Ecuba: differenze tra le versioni
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Il matrimonio con Priamo permise ad Ecuba di affiancarlo nel governo della città e nelle esigenze dei loro sudditi. La regina, alternando alla politica l'allevamento e l'educazione dei suoi figli, si rivelò un'abile donna, anche capace di dare consigli utili al marito e alla sua numerosa prole.<ref name="Omero1">Omero, ''Iliade'' XXIV, 299-301.</ref> Durante questo periodo, Ecuba si rivelò fedele a Priamo nei suoi doveri coniugali, sebbene alcuni autori raccontino delle sue avventure erotiche con il dio [[Apollo]]. La divinità, delusa dall'ostinato rifiuto amoroso di una figlia di Ecuba, Cassandra,<ref>Igino, Fabula 93.</ref> si consolò con la regina con la quale giacque per una notte. Dall'unione sarebbe nato Polidoro<ref>Apollodoro, ''Epitome'' III.</ref> (che altrove è ritenuto figlio di Priamo), e probabilmente anche Troilo, il quale, secondo un [[oracolo]] annunciato dallo stesso Apollo, se avesse compiuto venti anni avrebbe risparmiato alla città su cui governavano i suoi genitori una fine triste.<ref>Commento di Eustazio a Omero, ''Iliade'' XXIV 251, p. 1348.</ref> Stesicoro attribuiva a questi amori segreti anche il concepimento dell'eroe Ettore.<ref>[[Stesicoro]] citato da Tzetze, Scoli a Licofrone, 266.</ref>
{{Citazione|Porre doveva sul capo di Paride<br /> morte chi lo generò, piuttosto che sull'Ida andasse mai.|da [[Euripide]], ''[[Andromaca (Euripide)|Andromaca]]'', versi 293-295
}}
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