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* Functional Group Model, 2008, Schwartzberg S.L., Howe M.C. & Barnes M.A.,USA;
* Occupational Therapy Intervention Process Model (OTIPM), 2009, Fisher A.G., USA.
== Processo d'intervento ==
=== Valutazione ===
“Una valutazione di TO di qualità include un’intervista di TO minuziosa e un’osservazione accurata della performance occupazionale: omettere una o l’altra (o entrambe) non è né saggio né etico.”<ref>Fisher, A. G., & Griswold, L. A. (2014). Performance skills: Im¬plementing performance analyses to evaluate quality of oc¬cupational performance. In B. A. Boyt Schell, G. Gillen, & M. Scaffa (Eds.), Willard and Spackman’s occupational therapy (12th ed., pp. 249–264). Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins.</ref>.
La fase della valutazione inizia con la raccolta di informazioni tramite un’intervista strutturata o semi-strutturata (es. COPM, OPHI II) per l’identificazione del cliente, dei suoi bisogni, delle sue risorse e difficoltà riguardo alla performance nelle aree occupazionali (attività del vivere quotidiano, strumentali, lavoro, tempo libero, partecipazione sociale). Si tratta di identificare i problemi nella performance occupazionale percepiti dal cliente, le occupazioni che ha bisogno di fare, che lo impegnano e lo coinvolgono. In seguito, attraverso un’osservazione diretta, il terapista occupazionale analizza la performance occupazionale del cliente per rilevare capacità della persona e caratteristiche dell'ambiente e dell'occupazione. Il terapista ha a disposizione specifiche valutazioni standardizzate (AMPS, SPQR, SCIIM, A-ONE...) che permettono una osservazione della persona nell'attività nel contesto reale, per individuare e misurare i fattori che supportano o ostacolano la performance occupazionale anche in ambienti extra ambulatoriali (domicilio, la scuola o il posto di lavoro, la comunità…) L’obiettivo finale della valutazione è identificare il livello di performance occupazionale della persona in relazione all’occupazione e all’ambiente.
=== Obiettivi ===
Gli obiettivi si riferiscono alle occupazioni: migliorare la performance, raggiungere livelli di autonomia e partecipazione, essere soddisfatto dei propri ruoli e della propria qualità di vita, mantenere il proprio benessere e salute, l'inclusione sociale, fornire assistenza in maniera sicura, garantire l'ergonomia degli ambienti e degli strumenti. Il raggiungimento degli obiettivi non può prescindere dal coinvolgimento del cliente e del suo contesto familiare. Gli obiettivi devono rispondere ai criteri di essere specifici, misurabili, condivisi, realistici e temporalmente definiti.
=== Intervento ===
Nell’utilizzo delle attività come mezzo e fine terapeutico, la terapia occupazionale si avvale di diversi approcci:
* Acquisizione: la finalità è esercitare la persona a svolgere l’occupazione in una maniera che sia tipica per persone della stessa età, sesso e gruppo culturale, recuperando le abilità perse o sviluppandone delle nuove;
* Recupero: mira al recupero delle funzioni fisiche, cognitive, emozionali perse;
* Compensativo: attraverso modalità alternative di svolgere l’attività, modifiche ambientali, attrezzatura adattata, tecnologie ed ausili permette alla persona di svolgere una performance più efficace;
* Pedagogico: per informare ed educare familiari, caregivers o gruppi ampi di utenti riguardo alle problematiche relative allo svolgimento delle performance occupazionali.
=== Verifica ===
Il terapista oltre ai progressi del cliente, verifica e rivaluta continuamente il piano d’intervento, assicurandosi che sia ancora in sintonia con le convinzioni, aspettative, obiettivi del cliente. La rivalutazione dell’efficacia dell’intervento porta il terapista a riflettere sui passi successivi da intraprendere, oppure anche ad una modificazione del piano, oppure ad un’interruzione se l’intervento risultasse inefficace.
A conclusione dell’intervento, sia questo interrotto, modificato o abbia raggiunto gli obiettivi prefissati, il terapista occupazionale ricorre agli stessi strumenti usati nella fase di valutazione per ottenere i dati che permettono il confronto della situazione di partenza e quella raggiunta.
== Formazione professionale ==
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== Quadro normativo ==
La figura professionale del terapista occupazionale è stata regolamentata con il Decreto Ministeriale 17 gennaio 1997, n. 136
"Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del terapista occupazionale" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 24 maggio 1997, n. 119<ref>http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1997/05/24/097G0168/sg</ref>.
== Associazione rappresentative ==
=== AITO ===
In Italia, è l’Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali ([http://www.aito.it A.I.T.O]) l’organizzazione impegnata a rappresentare a livello nazionale i TO dal punto di vista politico-istituzionale.
Da statuto l’associazione è composta da:
* Consiglio Direttivo nazionale composto da n.7 consiglieri;
* Coordinamento Studenti composto dal Coordinamento Nazionale e i Referenti suddivisi per le sedi dei corsi di laurea in terapia occupazionale;
* Coordinamento Regionale composto da un gruppo di lavoro in ogni regione d’Italia.
=== SITO ===
Dal punto di vista formativo, tecnico e scientifico è la Società tecnico-scientifica Italiana di Terapia Occupazionale ([http://www.aito.it/sito S.I.T.O.]) a portare avanti le istanze dei soci. Anche l’organismo della sito è strutturato:
Consiglio Direttivo nazionale composto da n.7 consiglieri;
Coordinamento Studenti composto dal Coordinamento Nazionale e i Referenti suddivisi per le sedi dei corsi di laurea in terapia occupazionale;
Coordinamento Regionale composto da un Referente Regionale in ogni regione d’Italia.
Gli obiettivi principali della SITO sono relativi a:
* La formazione continua specifica per i terapisti occupazionali, la formazione dei colleghi membri dei team multi professionali in merito alle competenze e al contributo che la terapia occupazionale può portare all’interno dei team di lavoro;
* La ricerca e lo sviluppo di buone pratiche basate sull’evidenza scientifica in ambito clinico;
* Le collaborazioni con persone, enti, organizzazioni e istituzioni in ambito scientifiche, su aspetti clinici e sociali, portando all’interno di queste realtà contenuti e contributi in linea con la scienza occupazionale e l’evidenza basata sulla pratica in terapia occupazionale (EBOT).
=== COTEC ===
Il COTEC ([http://www.cotec-europe.org Council of Occupational Therapists for the European Countries]) è una organizzazione europea fondata nel 1986 per riunire tutti i terapisti occupazionali europei attraverso le associazioni dei loro paesi. Ha lo scopo di coordinare le varie associazioni e permettere che lavorino insieme per sviluppare e promuovere gli standard della pratica clinica attraverso un robusto sistema formativo, e per far sviluppare le basi teoriche della Terapia Occupazionale in tutta Europa, di modo da rispondere al meglio ai bisogni sociali e di salute dei cittadini Europei. Ogni Paese membro, come per la WFOT, ha un suo rappresentante delegato.
=== WFOT ===
La WFOT ([http://www.wfot.org World Federation of Occupational Therapy]) è una associazione internazionale fondata nel 1952 a Liverpool, da associazioni di terapia occupazionale provenienti da 10 paesi: USA, Regno Unito (Inghilterra e Scozia), Canada, Sud Africa, Svezia, Nuova Zelanda, Australia, Israele, India e Danimarca.
La WFOT promuove la Terapia Occupazionale come arte e scienza a livello internazionale e supporta lo sviluppo, l’utilizzo e la pratica della Terapia Occupazionale in tutto il mondo, dimostrando la sua rilevanza e il suo contributo alla società.
Gli obiettivi della WFOT, stilati nella costituzione del 1952 sono:
* Agire come organizzazione internazionale ufficiale per la promozione della Terapia Occupazionale;
* Promuovere la cooperazione internazionale tra associazioni di terapia occupazionale, terapisti e altri gruppi professionali;
* Permettere il progredire della pratica e degli standard della Terapia occupazionale;
* Aiutare a mantenere l’etica e di portare avanti gli interessi della professione;
* Facilitare lo scambi internazionale e il collocamento di terapisti e studenti;
* Facilitare lo scambio di informazioni;
* Promuovere l’educazione e la formazione di terapisti;
* Tenere congressi internazionali.
Ogni Paese membro ha un suo rappresentante delegato.
== GITO ==
Il Giornale Italiano di Terapia Occupazionale ([http://www.aito.it/sito/gito/introduzione G.I.T.O.]) è la pubblicazione ufficiale della Società Tecnico Scientifica Italiana di Terapia Occupazionale.
Il G.I.T.O. si occupa di pubblicare articoli riguardanti la Terapia Occupazionale, la sua pratica e le sue teorie. La pubblicazione ha un appuntamento tematico semestrale per favorire l'approfondimento delle conoscenze e l'interesse dei terapisti occupazionali.
Oltre alla tematica principale, la rivista prevede "sezioni" specifiche per la pubblicazione di articoli al fine di garantire attualità, informazione e pluralità circa la pratica professionale. Nello specifico le "sezioni" saranno le seguenti: ricerca scientifica, pratica clinica, metodologia, tesi di laurea, libri e pensieri e comunicazioni.
Il primo numero esce nel dicembre 2008 in forma cartacea, spedita in abbonamento a coloro che ne fanno richiesta. Da aprile 2013 il giornale viene pubblicato in versione informatica accessibile dai soci AITO/SITO nell’area riservata del sito web. Per chi non è terapista occupazionale ma vuole ricevere G.I.T.O. sarà necessario contattare la segreteria e, a seguito del versamento di una quota, verranno recapiti nella vostra mail i 2 numeri annuali.
== Note ==
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* http://www.ergoterapia.ch
* http://www.ergothérapie.ch
* {{cita web|http://www.enothe.hva.nl|ENOTHE (Network Europeo di Educazione Superiore dei Terapisti Occupazionali)}}
* [http://www.aito.it/aito/codice-deontologico Codice Deontologico]
{{Controllo di autorità}}
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