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Come arcivescovo maggiore convocò numerosi sinodi della sua Chiesa. I più significativi si svolsero nel [[1969]], nel [[1971]] e nel [[1973]]. Durante l'ultimo sinodo venne redatta la costituzione patriarcale della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]]. Slipyj pubblicò le sue ordinanze nell'"Evangelario dell'arcivescovo maggiore del rito bizantino-ucraino" a partire dal [[1964]].
 
A [[Roma]] acquistò e ricostruì la [[Chiesa dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini|chiesa dei Santi Sergio e Bacco]]. Nelle pertinenze dell'edificio vennero fondati un museo e un ospizio. Nel settembre del [[1969]] venne portata a termine anche la costruzione della [[Basilica di Santa Sofia (Roma)|basilica di Santa Sofia]] ain Via[[via Boccea]]. In entrambe le chiese viene celebrata la [[divina liturgia]] secondo il [[rito bizantino]].
 
Rivitalizzò anche la società scientifica teologica ucraina in esilio e ripristinò la pubblicazione del periodico "Bohoslovia" nel [[1963]] e della rivista "Dzvony" nel [[1976]]. Nel [[1963]] organizzò la casa editrice accademica dell'[[Università cattolica ucraina a Roma]].
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=== Morte e funerale ===
[[File:%D0%A3_%D0%BA%D1%80%D0%B8%D0%BF%D1%82%D1%96_%D1%81%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D1%80%D1%83_%D0%A1%D0%B2%D1%8F%D1%82%D0%BE%D1%97_%D0%A1%D0%BE%D1%84%D1%96%D1%97_%D0%B2_%D0%A0%D0%B8%D0%BC%D1%96._%D0%9F%D0%B0%D1%82%D1%80%D1%96%D0%B0%D1%80%D1%85_%D0%99%D0%BE%D1%81%D0%B8%D1%84_%D0%A1%D0%BB%D1%96%D0%BF%D0%B8%D0%B9.jpg|thumb|right|La vecchia tomba del cardinale nella cripta della [[basilicaBasilica di Santa Sofia a(Roma)|basilica Viadi BocceaSanta Sofia]] a [[Roma]].]]
[[File:%D0%9A%D1%80%D0%B8%D0%BF%D1%82%D0%B0_%D0%90%D1%80%D1%85%D1%96%D0%BA%D0%B0%D1%82%D0%B5%D0%B4%D1%80%D0%B0%D0%BB%D1%8C%D0%BD%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%A1%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D1%80%D1%83_%D0%A1%D0%B2%D1%8F%D1%82%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%AE%D1%80%D0%B0._%D0%9F%D0%BE%D1%85%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%BD%D1%8F_%D0%99%D0%BE%D1%81%D0%B8%D1%84%D0%B0_%D0%A1%D0%BB%D1%96%D0%BF%D0%BE%D0%B3%D0%BE.jpg|thumb|right|La nuova tomba del cardinale nella cripta della cattedrale di San Giorgio a [[Leopoli]].]]
 
Morì nel suo appartamento all'[[Università cattolica ucraina a Roma]] nella tarda mattinata di venerdì 7 settembre [[1984]] per una [[polmonite]]. Prima di partire per il suo viaggio apostolico in [[Canada]], [[papa Giovanni Paolo II]] visitò la sua [[camera ardente]] allestita presso la [[basilicaBasilica di Santa Sofia a(Roma)basilica Viadi BocceaSanta Sofia]]. Le esequie si tennero nello stesso edificio mercoledì 12 settembre e videro la partecipazione di membri della gerarchia cattolica ucraina guidati dal nuovo arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]]. Il giorno successivo venne celebrata una liturgia pontificale solenne di quattro ore con la partecipazione di più di settecento sacerdoti, dell'arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]], che pronunciò l'elogio funebre, di monsignor [[Miroslav Marusyn]], segretario della [[Congregazione per le Chiese orientali]], che parlò in italiano, e del cardinale [[Carlo Confalonieri]], decano del [[Collegio cardinalizio]] che in rappresentanza del papa pronunciò un'[[eulogia]] e impartì l'assoluzione finale. Erano presenti anche [[Yanoslav Stetsko]], leader dell'[[Organizzazione dei nazionalisti ucraini]], e [[Mykola Livytsky]], presidente del Consiglio nazionale ucraino, così come i rappresentanti di diversi partiti politici. Il corpo del cardinale venne inizialmente tumulato nella cripta della [[basilicaBasilica di Santa Sofia a(Roma)|basilica Viadi BocceaSanta Sofia]] a [[Roma]]. Quando il corpo venne estumulato dal loculo venne trovato incorrotto e quindi posizionato in una bara di vetro nella stessa cripta. Il governo ucraino lo riabilitò ufficialmente il 17 aprile [[1991]]. Il suo corpo fu quindi trasferito a [[Leopoli]] il 27 agosto [[1992]] e sepolto nella cripta della cattedrale di San Giorgio, accanto a monsignor [[Andrej Szeptycki]], il 7 settembre successivo.<ref>[https://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=28335712 Cenni biografici]</ref>
 
È in corso la causa per la sua [[beatificazione]].