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Nel maggio 1915 fu promosso [[colonnello]] e alcune settimane dopo, il 11 giugno 1915, gli fu affidato il comando del 84º Reggimento Fanteria "Freiherr von Bolfras" che operò nella stessa divisione come il battaglione Jäger. Eccher si guadagnò presto la stima dei suoi subalterni anche perché non evitò di farsi vedere in prima linea in momenti critici. Guidò il reggimento durante l'[[Offensiva di Gorlice-Tarnów]], poi il reggimento fu trasferito nella Galizia orientale dove partecipò con grandi perdite nel giugno 1916 durante l'[[Offensiva Brusilov]] alla battaglia di Sapanow.<ref>{{de}} [http://gebirgskrieg.heimat.eu/5113.htm ''Il 84° Reggimento fanteria'']</ref><ref name=biografia/>
 
Nell'estate 1916 Eccher comandò per due mesi anche la 49ª Brigata Fanteria. Fu impegnato nella Galizia orientale al comando del suo reggimento fino al 1° ottobre 1917, quando lasciò l'incarico e fu trasferito sul fronte italiano presso lo Stato maggiore della 2ª Armata dislocata lungo l'Isonzo. Nel novembre 1917 sostituì [[Otto Ellison von Nidlef]] al comando della 1ª Brigata Kaiserjäger impegnata nella [[Prima battaglia del Piave|Battaglia d'arresto]] sull'[[Altopiano di Asiago]]. Nel marzo 1918 la Brigata si spostò sul [[Pasubio]] sotto il comando della 8ª Divisione fanteria che da dicembre 1916 riportò inoltre il nome Divisione Kaiserjäger.<ref name=biografia/><ref>{{de}} Ernst Wießhaupt: ''Die Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918'' Vol. 2 p. 272</ref>
 
Rimase al comando della 1ª Brigata Kaiserjäger fino quasi alla fine della guerra. Il 4 novembre 1918 fu a capo della commissione militare del [[Consiglio nazionale (Austria)|Nationalrat]], ovvero la camera dei rappresentanti del parlamento austriaco costituitasi a fine ottobre 1918 dagli precedenti istituzioni dell'impero austro-ungarico. In questa carica informò i rappresentanti del ripiegamento caotico dell'esercito austro-ungarico in atto, sollevando il problema del mantenimento dell'ordine pubblico e dell'approvvigionamento della truppa. In seguito al suo rapporto fu proposto di chiedere all'[[Triplice intesa|Intesa]] di fornire i viveri necessari, non solo per i militari ma anche per la popolazione tirolese, e di provvedere alla loro distribuzione. Per evitare il ripiegamento caotico oltre il Brennero fu inoltre chiesto di occupare al più presto il Tirolo.<ref>{{de}} Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 7 Das Kriegsjahr 1918'' p. 761</ref><ref>{{de}} Alexander Jordan: ''Krieg um die Alpen. Der Erste Weltkrieg im Alpenraum und der bayerische Grenzschutz in Tirol'' pp.477-479</ref>