talmud'' si presenta in due forme: quella della ''[[Halakhah]]'' (Via da seguire) che riguarda le prescrizioni legali, e quella della ''[[Haggadah]]'' (Racconto), consistente in racconti di episodi, alcuni dei quali possono parere immaginosi e in [[Parabola (letteratura)|parabole]], modalità che si sono riflettute poi nei ''[[Vangeli]]'' e nella ''[[Sunna]]'' [[islam]]ica. L'insieme costituisce una vera enciclopedia delle conoscenze dell'epoca ([[matematica]], [[medicina]], [[astronomia]] ecc.).
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Il ''Talmud'' ha autorità per tutte le generazioni; oggi vi è un vero risveglio di studi talmudici.
{{Approfondimento|allineamento=destra|larghezza=35%|titolo=Halakhah|dim-testo = 90%|
contenuto=L<nowiki>'</nowiki>''Halakhah'' ([[ebraico|ebr.]] '''הלכה''') è la tradizione "normativa" dell'[[ebraismo]]. Non è un testo singolo ma piuttosto un nome per definire il complesso delle norme codificate della legge ebraica e deriva dalla codificazione delle regole del ''Talmud''. Le decisioni halakhiche determinano la pratica normativa e nel ''Talmud'', se c'era una disputa, queste decisioni seguivano l'opinione della maggioranza dei [[Rabbini del Talmud|rabbini]] le cui differenti opinioni, spesso contrastanti, ma anche con opinioni successive che sapessero integrarle in un'unica prospettiva analitica, comprendono tutti i piani dell'esistenza divina o dell'uomo e della [[Creazione (teologia)|Creazione]].
}}
In ogni epoca i quesiti posti al ''Talmud'' hanno permesso di applicarlo tenendo conto dei nuovi dati [[scienza|scientifici]], [[economia|economici]], sociali. Così viene garantita la continuità della tradizione, vivente da [[Mosè]] ai giorni nostri.
La tradizione orale, messa per iscritto, continuò a essere materia di discussione e approfondimento in Terra d'Israele e a [[Babilonia]]: la ''Ghemara'' (complemento) è il commentario prodotto dagli ''Amoraim'' (i Maestri della ''Ghemara'' [[III secolo|III]]-[[V secolo]]).
''Mishnah e Ghemara'' = ''Talmud'' (insegnamento; abbreviazione di ''Talmud Torah''). Ne esistono due redazioni diverse per contenuto, metodo e lingua: il [[Talmud di Gerusalemme]] (''Talmud [[Yerushalmi]]'', ''TY''), terminato verso la fine del [[IV secolo]], ed il [[Talmud babilonese]] (''Talmud [[Bavli]]'', ''TB''), di un secolo più tardi. Ambedue commentano la metà circa dei trattati della ''Mishnah'', quello di Babilonia in modo assai più esteso. Le circostanze storiche spiegano come il TB abbia presto eclissato il suo corrispondente definito "di [[Gerusalemme]]" e sia stato considerato come il solo canonico e normativo. Il testo della ''Mishnah'' ha numerose varianti nei due ''Talmudim'' (plurale di ''Talmud'') al punto che si è persino pensato a due recensioni.
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Il TB contiene il doppio di ''haggadot'' (insieme delle tradizioni non giuridiche) rispetto al TY, ove avevano posto tra i ''[[midrash]]im''. Il ''Talmud'' si presenta come il verbale conciso e appena ritoccato delle dispute accademiche (coi nomi dei protagonisti): e ciò spiega la ricchezza esuberante del suo contenuto, come pure la difficoltà della sua interpretazione. La redazione del ''Talmud [[Bavli]]'' risale al periodo compreso tra [[Abba Arika|Rav]] e [[Samuel di Nehardea|Shmuel]], ossia la prima metà del III secolo e la fine dell'attività di Ravina (499). Le accademie talmudiche più importanti avevano sede a [[Sura (città)|Sura]], [[Pumbedita]], Nehardea, Machoza, Mata Mechasya e Naresh.
Opera di virtuosi consumati nell'[[esegesi]] e nel [[diritto]], che attingono alle risorse della [[dialettica]] per
Il ''Talmud'' ci è giunto quindi in due versioni diverse: il ''Talmud'' di Gerusalemme (''Talmud Yerushalmì'') (redatto tra il IV e il [[VI secolo]] nella Terra d'Israele) e il ''Talmud'' di Babilonia (''Talmud Bavlì'') (redatto tra il V e il [[VII secolo]] in Babilonia). Il ''Talmud'' Babilonese, la cui ''Ghemara'' è scritta in [[aramaico]] e che fu compilato inizialmente da [[rabbino|rav]] Ashi e terminato da Ravina, ambedue capi della famosa ''Yeshivah'' di Sura, è molto più lungo di quello di Gerusalemme; quest'ultimo viene impropriamente chiamato ''Talmud [[Yerushalmi]]'' ([[Talmud di Gerusalemme]]) ma in realtà non fu redatto nella città del Santuario bensì a [[Tiberiade]]. Il ''Talmud Yerushalmi'' differisce dal primo per il linguaggio, lo stile e la terminologia. Oggi di quest'ultimo possediamo solo quattro dei sei ordini: Zeraim, Moed, Nashim e Nezikin (in cui mancano però 'Eduyot e Avot), oltre alle prime tre sezioni di Nidda. Secondo il [[Rambam]] fu Rabbi Yochanan, aiutato dai suoi discepoli, a compilare il ''Talmud Yerushalmi'' durante l'ultimo quarto del III secolo d.C.
Nell'[[VIII secolo]] nacque il movimento dei [[Caraismo|Caraiti]], che respingono l'autorità del ''Talmud'' e accettano la Scrittura (''Miqra''<nowiki>'</nowiki>) come unica norma. Le edizioni del TB riproducono l<nowiki>'</nowiki>''[[editio princeps]]'' di [[Venezia]] ([[1520]]-[[1524]]). Molte contengono anche i [[dodici|12]] «Piccoli Trattati» considerati non canonici.
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{{Vedi anche|Ghemara|Midrash}}
[[File:Sanuel Hirszenberg The Sabbath Rest.jpg|thumb|''Il riposo dello Shabbat'' ([[pittura a olio|olio]] di Samuel Hirszenberg, [[1894]])]]
Il ''Talmud'' è riconosciuto solo dall'[[ebraismo]] che, assieme al ''[[Midrash]]''
Consiste in una raccolta di discussioni avvenute tra i sapienti (''[[Chakham]]im'') e i [[Maestri ebrei|maestri]] (''[[rabbanim]]'') circa i significati e le applicazioni dei passi della ''Torah'' scritta, e si articola in due livelli:
* la ''[[Mishnah]]'' (o ''Mishna'', ripetizione) raccoglie le discussioni dei maestri più antichi (giungendo fino al [[II secolo]]);
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I termini ''Talmud'' e ''[[Ghemara]]'' vengono spesso usati in maniera intercambiabile. La ''Ghemara'' forma la base di tutti i codici della ''[[Halakhah]]'' (legge rabbinica) e viene spesso citata in altra [[letteratura rabbinica]]. L'intero ''Talmud'' è anche conosciuto con il nome di ''Shas'' ({{ebraico|ש״ס }}), acronimo di ''Shisha Sedarim'', i sei ordini (''[[Zeraim]]'', ''[[Moed]]'', ''[[Nashim]]'', ''[[Nezikin]]'', ''[[Kodashim]]'', ''[[Tohorot]]'') in cui è divisa la ''Mishnah''. La suddivisione del Talmud è identica a quella della Mishnah: i ''Shisha Sedarim'' si suddividono in ''Massechtot'' - trattati, i quali a loro volta sono composti da capitoli.
== Contenuto e struttura ==
Il ''Talmud'' si compone di diverse parti ed approfondisce ogni piano dell'esistenza di [[Dio]], della [[Creazione (teologia)|Creazione]], delle creature e dell'uomo.
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=== Ordine concettuale ===
{{Approfondimento|allineamento=destra|larghezza=35%|titolo=Torah Orale|dim-testo = 90%|
contenuto= La ''Torah'' Orale comprende le tradizioni legali ed interpretative che sono state trasmesse oralmente da Dio sul Monte Sinai e non furono scritte nella ''Torah'' scritta. Secondo l'ebraismo rabbinico la ''Torah'' orale, "Legge orale" o "Tradizione orale" ([[ebraico|ebr.]]: תורה שבעל פה, ''Torah she-be-`al peh''), fu data da Dio a Mosè insieme alla ''[[Torah]]'' scritta ([[ebraico|ebr.]]: תורה שבכתב, ''Torah she-bi-khtav''), dopodiché fu trasmessa oralmente nel corso dei secoli<ref>[http://www.google.com/search?tbm=bks&tbo=1&q=%22dual+torah%22+%22Oral+Torah%22+%22Torah+she-be-al-peh%22+%22Written+Torah%22+%22Torah+she-bikhtav%22+%22Torah+she-be-%60al+peh%22+Moses+God+the+explanations&btnG= Howard Schwartz, ''Tree of souls: the mythology of Judaism''], [[Oxford University Press]] (2004), p. lv</ref> e codificata per iscritto nel ''Talmud''. Mentre alcuni altri gruppi ebraici ed altre culture hanno conservato tradizioni orali, solo i [[rabbini]] hanno dato un significato ideologico al fatto di aver trasmesso la propria tradizione oralmente.<ref>{{en}} Elizabeth Shanks Alexander, "The Orality of Rabbinic Writing", in ''The Cambridge Companion to the Talmud'', cur. Martin Jaffee (2007).</ref> I rabbini dell'era talmudica concepirono la ''Torah'' Orale in due modi distinti: 1) la tradizione rabbinica considerò la Torah Orale come una catena ininterrotta di trasmissione; l'aspetto distintivo di questa affermazione era che la ''Torah'' Orale "fu tramandata con passaparola e memorizzata."<ref>{{en}} Elizabeth Shanks Alexander, "The Orality of Rabbinic Writing", ''cit.'', p. 39. Ciò viene confermato da varie fonti, come per es. [[Mishna]] [[Pirkei Avot]] 1:1. Il modo di insegnamento e memorizzazione viene descritto su ''[[Bavli]] [[Eruvin]]'' 54b.</ref> 2) I rabbini concepirono la ''Torah'' Orale anche come tradizione interpretativa e non soltanto come tradizione memorizzata; secondo questa opinione la Torah scritta veniva a comprendere molti livelli di interpretazione. Fu assegnato alle successive generazioni, che erano immerse nella
}}
I sei ordini (''sedarim''; singolare: ''seder'') del contenuto generale del ''Talmud'' sono suddivisi in 60 o 63 trattati (''masekhtot''; singolare: ''masekhet'') di materie più specifiche. Ogni trattato è diviso in capitoli (''perakim''; singolare: ''perek''), 517 in totale, che sono numerati sia secondo la numerazione dell'[[alfabeto ebraico]] sia con nomi propri, solitamente facendo uso delle prime parole della prima ''mishnah''. Il ''perek'' spesso continua per diverse (decine) di pagine.<ref>Per il significato di "pagina" in questo contesto, vedi [[#Stampa e pubblicazione]].</ref> Ogni ''perek'' contiene molte ''mishnayot''<ref>{{en}} Louis Jacobs, ''Structure and form in the Babylonian Talmud'', Cambridge University Press (1991), p. 2</ref> insieme ai rispettivi scambi di commenti che formano la base della ''Ghemara''; il nome di un passo della ''Ghemara'' si chiama ''[[Ghemarah#La sughiya|sughiya]]'' ({{ebraico|סוגיא, ''sughya'' }}; plurale ''sughyot''). I paragrafi dei capitoli vengono citati come ''mishnayot'' (plur. di ''mishna''): può sembrare paradossale che lo stesso termine, ''Mishna'', venga usato per il tutto e anche per la più piccola parte del tutto; per esser precisi, ''mishnah'' è il termine corretto per definire una breve regola in un insegnamento particolare che forma la base caratteristica dell'opera e sarebbe più giusto riferirsi all'intero lavoro col plurale ''mishnayot'', come certi studiosi in realtà fanno.<ref name="solo"/><ref>L'[[ebraico]] ''mishna'' deriva da una radice che significa "ripetere": è una formulazione succinta che il maestro passa al discepolo da ripetere e quindi memorizzare quale riassunto della lezione. Il [[cristianesimo|cristiano]] [[San Girolamo|Girolamo]], scrivendo verso il 410, fa riferimento alle tradizioni dei [[farisei]] chiamandole ''deuterōseis'' - un equivalente [[lingua greca|greco]] dell'[[ebraico]] ''mishnayot''. Chiaramente, la ''Mishna'' venne concepita come insegnamento orale e la sua articolazione dettagliata, come anche l'ordinamento dei suoi contenuti, sono meglio apprezzati se visti in un contesto di oralità.</ref>
Una ''sughiya'', anche ''[[baraita]]'' o ''[[tosefta]]'', usualmente comprende un'elaborazione dettagliata comprovata di una dichiarazione mishnaica, sia essa [[halakhah|halakhica]] o [[aggadah|haggadica]]. Una ''sughiya'' può (e spesso succede) argomentare oltre l'oggetto della ''mishnah''. La ''sughiya'' non usa [[punteggiatura]] nel senso [[sintassi|sintattico]] ma tramite espressioni specifiche che si interpongono nella ''sughiya'' stessa dividendola in componenti di solito con un'affermazione, una domanda sulla dichiarazione, una risposta, una prova per sostenere la risposta o una confutazione della risposta con la relativa controprova.<ref name="solo">Quanto segue secondo la descrizione critica e sistematizzazione del ''The Talmud'', cur. N. Solomon, Penguin Books (2009), "Introduction" e ''passim'' - pagg. di riferimento specifico in base alle rispettive sezioni. Si è consultato inoltre ''Il Talmud. Introduzione, testi, commenti'', curato da Günter Stemberger, EDB (2008); ''Talmùd. Il trattato delle benedizioni'', redattore S. Cavalletti, UTET (2009); ''Il Talmud'', a cura di A. Cohen, trad. [[Ariel Toaff|A. Toaff]], Laterza (1999); [[Jacob Neusner]], ''Il Talmud. Cos'è e cosa dice'', San Paolo Edizioni (2009); Dan Jaffé, ''Il Talmud e le origini ebraiche del cristianesimo'', Jaca Book (2008); Simon Schwarzfuchs, ''Rashi. Il maestro del Talmud'', trad. A. Tombolini, Jaca Book (2005).</ref>
In una data ''sughiya'' dichiarazioni scritturali, [[Tannaim|tannaitiche]] e [[amora]]iche vengono citate a sostegno di varie opinioni. In tal modo la ''Ghemara'' evidenzia caratteristiche, e/o anche [[semantica|disaccordi semantici]], tra ''[[Tannaim]]'' e ''[[Amoraim]]'' (spesso attribuendo un'opinione ad una precedente autorità e come potrebbe aver risposto ad una data domanda nel caso venga citata l'espressione "
== Elementi dell'opera ==
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=== Baraita ===
{{Vedi anche|Baraita}}
Oltre alla ''Mishnah'' altri insegnamenti [[Tannaim|tannaitici]] furono prodotti all'incirca nello stesso periodo o appena dopo. La ''Ghemara'' frequentemente si riferisce a queste opinioni tannaitiche per confrontarle con quelle contenute nella ''Mishnah'' e sostenere o ricusare le proposizioni degli [[Amoraim]]. Tutte queste fonti tannaitiche non mishnaiche sono chiamate ''[[Baraita|baraitot]]'' (lett.
Le ''baraitot'' citate nella ''Ghemara'' sono spesso passi della ''[[Tosefta]]'' (un compendio tannaitico della ''[[Halakhah]]'' parallelo alla ''Mishnah'') e dei ''[[Midrash]]im'' halakhici (specificamente [[Midrash#Struttura|Mekhilta, Sifra e Sifre]]). Tuttavia alcune ''baraitot'' sono conosciute solo grazie alle tradizioni citate nella ''Ghemara'' e non fanno parte di nessun'altra raccolta.<ref name="solo"/>
=== ''Ghemara'' ===▼
▲=== Ghemara ===
{{Vedi anche|Ghemara}}
Nei tre secoli successivi alla redazione della ''Mishnah'' i rabbini di tutta la Palestina e Babilonia analizzarono, dibatterono e discussero tale composizione. Queste discussioni formano la ''[[Ghemara]]'' ([[ebraico]]: [[:wikt:en:גמרא|גמרא]], [[traslitterazione|traslitt.]] [[lingua italiana|ital.]]: "Ghemara"). ''Ghemara'' significa "completamento" (dall'[[ebraico]] ''gamar'' גמר: "completare") o "apprendimento" (dall'[[aramaico]]: "studiare"). La ''Ghemara'' si concentra principalmente sulla spiegazione ed elaborazione delle opinioni dei ''[[Tannaim]]''.<ref name="solo"/> I rabbini della ''Ghemara'' sono noti come ''[[Amoraim]]'' (sing. ''[[Amora]]'', [[ebraico|ebr.]]: אמורא).
Gran parte della ''Ghemara'' è costituita da analisi giuridica. Il punto di partenza per l'analisi è di solito una dichiarazione legale espressa in una ''mishnah''. La dichiarazione viene poi esaminata e confrontata con altre affermazioni utilizzate in diversi [[Ermeneutica|approcci]] dell'[[esegesi]] biblica nell'[[ebraismo]] rabbinico (o - più semplicemente - l'[[Zohar#Esegesi|interpretazione]] del testo nello [[studio della Torah]]) con scambi tra i due disquisitori (spesso anonimi e talvolta metaforici) chiamati ''makshan'' (interrogatore) e ''tartzan'' (risponditore). Un'altra funzione importante della ''Ghemara'' è quella di individuare la corretta base biblica di una data legge presentata nella ''Mishnah'' e il processo logico di collegamento uno con l'altro: questa attività era nota come ''talmud'' molto tempo prima che esistesse un ''Talmud'' come
=== ''[[Halakhah]]'' e ''[[Aggadah]]'' ===
Il ''Talmud'' è un vasto documento che coinvolge un gran numero di temi e materie. Tradizionalmente le dichiarazioni talmudiche sono classificate in due grandi categorie: ''[[Halakhah|halakhiche]]'' e ''[[Aggadah|aggadiche]]''. Le dichiarazioni halakhiche riguardano direttamente le questioni di legge e pratica ebraiche (''[[Halakhah]]''). Le dichiarazioni aggadiche non sono giuridicamente correlate ma sono piuttosto [[esegesi|esegetiche]], [[omiletica|omiletiche]], [[etica|etiche]] o di natura [[storia|storica]].
=== Trattati minori ===
Oltre ai sei Ordini il ''Talmud'' contiene una serie di trattati brevi di data posteriore, solitamente stampati alla fine del [[Seder]] [[Nezikin]] e non suddivisi in ''Mishnah e Ghemara''.
I cosiddetti "trattati minori" ([[ebraico]]: מסכתות קטנות, ''masechtot qetanot'') sono saggi del periodo [[Tannaim|tannaitico]] o successivo che esaminano tematiche delle quali non esistono trattati formali nella ''[[Mishnah]]''. Si possono quindi confrontare con la ''[[Tosefta]]'', che possiede trattati paralleli a quelli della ''[[Mishnah]]''. I primi otto contengono molto materiale originale; gli ultimi sette sono raccolte di materiale sparso in tutto il ''Talmud''. Secondo Rabbi [[Chaim Kanievsky]] i Trattati Minori risalgono al periodo dei ''[[Gheonim]]'' e includono:
# [[Avot di Rabbi Natan]] ([[ebraico]]: אבות דרבי נתן).
# ''[[Soferim (Talmud)|Soferim]]'' ([[ebraico]]: סופרים - Scribi). Questo trattato appare in due differenti versioni nello ''[[Yerushalmi]]'' e nel ''[[Bavli]]''.
# ''[[Evel Rabbati]]'' ([[ebraico]]: אבל רבתי - Elaborazione del [[Lutto nell'ebraismo|Lutto]]). Questo trattato esamina leggi e usanze sulla [[morte nell'ebraismo|morte]] e il lutto; viene a volte chiamato eufemisticamente ''Semahot'' ("gioie").
# ''[[Kallah]]'' ([[ebraico]]: כלה - Sposa) (sul fidanzamento, matrimonio e coabitazione).
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== [[Bavli]] e [[Yerushalmi]] ==
Lo sviluppo della ''Ghemara'' procedette in quelli che allora erano i due centri maggiori di ricerca e studio ebraici: la [[Terra di Israele]] e [[Impero sasanide|Babilonia]]. Conseguentemente due corpi di analisi vennero prodotti e due serie di ''Talmud'' furono create. La compilazione più antica è intitolata ''Talmud gerosolimitano'' o ''Talmud Yerushalmi''. Fu completato nel quarto secolo in Israele. Il ''Talmud babilonese'' fu compilato verso l'anno [[500 a.C.]], sebbene continuasse ad esser redatto ed emendato anche successivamente. La parola ''Talmud'', quando usata senza qualificanti, si riferisce di solito al ''Talmud babilonese''.<ref>Babilonese = Bavli.</ref>
=== ''Talmud Yerushalmi'' ===
Riga 227 ⟶ 225:
</ref> È una raccolta di insegnamenti delle scuole ebraiche di [[Tiberiade]], [[Zippori]] e [[Caesarea]], scritta principalmente in [[dialetto]] [[aramaico]] occidentale che differisce dalla controparte babilonese.<ref name="solo"/>
Questo ''Talmud'' è una [[sinossi]] dell'analisi della ''Mishnah'', che fu sviluppata nel corso di circa 200 anni dalle Accademie di Israele (principalmente quelle di [[Tiberiade]] e [[Caesarea]]). A causa della loro collocazione i saggi di queste Accademie dedicarono molta attenzione alle leggi agricole della Terra di Israele. Tradizionalmente si pensò che questo ''Talmud'' fosse stato redatto verso l'anno [[350 d.C.]] da Rav Muna e Rav Yossi della Terra di Israele. È noto come il ''Talmud Yerushalmi'' ("Talmud gerosolimitano") ma il titolo è inesatto dato che non fu preparato a Gerusalemme e sarebbe più opportuno chiamarlo "Il Talmud della Terra di Israele".<ref>{{en}} Jacob Neusner, J. Aronson, ''The Yerushalmi - the Talmud of the Land of Israel: an introduction'',
La sua redazione finale probabilmente ebbe luogo alla fine del quarto secolo ma gli studiosi individuali che lo consolidarono nella sua forma attuale non possono esser identificati con sicurezza. A questo punto il [[cristianesimo]] era diventata la [[Religione di Stato]] dell'[[Impero Romano]] e di [[Gerusalemme]], allora Città Santa della Cristianità. Nel [[325 d.C.]] [[Costantino I|Costantino]], primo imperatore cristiano, dichiarò: "Cerchiamo quindi di non aver nulla a che fare con la detestabile folla ebrea."<ref name="Eusebius">{{Cita libro|lingua = en|cognome = Eusebius|wkautore = Eusebio di Cesarea|titolo = Vita Constantini|url = http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.iv.i.html|accesso= 24 maggio 2012|volume = III|data = circa 330 d.C.|capitolo = XVIII: ''He speaks of their Unanimity respecting the Feast of Easter, and against the Practice of the Jews''|urlcapitolo = http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.iv.vi.iii.xviii.html}}</ref> Questa politica rese l'ebreo emarginato e povero. Di conseguenza i compilatori del ''Talmud'' di Gerusalemme non ebbero tempo di produrre un'opera della qualità che intendevano. Il testo evidentemente è incompleto e non facile da seguire. La cessazione dei lavori sul Talmud gerosolimitano, nel quinto secolo, è stata associata alla decisione di [[Teodosio II]] nel 425 d.C. di sopprimere il [[Patriarca (ebraismo)|Patriarcato]] e proibire la pratica degli [[rabbino|ordinamenti rabbinici formali]].<ref>Alcuni studiosi hanno messo in dubbio questo nesso: per ulteriori dettagli cfr. ''[[sub voce|s.v.]]'' "[[Talmud di Gerusalemme#Data e luogo di composizione|Talmud di Gerusalemme: Data e luogo di composizione]]".</ref>▼
▲La sua redazione finale probabilmente ebbe luogo alla fine del quarto secolo ma gli studiosi individuali che lo consolidarono nella sua forma attuale non possono esser identificati con sicurezza. A questo punto il [[cristianesimo]] era diventata la [[Religione di Stato]] dell'[[Impero Romano]] e di [[Gerusalemme]], allora Città Santa della Cristianità. Nel [[325 d.C.]] [[Costantino I|Costantino]], primo imperatore cristiano, dichiarò: "Cerchiamo quindi di non aver nulla a che fare con la detestabile folla ebrea."<ref name="Eusebius">{{Cita libro|lingua = en|cognome = Eusebius|wkautore = Eusebio di Cesarea|titolo = Vita Constantini|url = http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.iv.i.html|accesso= 24 maggio 2012|volume = III|data = circa 330 d.C.|capitolo = XVIII: ''He speaks of their Unanimity respecting the Feast of Easter, and against the Practice of the Jews''|urlcapitolo = http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.iv.vi.iii.xviii.html}}</ref> Questa politica rese l'ebreo emarginato e povero. Di conseguenza i compilatori del ''Talmud'' di Gerusalemme non ebbero tempo di produrre un'opera della qualità che intendevano. Il testo evidentemente è incompleto e non facile da seguire. La cessazione dei lavori sul ''Talmud gerosolimitano'', nel quinto secolo, è stata associata alla decisione di [[Teodosio II]] nel 425 d.C. di sopprimere il [[Patriarca (ebraismo)|Patriarcato]] e proibire la pratica degli [[rabbino|ordinamenti rabbinici formali]].<ref>Alcuni studiosi hanno messo in dubbio questo nesso: per ulteriori dettagli cfr. ''[[sub voce|s.v.]]'' "[[Talmud di Gerusalemme#Data e luogo di composizione|Talmud di Gerusalemme: Data e luogo di composizione]]".</ref>
Nonostante il suo stato incompleto il ''[[Talmud di Gerusalemme]]'' rimane una fonte indispensabile di conoscenza dello sviluppo della [[Halakhah|legge ebraica]] in Israele. Fu anche una risorsa importante per lo studio del [[Talmud babilonese]] da parte della [[yeshivah|scuola ebraica]] di [[Qayrawan]], diretta dai [[Rabbino|rabbini]] [[Chananel Ben Chushiel]] e [[Nissim Ben Jacob]], con il risultato che le opinioni basate principalmente sul ''Talmud gerosolimitano'' trovarono posto sia nelle ''[[Tosafot]]'' che nel ''[[Mishneh Torah]]'' di [[Maimonide]].▼
▲Nonostante il suo stato incompleto il ''[[Talmud di Gerusalemme]]'' rimane una fonte indispensabile di conoscenza dello sviluppo della [[Halakhah|legge ebraica]] in Israele. Fu anche una risorsa importante per lo studio del ''[[Talmud babilonese]]'' da parte della [[yeshivah|scuola ebraica]] di [[Qayrawan]], diretta dai [[Rabbino|rabbini]] [[Chananel Ben Chushiel]] e [[Nissim Ben Jacob]], con il risultato che le opinioni basate principalmente sul ''Talmud gerosolimitano'' trovarono posto sia nelle ''[[Tosafot]]'' che nel ''[[Mishneh Torah]]'' di [[Maimonide]].
Ci sono tradizioni che ritengono che nell'[[Messia nell'ebraismo|Età messianica]] il ''Talmud di Gerusalemme'' avrà priorità su quello babilonese. Ciò può essere interpretato nel senso che, dopo il ripristino del [[Sinedrio]] e del lignaggio dei [[maestri ebrei]], l'opera sarà completata e "da Sion eromperà la Legge e la parola del Signore da Gerusalemme ". Di conseguenza, in seguito alla formazione del moderno [[Stato di Israele]], vi è un certo interesse a ristabilire le tradizioni di ''Eretz Israel''. Ad esempio [[Rabbino|Rabbi]] [[David Bar-Hayim]], dell'Istituto ''Makhon Shilo'', ha pubblicato un [[siddur]] che riflette la pratica ''Eretz Israel'' come si trova nel ''Talmud di Gerusalemme'' e altre fonti.▼
▲Ci sono tradizioni che ritengono che nell'[[Messia nell'ebraismo|Età messianica]] il ''Talmud di Gerusalemme'' avrà priorità su quello babilonese. Ciò può essere interpretato nel senso che, dopo il ripristino del [[Sinedrio]] e del lignaggio dei [[maestri ebrei]], l'opera sarà completata e "da Sion eromperà la Legge e la parola del Signore da Gerusalemme ". Di conseguenza, in seguito alla formazione del moderno [[Stato di Israele]], vi è un certo interesse a ristabilire le tradizioni di ''Eretz Israel''. Ad esempio [[Rabbino|Rabbi]] [[David Bar-Hayim]], dell'Istituto ''Makhon Shilo'', ha pubblicato un ''[[siddur]]'' che riflette la pratica ''Eretz Israel'' come si trova nel ''Talmud di Gerusalemme'' e altre fonti.
=== ''[[Bavli|Talmud Bavli]]'' ===
{{Vedi anche|Talmud babilonese}}
[[File:Babylonian Talmud, 1342.jpg|thumb|left|Manoscritto del [[Bavli]] copiato da Solomon ben Samson, [[Francia]], [[1342]]<br />Diaspora Museum, [[Tel Aviv]].]]
Il ''Talmud Bavli'' consiste di documenti compilati nel periodo della [[Tarda antichità]] (dal [[III secolo|III]] al [[V secolo]]).<ref>{{cita libro|titolo=Early compilations - "The making of the Talmuds: 3rd–6th century" |opera=Talmud (Judaism) |pubblicazione=Encyclopædia Britannica |editore=Encyclopædia Britannica Online |anno=2008 |url=http://www.britannica.com/EBchecked/topic/581644/Talmud/34869/The-making-of-the-Talmuds-3rd-6th-century#ref=ref24372 |accesso=24 maggio 2012|lingua=en}}</ref> I centri ebraici più importanti in [[Mesopotamia]] durante questo periodo furono Nehardea (vicino all'[[Eufrate]]), [[Nisibis]], [[Al-Mada'in]], [[Pumbedita]] e l'Accademia di Sura (in [[Babilonia]]).
Il ''Talmud Bavli'' (il ''Talmud'' babilonese) comprende la ''Mishnah'' e la ''Ghemara'' babilonese, quest'ultima rappresentando il culmine di oltre 300 anni di analisi della ''Mishnah'' nelle accademie ebraiche babilonesi. Le fondamenta di questo processo di analisi furono date da [[Abba Arika]] (noto semplicemente come "Rab"), discepolo di Rabbi [[Judah haNasi]]. La tradizione attribuisce la compilazione del ''Talmud babilonese'' nella sua forma attuale a due saggi babilonesi: [[Rav Ashi]] e [[Ravina II|Ravina]]. Rav Ashi fu presidente dell'Accademia di Sura dal 375 al 427 d.C. Il lavoro iniziato da Rav Ashi fu completato da Ravina, che viene tradizionalmente indicato quale ultimo commentatore [[Amoraim|amoraico]]. Pertanto i tradizionalisti sostengono che la morte di Ravina nel 499 d.C. è l'ultima data possibile per il completamento della redazione del ''Talmud''. Tuttavia anche l'opinione più tradizionale considera alcuni passaggi quale opera di un gruppo di rabbini che curarono il Talmud dopo la fine del periodo amoraico, noti col nome di ''[[Savoraim]]'' o ''Rabbanan Savora'e'' (che significa "ragionatori" o "valutatori").<ref name="solo"/>
La questione di quando il ''Ghemara'' fu finalmente consolidata nella sua forma attuale non è ancora risolta tra gli studiosi moderni. Alcuni, come [[Louis Jacobs]], sostengono che il corpo principale della ''Ghemara'' non è un semplice [[reportage]] di conversazioni, come pretende di essere, bensì una struttura altamente elaborata escogitata dai ''[[Savoraim]]'', che devono pertanto essere considerati come i veri autori. In questa prospettiva, il testo non ha raggiunto la sua forma definitiva fino a circa il [[700]]. Alcuni studiosi moderni usano il termine ''Stammaim'' (dall'[[ebraico]] ''Stam'', che significa "chiuso", "vago" o "non attribuito") per indicare gli autori di dichiarazioni non attribuite nella ''Ghemara''.
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