Duncan Ban MacIntyre: differenze tra le versioni
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Dal punto di vista poetico, è fondamentale l'influsso esercitato sull'autore da Alexander MacDonald (Alasdair MacMhaighstir Alasdair, 1695—1770), grande poeta della generazione precedente, giacobita accanito e sfuggito alle autorità, ma tuttavia in grado di pubblicare a Edimburgo la sua prima raccolta di poesie in lingua gaelica nel 1751. A influire sull'opera di Duncan Ban furono soprattutto le poesie di MacDonald sui paesaggi («Ruscello di zucchero», «Canzone d'inverno», «Canzone d'estate»: su quest'ultimo Duncan scrisse una sorta di risposta; tra l'altro le stesse «canzoni sulle stagioni dell'anno» di MacDonald furono scritte sotto l'influsso dei poemi inglesi di [[James Thomson (poeta 1700-1748)|James Thomson]]) e l'incarnazione della forma musicale del pibroch, in cui si alternano temi e variazioni.
L'edizione più completa e scientifica delle opere di Duncan Ban MacIntyre è 'The Songs of Duncan Bàn MacIntyre', a cura di Angus MacLeod (Edimbuyrgo, Scottish Gaelic Texts Society, 1952), più volte ristampato; l'eredità creativa del Bardo di Glen Orchy consta di 6.000 versi. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, dall'inglese al gallese, dal georgiano all'esperanto, e in alcuni casi pubblicate in edizione unica (per esempio quella in francese del 1930).<ref>[
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita web|
* The songs of Duncan Ban Macintyre. Еdited with a translation, introd. and notes by Angus Macleod. Edinburgh: Published by Oliver & Boyd for the Scottish Gaelic Texts Society, 1952.
* John MacKenzie (ed.), Sàr-obair nam Bàrd Gaelach (The Beauties of Gaelic Poetry), 4th edn., Edinburgh, 1877.
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