Sam Selvon: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 68:
== Stile==
Sam Selvon, attraverso la formazione letteraria ricevuta a Trinidad, improntata sul canone inglese a causa della colonizzazione, entrò fin da subito in contatto con le opere più importanti della letteratura britannica. Il loro influsso è riscontrabile nella descrizione della città di Londra e nell'utilizzo di un inglese pomposo, tipico della letteratura del XIX secolo, alternato all'inglese creolo degli immigranti arrivati in Inghilterra dopo la guerra.<ref name=":0">{{Cita news|autore=Rebecca Dyer|titolo="Immigration, Postwar London, and the Politics of Everyday Life in Sam Selvon's Fiction."|pubblicazione=Cultural Critique|data=2002}}</ref>
=== Anni '50 ===
Le prime opere di Selvon riflettono la purezza e immediatezza della vita dei nativi, dei loro luoghi e abitudini. La vivida prosa è segnata da una netta divisione tra l'inglese standard e i dialoghi in inglese creolo. In questo primo periodo di immigrazione i trinidadiani stavano infatti ancora creando ed improvvisando nuovi vocaboli, l'inglese standard apparteneva solamente alla borghesia e alle persone più acculturate. Selvon seleziona il materiale a sua disposizione per una minuziosa descrizione del dettaglio realistico, quasi simile ad un report giornalistico.<ref name=":1" />
=== Anni '60-'70 ===
Selvon inizialmente adottò una scrittura strettamente legata all'oralità, scegliendo uno stile narrativo colloquiale, interessandosi a racconti di vita quotidiana che potessero essere letti da un ampio pubblico. Il tipo di linguaggio scelto da Selvon è il risultato di uno studio sofisticato: l'autore riteneva infatti necessario padroneggiare alla perfezione l'inglese corrente prima di potersi cimentare nell'utilizzo dei diversi dialetti, per proporre un linguaggio letterario accessibile ad un pubblico sia inglese che internazionale.
L'originalità del suo stile sta nel tentativo di catturare il linguaggio parlato degli immigrati caraibici a Londra.<ref name=":0" /> Il linguaggio è fondamentale nella descrizione della città: le differenze linguistiche, che riflettono disparità sociali e culturali, '''sottolineano gli atteggiamenti razzisti e diffidenti degli inglesi bianchi (spiega meglio).''' Le difficoltà incontrate da Selvon nel tentativo di riportare la forma orale nei suoi racconti vengono attenuate dall'uso delle strutture disciplinate e semplici che contraddistinguono la tradizione scritta.<ref name=":1">{{Cita news|autore=Clement Wyck|titolo=Sam Selvon's dialectal style and fictional strategy|pubblicazione=UBC Press|data=1991}}</ref>
Attorno al 1970 lo stile di Selvon affronta un'evoluzione, di pari passo ai cambiamenti degli schemi linguistici utilizzati dagli immigrati di varie origini incontrati in una Londra che dopo vent'anni di contaminazioni linguistiche era diventata testimone di un notevole numero di accenti e varianti orali dell'inglese.
=== Anni '80 ===
Nelle ultime opere Selvon il liricismo dei primi racconti brevi viene lentamente a mancare, assieme all'utilizzo disciplinato e consapevole dei dialetti. Inoltre Selvon si dedica alla descrizione di comportamenti individuali e sociali nel mondo in continua evoluzione che vuole rappresentare. Selvon abbandona gradualmente l'uso di forme puramente dialettali, muovendosi verso forme linguistiche ibride contenenti elementi creoli ed inglesi.<ref name=":1" />
==Premi==
| |||