Ippocrate il Vecchio: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Ippocrate
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = della famiglia degli [[Alcmeonidi]]
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|Epoca =
|Nazionalità = greco antico
|PostNazionalità =, figlio di [[Megacle (VI secolo a.C.)|Megacle]] e di Agariste di Sicione, oltre che fratello del politico ateniese [[Clistene]]<ref name=Erodoto4>{{cita libro| autore=[[Erodoto]] | titolo=[[Storie (Erodoto)|Storie]] | capitolo=Erato |posizione= Libro IV, 131}}</ref><ref>{{cita libro| autore=[[Plutarco]]
==Biografia==
Nacque presumibilmente attorno al 555-556 a.C., quando il padre era un alleato di [[Pisistrato]]; il nome fu scelto in onore dell'omonimo padre del tiranno<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Surikov |nome=Igor Evgenevich |titolo=Ostracismo ad Atene | url=https://books.google.it/books?id=5ZDLAAAAQBAJ&pg=PA171|editore=Lingue delle culture slave |anno=2006 |ISBN=5-9551-0136-5 |lingua=ru |pagina=171}}</ref>.
Verso il 546 a.C. sembra che la la sua famiglia, gli
Nel 514 a.C., dopo l'omicidio di [[Ipparco (tiranno)|Ipparco]], gli [[Alcmeonidi]] furono nuovamente espulsi. Ippocrate divorziò verso circa il 511 a.C. ed è possibile che abbia sposato sua nipote, figlia di [[Arifrone]] e
Nel 488/487 a.C. fu nuovamente colpito dall'ostracismo, probabilmente a causa dell'atteggiamento filo-persiano attribuito alla sua famiglia<ref>{{Cita libro|autore=Aristotele|titolo=La costituzione di Atene |url=https://books.google.com/books?id=grP7CwAAQBAJ&pg=PT88
[[Pindaro]] dedica a Ippocrate una ''nēnia'' funebre di cui rimane un frammento (''fr. 137'')<ref>{{cita pubblicazione |autore =Pindaro |titolo=137 ΙΠΠΟΚΡΑΤΕΙ ΑΘΗΝΑΙΩΙ |url=https://www.loebclassics.com/view/pindar-fragments/1997/pb_LCL485.385.xml }}</ref><ref name="Currie2005">{{Cita libro|autore=Bruno Currie|titolo=Pindar and the Cult of Heroes|url=https://books.google.com/books?id=WpiRCQeTBIAC&pg=PA34|anno=2005|editore=Oxford University Press|isbn=978-0-19-927724-7|lingua=en|pp=34}}</ref>. Inoltre, Pindaro lo cita nella ''settima Ode Pitia''<ref>Pindaro, ''[[:s:Le Odi e i frammenti_II/Ode Pitia VII|Ode Pitia VII]]''</ref>, dedicata al figlio Megacle; con tono più intimo rispetto alla maggior parte delle precedenti, si deduce che l'autore conosca personalmente Meglacle, la sua famiglia e che sia in amicizia con lui<ref name="Surikov1997">{{cita pubblicazione |cognome=Surikov |nome=Igor Evgenevich |titolo=Pericle e gli Alcmeonidi|url=http://ancientrome.ru/publik/article.htm?a=1403439442#t91 |rivista=Bollettino della Storia Antica |numero=4 (223) |anno=1997 |p=17 |lingua=ru}}</ref>.
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