Utente:FabiorWikiTIM/Post-verità: differenze tra le versioni

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[[Annamaria Testa]], esperta di comunicazione, ha scritto in un articolo intitolato ''Vivere ai tempi della post-verità''<ref>22 novembre 2016, su ''Internazionale''.</ref> ː «Dovete sapere che i ''[[Fact checking|fact checker]]'' del ''[[Washington Post]]'' valutano il grado di verità delle affermazioni assegnando ''Pinocchi''. ''Un Pinocchio'' corrisponde a una quasi-verità, ''due Pinocchi'' sono una verità con omissioni o esagerazioni, ''tre Pinocchi'' sono una quasi falsità, o una verità espressa in maniera molto fuorviante, ''quattro Pinocchi'' sono una bufala totale. Infine, un Pinocchio ''capovolto'' corrisponde al ritrattare un’affermazione precedente facendo finta di niente, e un segno di spunta (o ''Geppetto'') corrisponde alla pura verità. Bene: nel corso della sua campagna elettorale Trump batte ogni record collezionando ben 59 affermazioni da ''quattro Pinocchi''.»
 
Daniele Scalea ritiene che la campagna contro le [[fake news]] nasconda la paura dell'establishment contro i cambiamenti e che si debba lasciar affermare la [[bufala]] che la Terra sia piatta "affinché l'onesto possa indicarci che il “Re è nudo” - senza essere accusato perciò di propinare una bufala e censurato da [[Facebook]] e [[Google]]", Mario Pireddu giudica che la stessa affermazione che l'influenza di notizie false da Internet possa portare ad una situazione in cui sia impossibile distinguere il vero dal falso sia sua volta una post-verità, in quanto gli internauti utilizzano "fonti più differenziate rispetto a coloro che si informano con mezzi tradizionali (Tv, radio e giornali), e oggi il fact-checking è più facile, rapido e diffuso di un tempo".<ref>[http://www.ilfoglio.it/cultura/2016/12/14/news/post-verita-censura-establishment-media-informazione-bufale-111043/ Daniele Scalea ''Il peso delle bufale sul web e le difficoltà delle èlite occidentali''].</ref>
 
Vladimiro Giacché ritiene che l'istituzione di un organismo governativo di controllo contro le post verità sia equiparabile al ministero della Verità, descritto da [[Orwell]] nel romanzo [[1984]], e controbatte citando esempi di quelle che ritiene siano verità tenute nascoste o ignorate da gran parte dei media.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/siamo-al-ministero-della-verita-come-in-1984-di-orwell/ Silvia Truzzi ''Bufale web, Giacché: “Informazione da controllare? Siamo al ministero della Verità, come in ‘1984’ di Orwell”''].</ref>
 
Secondo Azarriti il dibattito deve essere articolato su tre piani: "la [[disinformazione]], ovvero la propaganda, l’informazione falsa e il pensiero critico. Gli ultimi due sono già regolamentati: se si dà un’informazione falsa esistono sanzioni giuridiche. Il limite del rimedio giudiziario è che arriva tardi, ma c’è. Il pensiero critico deve essere salvaguardato e non può avere limitazioni perché fa parte della sfera delle libertà."<ref> [http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/e-impensabile-e-pericoloso-ipotizzare-sanzioni/ SiT, ''Bufale web, Azzariti: “È impensabile e pericoloso ipotizzare sanzioni”''].</ref>
 
Secondo Zagrebelsky le post verità non sono così influenti, in quanto «Le bufale del Web sono così dozzinali che chi ha un minimo di conoscenza può facilmente respingerle... Occorrerebbe bloccare gli interventi anonimi sul Web, così sarebbe più facile distinguere chi è credibile e chi no... le fake news diffuse per turbare l'ordine pubblico sono già ora materia penale. Per il resto, questa storia della post-verità mi pare un discorso falso: come se, prima, non esistesse e vivessimo nel paradiso della verità».<ref>[http://www.agoravox.it/Zagrebelsky-e-il-voto-agli.html Zagrebelsky e il voto agli ignoranti] Aldo Funicelli, Agorà Vox, sabato 14 gennaio 2017 </ref>
 
 
Nel Febbraio 2017, Claire Wardle scrive un articolo su ''First Draft News'', <ref>{{cita web|url=https://firstdraftnews.com/fake-news-complicated/|titolo=Fake news. It’s complicated.|autore=Claire Wardle|sito=First Draft News|data=16 Febbraio 2017|accesso=16 Novembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.valigiablu.it/fakenews-disinformazione/|titolo=Facile dire fake news. Guida alla disinformazione|autore=Angelo Romano|sito=Valigia Blu|data=22 Febbraio 2017|accesso=16 Novembre 2017}}</ref> nel quale la studiosa propone di andare oltre il classico significato di ''notizia falsa o [[fake news]]'' distinguendo ne "l'ecosistema della disinformazione" la misinformazione e la [[disinformazione]].