Mille splendidi soli: differenze tra le versioni
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Mariam, fin da piccola, viveva con la madre Nana alla “kolba”, nell' immaginario paese di Gul-Daman, vicino a [[Herat]]. Il padre, il ricco e potente proprietario terriero e commerciante Jalil, si vergogna di lei, figlia avuta illegittimamente, che nella tradizione afgana viene soprannominata ''harami,'' (che in lingua farsi, significa Bastardo), anche se la protagonista nutre un profondo affetto verso di lui. Mariam vive isolata da tutti, tenuta rinchiusa nella kolba dalla madre Nana, un tempo serva di Jalil, dichiarata anche in matrimonio con lui stesso, ma le cose però vennero interrotte dalla sua gravidanza. Dopo essersi trasferita alla Kolba, essa nutrirà un odio profondo verso il suo ex-fidanzato. L'unico suo contatto con il mondo esterno è suo padre Jalil e quando, il giorno del suo quindicesimo compleanno, Mariam decide di andare a trovarlo, per poi andare con lui al suo cinema, egli si rifiuta di riceverla. Da questo momento la ragazza nutrirà un profondo odio per suo padre. Quando Mariam fa ritorno a casa trova la madre morta impiccata ed è costretta a vivere con Jalil fino a che non viene data in sposa a Rashid, un uomo sulla quarantina che faceva il calzolaio a [[Kabul]]. Mariam così inizia una nuova vita a Kabul. All' inizio, la nuova vita con Rashid prosegue bene, soprattutto, quando Mariam rimane incinta per la prima volta dopo una sera di amore con Rashid. Esso, soddisfatto per la sua gravidanza, inizia a comperare ogni cosa per il bebè. Ma un giorno, durante una capatina al bagno pubblico, Mariam viene colta da atroci dolori, che la costringono a far abortire davanti a tutte le donne li presenti. Da quel momento Rashid, deluso e arrabbiato, maltratterà Mariam per il resto dei suoi anni con lui, fino a non considerarla più come una moglie, ma come una vera e propria serva.
La seconda ragazza, Laila, è molto istruita, molto bella e molto più giovane di Mariam, figlia di una donna di nome Fariba, un tempo conosciente di Mariam, e di Hakim, cugino e marito di Fariba, soprannominato Babi da Laila, un tempo professore universitario. Essa e molto ricambiata e aiutata dal padre, ma non dalla madre, che è sempre a dormire e a pensare sui due fratelli militi di Laila, Ahmad e Nur, poi uccisi durante una guerriglia. Fin da bambina, è amica di due ragazze: Giti, una bambina introversa e spocchiosa e Hasina, una bambina scherzosa e ripetente che pronuncia solo battute squallide. Ma soprattutto essa è amica di Tariq, un ragazzo giovane e sveglio anche esso amico suo, ma crescendo questa loro amicizia si trasforma in amore. Quando Laila è ormai quattordicenne viene a sapere che Tariq abbandonerà l'Afghanistan a causa della guerra scoppiata qualche anno prima. Prima che il ragazzo parta, i due fanno l'amore per la prima volta. Ma dopo un
Rashid, felicissimo della gravidanza di Laila, compra vestiti e oggetti da maschio, convinto che il neonato sarà un bambino; nasce invece una graziosa bambina, che Laila chiamerà Aziza, "Diletta". Ciò nonostante, Rashid si rifiuta di essere padre di una ragazza. Col tempo le due protagoniste diventano complici fra loro,
Laila, di ritorno da una visita ad Aziza all'orfanotrofio, incontra Tariq, la cui morte era frutto di un messa in scena di Rashid. I due, dopo dieci anni di lontananza, ormai non più ragazzini, si raccontano le loro nuove vite. Tariq racconta del periodo in un campo profughi in Pakistan, dove perde i genitori, e di aver passato diversi anni in carcere dopo essere stato arrestato per trasporto di droga. In seguito si trasferisce a Murri, trovando lavoro. A sera, Zalmai racconta al padre l'incontro tra Laila e Tariq. Rashid, infuriato, percuote la moglie con l'intenzione di ucciderla. Ma sia lei che Mariam reagiscono fino a che Mariam, dopo quasi una vita intera passata a tentare di compiacere il marito, prende una pala e lo uccide. In seguito decide di sacrificarsi per Laila, per Tariq e per i bambini e va a confessare l'omicidio alla polizia; viene dichiarata colpevole, e uccisa tramite la pena di morte.
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