Monte Olibano: differenze tra le versioni

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Il monte Olibano è superficialmente formato di [[trachite]]. Dal lato di mezzogiorno, lungo la spiaggia, si osserva distintamente la giacitura della trachite; la quale, nel luogo un tempo detto "la petriera", è più di 20&nbsp;m alta e finisce col perdersi nel mare. Quivi riposa sopra un cumulo di scorie trachitiche mescolate con frammenti e grossi pezzi di [[tufo]] vulcanico: come poi la trachite trascende sul pendio del monte Olibano, gradatamente si assottiglia e si spande sia dalla parte occidentale che da quella orientale ricoprendo gli strati di stufo che nella linea di contatto hanno cambiato il colore giallastro in rossigno. Dalla parte settentrionale, la trachite non offre limite distinto ed il confine ad essa assegnato va secondo la linea dove finiscono di mostrarsi i grossi massi distaccati della medesima roccia<ref>{{Cita conferenza|titolo=Descrizione delle carte geologiche dei Campi Flegrei|conferenza=Settima adunanza degli scienziati italiani – Atti della sezione di geologia e di mineralogia, 22 settembre 1845|autore=[[Arcangelo Scacchi]]|data=1846|città=Napoli|pagina=1179|url=https://books.google.fr/books?id=qmMVAAAAQAAJ&pg=PA1179&lpg=PA1179|accesso=4 giugno 2017|organizzazione=}}</ref>.
 
La [[Rocce effusive|roccia vulcanica]] che lo costituisce, grigio scura, è fratturata come frutto della contrazione della lava durante il suo raffreddamento<ref>{{Cita web|url=http://vulcan.fis.uniroma3.it/italia/campania/campi/escursione.html|titolo=Escursione ai vulcani dei Campi Flegrei|sito=vulcan.fis.uniroma3.it|accesso=4 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130307185419/http://vulcan.fis.uniroma3.it/italia/campania/campi/escursione.html|dataarchivio=7 marzo 2013|urlmorto=sì}}</ref> e dell'idro-termalismo.
 
== Storia ==