Otto Ellison von Nidlef: differenze tra le versioni

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Con ottobre 1916 fu nominato a capo della 58ª Brigata da montagna stanziata sul [[Pasubio]], in seguito nominata 1ª Brigata [[Kaiserjäger]]. Fu in quel periodo che morì in seguito a ferite riportate in battaglia sul Pasubio lo zio materno della moglie, il colonnello [[Antonio Gioppi]], [[Medaglia d'oro al valor militare]]. Ellison, nel agosto 1917 promosso a [[maggior generale]], rimase al comando dei Kaiserjäger fino a novembre 1917, iniziando in quel periodo la [[Assedio scientifico#La guerra di mina|guerra di mine]] sul Pasubio. A lui fu dedicato la galleria Ellison sul [[Dente Austriaco]] che fu trasformato in un articolato sistema difensivo sotterraneo.<ref name=biografia/>
 
In seguito alla [[Battaglia di Caporetto]] [[Conrad von Hötzendorf]] lanciò nell'ambito della [[Prima battaglia del Piave]] un' offensiva sull'Altopiano di Asiago dove fu trasferito anche la brigata comandata da Ellison. Durante questa offensiva criticò apertamente il suo superiore, il [[maggiore generale]] Josef Schilhawsky, che ritenne un assoluto incapace. Le sue critiche furono rivolte però anche a Conrad a capo dell'offensiva. Il suo atteggiamento gli costò caro e il 12 novembre 1917 fu sollevato dal suo comando. Fu sostituito come comandante della 1ª Brigata Kaiserjäger da [[Oswald Eccher ab Eccho]].<ref name=Rosner4>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 681</ref><ref>{{de}} Ernst Wießhaupt: ''Die Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918'' Vol. 2 p. 272</ref>
 
Dopo un mese di forzato congedo, ufficialmente mascherata con una licenza per malattia a causa di sfinimento e logoramento di nervi, fu trasferito nel gennaio 1918 sul settore occidentale del fronte tirolese e assunse il comando del IIº Rayon Tirolese, ovvero il settore di difesa nella zona del Tonale dove ricompose il Gruppo Ellison con truppe in loco.<ref name=Rosner4/> In un certo senso fu un allontanamento dal fronte in un settore dove regnò una certa calma. Calma che fu prima interrotta nel maggio 1918 con la conquista della Cima Presena da parte del [[Battaglione alpini "Edolo"]], azione in cui Ellison riuscì a mantenere la cima est del Monticello e poi nel giugno 1918 dalla cosiddetta operazione valanga (''Unternehmen Lawine''), azione diversiva per maschera l'offensiva lanciata pochi giorni dopo sul Piave, nota come [[Battaglia del solstizio]]. Anche in questo caso Ellison non risparmiò di criticare il suo superiore [[Feldmarschalleutnant]] [[Josef Metzger]] al comando della 1ª Divisione fanteria.<ref name=Rosner5>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 682</ref> Un mese dopo il gruppo Ellison fu rinomato 163ª Brigata di fanteria.<ref>Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg 1914–1918 – Registerband'' p. 265</ref>