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==Illuminismo==
Per gli [[Illuminismo|illuministi]] esistono casi di mostruosità isolati che non rompono l'ordine naturale ma il discorso è diverso quando ci si trova dinanzi a grandi fenomeni naturali come l'[[Oceano]], esempio dell'«informe e del male nella forma dell'abisso».<ref>Paola Giacomoni, ''Il laboratorio della natura: paesaggio montano e sublime naturale in età moderna'', FrancoAngeli, 2001 p. 40.</ref> La sua infinità non è bellezza ma rimanda a un'idea di sconfinato, simbolo di qualcosa di abnorme, di ripugnante e mostruoso. Quando la natura nel suo insieme appare come deforme allora deve nascere in noi non solo lo stupore ma una precisa volontà di conoscere e capire «rei adeo imaginis conspectus totum pectus agitaret»<ref>T.Burnet, ''Telluris, Theoria sacra'', editio ultima, Wolters, Amstelodami, 1699, p. 72.</ref>
[[File:Acta Eruditorum - XIII astronomia, 1682 – BEIC 13349171.jpg|thumb|left|Fig. 1: Illustrazione all'articolo ''Relatio de monstro vitulino-humano...'' scritto presumibilmente da Johann Schreyer e pubblicato sugli [[Acta Eruditorum]] del 1682]]
==Restaurazione==
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