Basilica del Volto Santo: differenze tra le versioni
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{{dx|[[File:Manoppello volto santo 06.jpg|thumb|Il Volto Santo]]}}
La basilica fu fatta costruire intorno al [[1620]], su un colle fuori dall'abitato di Manoppello, per volere del notaio Donato Antonio de Fabritiis, rimaneggiando un presente convento di monaci. Nel [[1811]] i frati Cappuccini furono espulsi per il decreto napoleonico di chiusura degli istituti religiosi, e il santuario fu affidato alle Clarisse, che lo ricedettero nel 1816.
Nel [[1848]] la chiesa subì altri interventi, e nel 1858 fu ampliato con una scuola di noviziato. Dopo un breve periodo di chiusura per le leggi del [[1866]], il convento fu riaperto e nel 1876 fu confiscato l'orto per essere adibito a cimitero civile.
Nel 1903 iniziò la pubblicazione di un periodico dedicato alla reliquia del Volto, mentre nel 1926 fu scelto come sede del seminario serafico.
Successivamente la basilica fu ampliata negli [[anni 1960|anni sessanta]] per favorire l'afflusso dei pellegrini. La facciata e l'esterno in stile tardo barocco, in mattoni faccia vista molto rozzi e semplici nello stile decorativo, furono cambiati. La facciata fu demolita e ricostruita nel 1965 in uno stile gotico posticcio sulla scia della Basilica di Collemaggio a [[L'Aquila]]; demolito e ricostruito fu anche il campanile, mentre l'interno a tre navate fu addobbato in uno stile eco eclettico completamente diverso dall'originale, in misto tra neoclassico e tardo liberty.
===Leggenda del Volto Santo===
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== Note ==
<references/>
==Altri progetti==
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* {{cita web|http://www.manoppello.eu|Sito polacco dedicato al Volto Santo di Manoppello}}
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[[Categoria:Chiese della provincia di Pescara|Basilica del Volto Santo]]
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