Cantore: differenze tra le versioni
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Nell'antichità e nel Medioevo il '''''cantor''''', detto anche ''psalmista'', era il termine generico che designava un cantore di musica sacra o profana (in greco, ''psaltēs'').
A differenza dei lettori, i cantori non erano normalmente
Secondo un canone del IV Concilio di Cartagine del 419, un prete poteva assegnare l'incarico di cantore senza l'approvazione del vescovo, purché lo ammonisse che doveva credere in cuor suo alle parole che cantava («quod ore cantas, corde credas»), frase ripetuta nel successivo [[Pontificale (libro)|pontificale]] (''Pontificale Romanum: De officio psalmistatus''). Alcuni pontificali francesi prescrivono per il vescovo che benedice il nuovo cantore di mettere nelle sue mani un [[Antifonario]], simbolo del suo ufficio.
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Nella [[Chiesa cattolica|chiesa cattolica romana]], il [[Concilio Vaticano II]] ha ripristinato il ruolo tardo-antico del cantore come guida del canto congregazionale, ma la maggior parte di coloro che assumono tale ruolo, oggi purtroppo ha solo una modesta preparazione musicale.
==Note==
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