Umberto Guglielmotti: differenze tra le versioni

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Fu direttore del ''[[La Nazione]]'' dal 1º settembre 1929 al 10 ottobre [[1932]]. L'anno dopo fu nominato segretario del [[Sindacato fascista dei giornalisti|Sindacato nazionale fascista dei giornalisti]], che guidò sino alla caduta del fascismo.
Divenne direttore de [[La Tribuna]] dal 9 giugno [[1936]] al 25 luglio [[1943]]. In settembredicembre fu nominato direttore de [[Il Giornale d'Italia (1901-1976)|Il Giornale d'Italia]], dove rimase fino al giugno 1944, quando fuggì a Salò e fece parte del Comitato consultivo per la propaganda della [[Repubblica Sociale Italiana]].
 
Finita la guerra fu radiato dall'[[ordine dei giornalisti]] fino al 1949 quando fu riammesso e riprese l'attività come redattore del [[Secolo d'Italia]]. Fu direttore del settimanale missino "Lotta politica" ed eletto consigliere comunale di Roma per il [[Movimento Sociale Italiano]] nel 1952 e nel 1956, fino al 1960.
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|carica = Direttore del [[Il Giornale d'Italia (1901-1976)|Giornale d'Italia]]
|immagine =
|periodo = 149 settembredicembre [[1943]] - 5 giugno [[1944]]
|precedente = Luigi Chibbaro<br><small>(Redattore capo con funzioni di direttore)</small>
|precedente = [[Alberto Bergamini]]
|successivo = [[Santi Savarino]]<small> (da aprile 1946)</small>
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