Arcangelo: differenze tra le versioni
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==Nel Giudaismo==
Non ci sono espliciti riferimenti agli arcangeli nei testi canonici della Bibbia Ebraica ([[Vecchio Testamento]]). Solitamente si trovano menzioni più generali ad angeli, a partire dal Pentateuco in cui compaiono nelle storie di Abramo (che incontrò tre angeli presso il luogo detto [[Querce di Mamre|"le Querce di Mamre"]], che gli annunciarono la nascita del figlio tanto atteso, Isacco), di Giacobbe (che lottò con Dio e in quella stessa notte ricevette da Dio un nuovo nome, Israele, che in aramaico significa "forte con Dio") e di Lot (che fu avvertito da un angelo riguardo agli impedimenti per la costruzione delle città di Sodoma e Gomorra), per poi intensificare la loro presenza nei libri più tardi come quello di Daniele.
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== Nel Cristianesimo ==
Il [[Nuovo Testamento]] parla molto raramente di angeli, e fa solo due riferimenti a un arcangelo: chiamato Michele in [[Lettera di Giuda|Giuda]] {{passo biblico|Giuda|1:9}} e innominato [[Prima lettera ai Tessalonicesi|I Tessalonicesi]] {{passo biblico|1Tessalonicesi|4:16}}, dove la «voce dell'arcangelo» è sentita al ritorno di [[Gesù|Cristo]]. Alla luce di Mt 24,31 dovrebbe trattarsi sempre di Michele, costantemente considerato capo degli angeli nel resto delle Sacre Scritture (cfr. Dn 10 e Ap 12,7). Contrariamente alla credenza popolare, Gabriele è chiamato ''arcangelo'' nel libro del profeta Daniele (Daniel 8:15–26, 9:21–27), mentre nei [[Vangeli]] col termine di ''angelo'' è menzionato in Luca 1:11-38, apparizione a Maria, Madre di Gesù Cristo Dio, e a Zaccaria, futuro padre di [[Giovanni il Battista]].
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=== Chiese avventiste ===
Le [[Avventismo|Chiese Avventiste]] identificano [[Gesù]] con l'[[Arcangelo Michele]]. Da questo punto di vista, Michele è il primo e più grande di tutte le creature di [[Dio]]. Questo, semplicisticamente, è motivato dalla [[Bibbia]] che menziona solo un arcangelo per nome, Michele appunto, e dalla [[Prima lettera ai Tessalonicesi]] (4:16), in cui [[san Paolo]] dice riguardo Gesù: «Perché il Signore scenderà dal Cielo con un comando, e con la voce di un arcangelo».
In quest'ottica, ''arcangelo'' significherebbe ''capo degli angeli'' piuttosto che ''capo angelo'', e come questo titolo sarebbe vicino al «Principe» che usa [[Daniele (profeta)|Daniele]]<ref>Daniele {{passo biblico|Dan|10:13}}; {{passo biblico|Daniele|10:21}} e {{passo biblico|Daniele|12:01}}</ref>.
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=== Culto nella Chiesa Cattolica ===
Per la Chiesa Cattolica, gli arcangeli sono soltanto i tre menzionati nei test I canonici della Sacra Scrittura, di cui non è mai stato parte il libro di Enoch: san Michele arcangelo, san Gabriele arcangelo, san Raffaele arcangelo. La loro festa ricorre il [[29
L'ultima riforma del calendadio liturgico ha riunito in una sola festività le [[Solennità]] della '''Santa [[Famiglia]] dei Tre Arcangeli''': Michele, Gabriele e Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il [[29 settembre]], il [[24 marzo]] e il [[24 ottobre]]. Nonostante la sua importanza religiosa, il 29 settembre è un giorno lavorativo in molta parte dell' Europa, non riconosciuto dagli Stati.
Per la tradizione cattolica e ortodossa, e la spiritualità cristiana del Medioevo, esiste da sempre un immutabile ordine creato da Dio in cielo e sulla terra, un ordine "di precedenza" e "importanza" nella preghiera, che se osservato ne aumenta la grazia ed efficacia: Trinità, Gesù Cristo Dio, Maria Vergine Immacolata, san Giuseppe, san Michele Arcangelo, san Gabriele e san Raffaele Arcangeli.
Oltre alle Solennità a questi arcangeli dedicate, dette sopra, possono essere invocati nella loro regalità, anche nelle Solennità a creature "di ordine superiore": quanto alla [[persona (filosofia)|filosofia]], mentre per quanto attiene alla [[sostanza]] nulla è superiore a un Arcangelo, se non Dio Uno e Trino stesso. Possono quindi con pari (o maggiore) profitto essere invocati con genuflessione in una Solennità come il [[Natale]], la [[Pasqua]], il [[Corpus Domini]], una festa mariana ad esempio per un dogma (Immacolata Concezione, Verginità, Assunzione), dopo aver pregato le altre creature nell'ordine dato, come segno di forza divina (forza di giustizia e forza di misericordia).
Solamente a questi tre Arcangeli è attribuito il titolo di Santo, oltre agli angeli di classe inferiore rimasti ad essi fedeli(v. [[Tommaso d'Aquino]], santo e [[dottore della Chiesa]]): a tutti loro possono essere rivolte le preghiere, e sono consacrati luoghi di culto cattolici o ortodossi.
La ''[[corona angelica]]'' è una preghiera tradizionale dedicata ai tre arcangeli, e all'[[angelo custode]].
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