Zelda Sayre Fitzgerald: differenze tra le versioni
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In seguito alla morte di Scott e Zelda, la loro produzione letteraria fu oggetto di una grande riscoperta. Fondamentale è stato il ruolo dello scenografo [[Budd Schulberg]], che nel 1950 diresse ''I disincantati'', dove Scott viene dipinto come un mito degli anni venti, prigioniero della sua stessa leggenda. Contemporaneamente, il professore [[Arthur Mizener]] (docente all'università di Cornell) scrisse ''The Far Side of Paradise'', biografia di Francis Scott che fu altrettanto fondamentale nel ravvivamento del culto dei due coniugi «belli e dannati». Grazie alla penna di Mizener, il fallimento di Scott e Zelda non venne più condannato, in favore di una visione più «affascinante» della loro vita.
[[File:Copy of Last Flapper Act 1 10-8 132 0001.jpg|thumb|Lance Adell come Scott e Lauren Bloom nei panni di Zelda in ''The Last Flapper'', drammatizzazione scenica della vita di Zelda Sayre]]
''I disincantati'' fece il proprio debutto a [[Broadway]] nel 1958. Sempre nello stesso anno una delle vecchie fiamme di Scott, [[Sheilah Graham]], pubblicò le proprie memorie sugli ultimi anni trascorsi con l'uomo in un libro denominato ''Adorabile infedele''. ''Adorabile infedele'' fu un [[best
Zelda fu fonte d'ispirazione anche per [[Shigeru Miyamoto]], che diede il nome della scrittrice a una delle serie di [[videogioco|videogiochi]] più importanti e acclamate del mondo videoludico: ''[[The Legend of Zelda (serie)|The Legend of Zelda]]''. Come spiegò lo stesso Miyamoto, «Zelda era il nome della moglie famoso romanziere F. Scott Fitzgerald. Era una donna famosa e bella a detta di tutti, e mi piaceva la musicalità del suo nome. Fu così che decisi di utilizzare il suo nome per il vero, primo, titolo di Zelda».<ref>{{cita web|autore=Todd Mowatt|url=http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/feature/-/117177/|titolo=In the Game: Nintendo's Shigeru Miyamoto|editore=Amazon.com|accesso=18 aprile 2008}}</ref> Pure gli [[Eagles]], cantando ''[[Witchy Woman]]'', hanno reso omaggio alla scrittrice come precursore della selvaggia, affascinante, ipnotizzante quintessenza flapper dell'età del Jazz. Anche il celebre regista [[Woody Allen]] decise di esaltare la figura di Zelda, citandola nei film ''[[Midnight in Paris]]'' e ''[[Manhattan (film)|Manhattan]]''.
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