Rodolfo Sonego: differenze tra le versioni

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Rodolfo Sonego nacque a [[Cavarzano]], un quartiere di [[Belluno]], il 27 febbraio del [[1921]]. Trascorre la sua infanzia nel [[Provincia di Belluno|comune bellunese]] di [[Puos d'Alpago]], dove la madre per prima gli propone suggestive letture quali gli scritti di [[Isaac Newton]] e ''[[L'origine delle specie]]'' di [[Charles Darwin]] che indirizzano Sonego verso il mondo scientifico. La famiglia, per esigenze legate al lavoro del padre di Rodolfo, si trasferisce dal [[Veneto]] a [[Torino]], dove il giovane si iscrive all'Accademia delle Belle Arti. {{chiarire|Convocato}} alla frequenza di un corso ufficiali, Sonego si trasferisce a [[Rivoli]] dove rimarrà fino alla guerra.
 
Dopo l'[[8 settembre 1943]] egli ritorna in Veneto e raggiunge i partigiani della sua terra, assume il nome di battaglia di ''[[Benvenuto Cellini]]'' e diventa capo della [[Brigata]] ''[[Fratelli Bandiera]]''. In tale veste si rende responsabile di crimini e atrocità in Alpago.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Serena|titolo=Benedetti Assassini|annooriginale=2015|editore=Ritter|città=Milano|p=164}}</ref> In particolare assieme al partigiano Eliseo Dal Pont <nowiki>''Bianchi''</nowiki> compie parecchie estorsioni ai danni del commerciante di Tambre d'Alpago Innocente Bona, che viene in seguito ucciso dai partigiani.<ref>{{Cita libro|autore=Brescacin Pier Paolo|titolo=Il Sangue che abbiamo dimenticato|dataoriginale=2012|editore=Isrev|città=Vittorio Veneto|p=124}}</ref> Alla fine della guerra Sonego riprende la sua attività di disegnatore e si trasferisce a [[Venezia]]. Nella città lagunare frequenta quindi [[Giuseppe Santomaso]] e [[Emilio Vedova]]. Nel capoluogo, nonostante il suo amore per la pittura, Sonego è apprezzato maggiormente per le sue capacità oratorie; il produttore Bianchini invita l'artista bellunese a trascrivere i suoi racconti e pochi giorni dopo è in viaggio per la capitale, invitato da [[Roberto Rossellini]] e [[Sergio Amidei]].
 
Nel [[1946]], nonostante la povertà causata dalla guerra, Roma vive un momento di grande fermento culturale. Sonego frequenta l'[[Osteria Fratelli Menghi]], noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli anni '40 e '70, e personaggi del calibro di Amidei, [[Federico Fellini]], i pittori del gruppo di via Margutta "''Forma Uno''", [[Carla Accardi]], [[Pietro Consagra]], [[Piero Dorazio]], [[Mario Mafai]], Perilli, Turcato, [[Antonio Sanfilippo]]. A Sonego, conosciuto da tutti per le grandi capacità comunicative e per le sue esperienze partigiane, viene chiesta la consulenza per la realizzazione di alcuni film dedicati ai movimenti partigiani durante la guerra.