Enzo Colacino: differenze tra le versioni
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Dal 1998 ad oggi porta nelle piazze e sui palcoscenici della Calabria i suoi spettacoli di Cabaret, il più noto fra tutti è ''Parrandu Parrandu'', il cui nome dello spettacolo è tratto da un suo libro.
== Biografia ==▼
▲Autore di celebri commedie in dialetto calabrese, vanta all'attivo più di seicento esibizioni nei vari teatri calabresi.
In alcune esibizioni si diletta a recitare versi di poeti catanzaresi tra i quali [[Achille Curcio]] di cui è grande amico e [[Giovanni Patari]], che fu anche autore di una rivista satirica a Catanzaro nei primi del novecento e che in un certo senso potrebbe considerarsi come il predecessore ed il mentore.
<ref>[http://catanzaropolitica.it/lanno-che-gia-arrivato-secondo-enzo-colacino/ L’anno ch’è già arrivato, secondo Enzo Colacino]</ref>
<ref>{{cita web|url=http://www.enzocolacino.it|titolo=Sito personale}}</ref>
Grande plauso a Enzo Colacino lo si deve soprattutto per aver ridato vita all'antica maschera catanzarese di [[Giangurgolo]],
Nel Giugno del 2002 è stato ospite della Comunità Calabrese di Toronto, in Canada, per un tour di due settimane, terminato con uno spettacolo di beneficienza conclusivo al Verdi Convention Center, alla presenza di 500 partecipanti alla cena di gala per la raccolta fondi. ▼
▲== Biografia ==
Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''” al mensile “''Il Catanzaro''” quando la squadra ha militato nell’ultimo campionato di serie B. Da settembre 2007 ad agosto 2008 è stato presente sulla prima pagina del “''[[Il Domani della Calabria|Il Domani]]''” ogni domenica con una rubrica di satira politica, ed attualmente scrive settimanalmente per la testata il “[[Quotidiano della Calabria]]” ovviamente in dialetto Catanzarese. ▼
La carriera artistica di Colacino inizia nel 1985, quando entra nella compagnia ''Laboratorio Teatro Azione'' di Nino Gemelli, impersonando nelle commedie del fondatore sempre personaggi diversi.
Nel 2002 lascia il laboratorio e fonda la compagnia ''Quelli che il teatro,'' portando in scena in teatro e nelle piazze della Calabria commedie di cui è regista e interprete insieme a Pino Tafuri, la moglie Nuccia Fotino, il figlio Fabio, Amalia Lostumbo, ed altri attori.
Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "'''''Festival del Vernacolo'''''<ref>{{Cita web|url=http://www.uscatanzaro.net/modules.php?name=News&file=print&sid=10925|titolo=Programma del primo "Festival del Vernacolo" di Catanzaro}}</ref>", la rassegna dedicata alle compagnie catanzaresi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta ''Giangurgolo''|299x299px]]▼
Contemporaneamente porta in scena Giangurgolo la maschera di Calabria, di Vittorio Sorrenti.
▲Grande plauso a Enzo Colacino lo si deve per aver ridato vita all'antica maschera catanzarese di [[Giangurgolo]] riportandolo in auge in alcune manifestazioni e spettacoli in giro per l'Italia.<ref>[http://www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura.php?id=67719 Giangurgolo interpretato da Colacino tra le Maschere d'italia]</ref>
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== Televisione ==▼
[[File:Enzo Colacino ed Ettore Capicotto.jpg|miniatura|332x332px|Enzo Colacino insieme ad Ettore Capicotto, nel 2007 durante il Festival del Vernacolo]]
Le prime apparizioni in tv dell'artista risalgono agli anni ’80 quando interveniva come presidente dell’ABC ( Associazione Bidelli Calabresi) nel programma ''Scopri il Mondo'' sulle reti di [[Telespazio Calabria]]. di grande successo e ascolti le puntate andate in onda anche sul satellite di ''Non solo cabaret'' come cabarettista e poi nell’ultimo anno come conduttore.▼
▲Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''” al mensile “''Il Catanzaro''” quando la squadra ha militato nell’ultimo campionato di serie B. Da settembre 2007 ad agosto 2008 è stato presente sulla prima pagina del “''[[Il Domani della Calabria|Il Domani]]''” ogni domenica con una rubrica di satira politica, ed attualmente scrive settimanalmente per la testata il “[[Quotidiano della Calabria]]” ovviamente in dialetto Catanzarese.
▲Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "
[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta ''Giangurgolo''|307x307px|sinistra]]
Per tre volte ha rappresentato la Calabria al Festival Nazionale delle Maschere di Parma, vestendo e portando in scena la maschera di [[Giangurgolo|''Giangurgolo'']].
▲== Televisione ==
▲Le prime apparizioni in tv dell'artista risalgono agli anni ’80 quando interveniva come presidente dell’ABC ( Associazione Bidelli Calabresi) nel programma ''Scopri il Mondo'' sulle reti di [[Telespazio Calabria]]. di grande successo e ascolti le puntate andate in onda anche sul satellite di ''Non solo cabaret'' come cabarettista e poi nell’ultimo anno come conduttore.[[File:Enzo Colacino in Unti e Bisunti.jpg|alt=Enzo Colacino in una scena del programma Unti e Bisunti|miniatura|396x396px|Enzo Colacino in una scena di ''Unti e Bisunti'']]Su [[Rai 2]] ha recitato nella trasmissione [[Misteri (programma televisivo)|''Misteri'']] per la ricostruzione del “Giallo del Cavalcavia” legato ad un fatto realmente accaduto negli anni ’30 e che ebbe come scenario il Ponte di Siano, a [[Catanzaro]].
Viene spesso invitato in trasmissioni di intrattenimento e sportive sulle reti locali catanzaresi.
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== Curiosità ==
* In occasione delle riprese girate a Catanzaro, della trasmissione [[Unti e bisunti|''Unti e Bisunti'']], Colacino è stato proclamato Primo Socio Onorario della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro, associazione culturale per la promulgazione e conservazione dell'Illustrissimo [[Morzeddhu|Morzello]] piatto tipico catanzarese e delle tradizioni locali.<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/EnzoColacino/videos/10152661509755894/|titolo=Enzo Colacino viene proclamato Primo Socio Onorario della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro}}</ref>
* Una sua commedia “''Fama amura e malatia''” è stata tradotta in dialetto napoletano e portata in scena in Campania dalla compagnia ''"Il Carro di Picchipò"'' di Lamberto Lamberti. Questi, un catanzarese da trent’anni a Napoli ha interpretato la parte di Colacino mantenendo in scena il dialetto Catanzarese.<ref>{{Cita web|url=http://www.carrodipicchipo.it/carro-picchipo/|titolo=La Compagnia "Il Carro di Picchipò" porta in scena Fama Amura e Malatia di Enzo Colacino}}</ref>
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